Conosci te stesso (2)
Articolo precedente: Conosci te stesso (1)
Sappiamo che, nei tempi antichi, il sacro oracolo di Delfi era così influente che condottieri della grandezza di Filippo il Macedone e Alessandro Magno, ma anche gli imperatori romani erano soliti consultare quel santuario nella Grecia centrale prima di prendere decisioni. Secondo gli autori greci e romani, il sacro Oracolo era collocato su singolarità geologiche: una fenditura nella roccia, creata da una faglia, provocava l’emissione di vapori profumati e generava una sorgente considerata sacra. Oggi la sorgente s’è essiccata e non c’è traccia di vapori. Allora, tutta un’invenzione? Solo superstizione? Immaginazione e fantasia tipiche di quell’antico popolo?
Il punto di vista della Scienza ortodossa
Secondo le antiche testimonianze, la Pizia, la sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel nome e per bocca del Dio Apollo, si sedeva nei pressi della la fessura, un punto dal quale poteva respirare i vapori. Tutto fa pensare che essi fossero in grado di indurre uno stato di trance che era il mezzo per le profezie del dio Apollo.
La maggior parte degli studiosi del XX secolo erano scettici su queste antiche tradizioni. La svolta è avvenuta nel 1995, quando un gruppo composto di scienziati ed esperti di varie discipline ha cominciato a studiare sia l’archeologia del sito, sia la sua geologia, la sua chimica e perfino i suoi aspetti tossicologici. Risultato: lo staff di quei moderni scienziati ha convalidato le fonti antiche. I vapori c’erano davvero e dunque niente leggende, niente invenzioni!
Il punto di vista energetico-sottile
Dunque: oggi sappiamo con certezza che i gas portavano la Pizia in uno stato di trance, nel quale lei poteva ascoltare e riprodurre la voce del Dio. Questo stato i moderni psicologi lo chiamano “Stato crepuscolare” e lo considerano uno stato disturbato, nel quale si possono vedere “cose”, udire voci, avere allucinazioni a sfondo mistico. Altro che rapporto privilegiato col Dio: la Pizia entrava in uno stato patologico! Ma forse gli Antichi sapevano il fatto loro e qualche volta noi moderni pecchiamo di presunzione nel giudicarli!
In verità, ognuno di noi può vivere anche più volte nella giornata (senza essere pazzi!) questo stato di coscienza, quando ci troviamo in quello stato intermedio tra la veglia e il sonno, che in genere prelude al sonno vero e proprio o al risveglio. In quei momenti – spesso fugaci e quasi inafferrabili alla coscienza ordinaria e alla memoria – il nostro cervello funziona emettendo onde theta.
Sappiamo che il cervello è un organo elettro-chimico, in grado di generare una vasta gamma di frequenze.
a) Nello stato di veglia emette onde fino a 12 Hz che si chiamano onde beta.
b) Nello stato di rilassamento ad occhi chiusi, comprese tra 8 e 12 Hz che si chiamano onde alfa.
c) Nello stato che precede il sonno (lo stato crepuscolare) emette onde comprese tra 4 e 8 Hz che si chiamano onde theta.
c) Nello stato di sonno profondo emette onde inferiori agli 4 Hz che si chiamano onde delta.
Ebbene, ciascuno di questi quattro stati di coscienza fondamentali corrisponde ad una specifica struttura energetica.
Date un’occhiata all’immagine a lato, tratta dal mio libro Anatomia Sottile.
L’immagine mostra l’insieme numeroso di chakra (= campi energetici sottili) che interessano la testa. Molti, vero? E pensate che non sono neppure tutti!
Bene, ecco i più importanti:
a) Tra le due sopracciglia, c’è un chakra che possiamo definire, insieme agli indù, Ajna. Quando stiamo ad occhi aperti e nello stato beta, questo è il chakra più attivo di tutto il copro sottile.
b) Quando chiudiamo gli occhi e iniziamo a rilassarci, si attiva un altro chakra – vicino ma assolutamente diverso quanto a funzionalità – che possiamo chiamare chakra Frontale. Quando stiamo nello stato alfa, questo è il chakra più attivo.
c) Due centimetri più avanti della sommità della testa, c’è un chakra che possiamo chiamare Chakra Coronale anteriore. Quando stiamo nello stato theta, questo è il chakra più attivo.
d) Proprio sulla sommità della testa, c’è il chakra Coronale Centrale. Si attiva quando stiamo in delta, cioè quando dormiamo profondamente.
Lo stato di coscienza della Pizia era, probabilmente, una sorta di miscela degli stati alfa, theta e delta. Vi potreste domandare
- Perché dico questo?
- Cosa sappiamo sulla Scienza dell’Oracolo praticata dagli Antichi?
- Le loro conoscenze erano tutte da buttare?
- Non solo, ma soprattutto: possiamo anche noi moderni avere qualche dote – magari modesta! – simile a quella della Pizia?
La risposta a quest’ultima domanda è sì, ma …
(segue)
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NOTE:
Anatomia Sottile – 1° Volume Atlante di Terapia Energo-Vibrazionale
- Autore: Roberto Zamperini
- Editore: Macro Edizioni
- Data pubblicazione: Settembre 2004
- Tipo: Libro
- Pagine: 224
- Formato: 17×24
c’è un refuso sul nome delle onde della veglia, credo volessi intendere le onde beta.
Hai ragione ed ho provveduto a modificare. Grazie mille!
[…] ci riportano indietro di migliaia di anni, ci riportano all’oracolo di Apollo (e anche QUI) e alla domanda scolpita sul frontone del Suo […]
Pingback di The Secret: un segreto che dura ancora da millenni | STAMPA LIBERA | 7 giugno 2011 |