Il blog di Roberto Zamperini

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Numeri: l’Energia del Numero OTTO (1)

Si dice che il Numero OTTO sia connesso all’Infinito… Ne dubito: il simbolo dell’OTTO rovesciato entrò solo recentemente nella vasta famiglia dei simboli matematici. Secondo Wikipedia, il simbolo matematico di infinito venne utilizzato per la prima volta in epoca moderna da John Wallis nel 1655. Troppo recente per avere la valenza di un simbolo! Ma Wikipedia dice un’altra cosa molto interessante sulla nascita del simbolo dell’infinito:

Probabilmente egli (John Wallis) lo scelse come trasformazione con legatura della lettera M, che nel sistema di numerazione romano indicava un numero “grandissimo” ed equivalente a 1000: M -> m -> \infty.

Si dice anche che il Numero OTTO abbia una grande energia. Mah! Dipende … Dipende da come si scrive. Forse anche voi, come me, vi sarete chiesti perché i Romani, peraltro così avanzati tecnologicamente, utilizzassero un sistema di numerazione apparentemente così “retrogrado” e scomodo. Gli antichi greci utilizzavano una numerazione in cui ad ogni cifra associavano una lettera del loro alfabeto: α (alfa) era 1, β (beta) era 2, γ (gamma) era 3 e così via fino a ι (iota) che era 10. Non era il nostro sistema decimale d’origine indiana, ma era certamente più pratico della farraginosa numerazione romana. Per quale oscura ragione i Romani si intestardirono ad utilizzare una numerazione così complicata? Eppure ben conoscevano la cultura greca e spesso ne assorbirono le idee… Dunque?

Guardate qui sotto, dove ho disegnato il Numero OTTO secondo la numerazione decimale e secondo quella Romana. Giudicate voi stessi testando quale dei due OTTO abbia più energia:

L’OTTO scritto con la numerazione romana è immensamente più potente, vero? Questa esperienza se la riportiamo al nostro obiettivo, che è quello di studiare l’Energia dei Numeri, ci porta ad alcune importanti  considerazioni di fondo.

I Numeri cambiano in modo radicale la loro Energia a seconda del sistema di numerazione usato.

Tra quelle che io conosco, quella Romana è senza alcun dubbio la più potente.

Direi di più: quello Romano è un sistema magico.

I Numeri scritti “alla Romana” sembrano essere quasi delle Entità Energetiche autonome…

Evidentemente i Romani lo sapevano perfettamente e si sono guardati bene dal modificare un sistema di numerazione che dava loro una marcia in più, anche se creava loro non pochi problemi di calcolo. E’ inutile negare che è con il sistema di numerazione indo-arabico che la Matematica spicca il volo…

A proposito: a chi dobbiamo l’introduzione delle cifre indo-arabiche? Un grande matematico italiano, del quale s’è già parlato: Leonardo Pisano detto Fibonacci. Leonardo, figlio di un commerciante pisano che girava per i suoi affari il Mediterraneo, aveva incontrato in Algeria il sistema numerico arabo, che promosse in Europa con il suo testo Liber Abaci, scritto nel 1202:

« Quando mio padre, che era stato nominato dal suo paese pubblico notaio nelle dogane di Bugia facendo gli interessi dei mercanti pisani che andavano là, ivi vi lavorava, mi mandò a chiamare mentre ero ancora un fanciullo, e tenendo d’occhio l’utilità e la futura convenienza, espresse il desiderio di farmi restare e ricevere un’istruzione alla scuola di ragioneria. Là, dove fui introdotto all’arte dei nove simboli indiani attraverso un insegnamento ragguardevole, la conoscenza dell’arte ben presto mi piacque sopra ogni altra cosa ed io ebbi modo di comprenderla… »
Leonardo, dotato di una mente matematica di primissimo ordine, si rese conto immediatamente della superiorità del sistema indo-arabico e decise appunto di pubblicizzarne l’uso in Italia e in Europa. Il suo Liber Abaci (il Libro dell’Abaco) è proprio questo: una propaganda del sistema di numerazione indiano che permetteva semplificazioni straordinarie dei calcoli. Di Leonardo abbiamo parlato altrove e di lui parleremo ancora a proposito dell’Imperatore Federico II e del suo castello iniziatico, noto come Castel del Monte. Di questo grande ingegno matematico ho già scritto in I Sette Raggi: il Quarto Raggio, madre di tutte le Energie d’Oro (1) e in I Sette Raggi: il Quarto Raggio, l’Energia d’Oro e Castel del Monte (2)

Ritorniamo al Numero OTTO. Nel sito mitiemisteri trovo scritto quanto segue:

E’ il simbolo dell’infinito, il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero sette. Incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza. Essendo un numero pari è formato dall’energia femminile e passiva. È il numero che simboleggia la morte, in termini di transizione, di passaggio. Infatti l’otto precede il numero nove che indica la nascita. Come il numero sei, l’otto è un numero ambivalente. l’otto orizzontale è la rappresentazione algebrica dell’infinito e si lega a valori sia positivi che negativi. L’infinito è di natura positiva quando si collega all’illimitato, nel senso di apertura alla trascendenza. Ma è di natura negativa quando l’infinito cade in un circolo vizioso di ciò che non ha fine. L’otto essendo la somma di 4+4, è un numero pragmatico, in quanto esalta la natura concreta e tangibile del numero quattro. Inoltre indica la legge, il rigore e la regola, sempre secondo il suo aspetto concreto.

Nel sito fenice trovo scritto invece quanto segue:

L’otto indica l’eternità. .. Divina è ritenuta la metafisica del 7+1, in quanto .. l’Uno si fonde col settenario. E ciò è quanto si è potuto conoscere tangibilmente quaggiù nel Figlio di Dio, [l’] Ottonario divino (Gesù =888). II numero otto indica anche l’azione del divino nell’umano, perchè l’umano si divinizzi. .. L’ottavo giorno viene cosi a configurarsi come la data dell’intervento divino nel mondo e la ricapitolazione di tutte le cose in Dio.

Il sito esoterya così descrive il Numero OTTO:

NUMERO OTTO: E’ il simbolo dell’infinito,  riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Indica l’incognito, Incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza.

Trattandosi di  un numero pari è formato dall’energia femminile e passiva, simboleggia la morte, infatti il  numero  l’otto precede il numero  nove che rappresenta come detto prima la nascita. E’ un numero ambivalente esattamento come il 6. In posizione  orizzontale è la rappresentazione algebrica dell’infinito e si lega a valori sia positivi che negativi. L’infinito è di natura positiva quando si collega all’illimitato,  è di natura negativa quando l’infinito cade in un circolo vizioso di ciò che non ha fine. L’otto essendo la somma di 4+4, è un numero pragmatico, esalta la natura concreta e tangibile del numero 4. Inoltre indica la legge, il rigore e la regola, sempre secondo il suo aspetto concreto.

Insomma: il Numero dell’Infinito? Dell’Assoluto? Della morte? Non sono un Numerologo e quindi lascio volentieri ad altri l’analisi esoterica dei Numeri. Ritornerei però ai miei amati Antichi ed alla Loro sapienza. Tanto per cominciare: l’ Imperatore Federico II era addirittura fissato con il Numero OTTO. Lo Stupor Mundi si identificava con il Numero OTTO. Lo voleva dappertutto intorno a sé. Non credo che Federico sarebbe stato felice se qualcuno gli avesse detto che il suo numero simboleggiava la morte! Domanda: perché l’Imperatore amava così tanto questo Numero? Cos’ha di magico il Numero OTTO? Perché tanti monumenti antichi sono costruiti intorno a questo Numero? Ricordo che il suo adorato Castel del Monte è un ottagono, formato da otto torri ottagonali …

In un altro sito (rosacroceoggi) che tratta dei Templarim trovo scritto quanto segue:

Il loro pensiero (dei Templari) si rifaceva alle antiche culture arabe, permeate di valori simbolici ed esoterici. La tipologia costruttiva ad essi legata, aveva come base il numero otto, in collegamento alla rinascita ed al potere di portare le proprie ideologie all’infinito. L’ottagono richiama il significato simbolico del numero otto, collegato alla resurrezione, che ricorre spesso negli impianti occulti dei Templari. Esso corrisponde al ritmo perfetto dell’armonia e della felicità che derivano dalla riconquista del Paradiso. L’iniziato, dopo avere solcato i sette cieli corrispondenti ai sette pianeti, arriva alla meta, all’ambita rigenerazione, che è il sintomo di un nuovo inizio, su di un piano di coscienza superiore.

Più avanti, si parla dell’ottagono e, infine, dei Collegia ArtificumFabrorum dell’antica Roma, che, sembra, abbiano lasciato una traccia del loro sapere iniziatico nei simboli che decoravano le loro opere, come ad esempio la squadra e la livella…

Otto e ottagoni, antichissimi centri Iniziatici: la cosa sembra portarci lontano nel tempo…

(segue)

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© Roberto Zamperini

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10 giugno 2010 - Posted by | Energia dei Numeri, Energie Sottili | , , , , , , , ,

5 commenti »

  1. Se per infinito intendiamo la somma di tutti i numeri,ricordo di aver letto che il matematico Ramanujan ha quantificato o qualificato la somma di tutti i numeri uguale a -I/XII,scritto così è ancora più potente.Dato che Ramanujan riceveva informazioni ed intuizioni da centri extra corporei molto eterei,caro Zaro,è possibile avere un tuo commento su questo numero? Grazie.

    Commento di Claudio | 10 giugno 2010 | Rispondi

    • Non capisco… Che significa -I/XII? Spiega meglio.

      Commento di zaro41 | 11 giugno 2010 | Rispondi

      • Ciao Roberto,intendo il numero frazionario negativo che ha uno al numeratore e dodici al denominatore, -1/12.Ti riporto pari pari la mia fonte,(un vecchio numero di una rivista di Bernardino Del Boca):”Ramanujan non conosceva la matematica occidentale,per esempio i matematici occidentali considerano un risultato base che la somma totale di un numero infinito di termini della serie 1+2+3+4+….. è uguale all’infinito, ma per Ramanujan è invece uguale a -1/12, ciò che ha a che fare con un centro universale di gravità”.

        Commento di Claudio | 11 giugno 2010 | Rispondi

        • Non ne sapevo nulla! D’altra parte non sono certo un matematico. Chiederò lumi a chi ne sa più di me. Per cominciare: TU ne sai di più?

          Commento di zaro41 | 11 giugno 2010 | Rispondi

  2. Sul collegamento fra l’8 e la morte, mi viene in mente che la casa (o settore) VIII in astrologia rappresenta appunto la morte che precede la rinascita. Analogamente troviamo nell’ottavo segno zodiacale: lo Scorpione, il significato di morte e risurrezione.

    Commento di gio904 | 16 giugno 2010 | Rispondi


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