Risposte: dalla Domoterapia Sottile alla frequenza 432 Hz (2)
Continuo a rispondere alle domande inviatemi da Roberto Coccia
1) Prima domanda. Ecco cosa scrive il Lettore: Ho messo un Cleanergy+ booster+ legami in un angolo della camera da letto vicino ad una colonna portante, lo stesso nella camera di mio figlio (in quella stanza ci sono anche due PC). Poi ho fatto fare un foro nel muro delle due stanze posizionato in basso vicino allo zoccoletto all’altezza di 15 20 centimetri da terra. In maniera che l’aria congesta possa avere un canale di scarico. Dormo con la testa rivolta a nord, la parete a Nord della camera da letto è libera (cioè è la parete esterna). L’unico neo, è che ho la TV sulla stessa parete (a nord est). Prima domanda: è sufficiente tutto ciò ( il Cleanergy e i fori) per lenire l’energia congesta della TV ( è sotto i venti energetici di nord est) o occorre qualche altra accortezza, non potendo spostare tale apparecchio?
Risposta: è sufficiente? Dipende dalla qualità e dalla quantità delle congestioni. Potrebbe essere sufficiente e potrebbe non esserlo. Il canaletto di scarico è geniale, la posizione del letto è OK (la TV non tanto), ma non posso dire nulla poiché la Domoterapia Sottile è un’arte e una scienza. Raramente si possono prendere delle decisioni sulla carta senza aver visionato il luogo da sanare.
2) Seconda domanda: nello studio di registrazione ho messo un Maxi Cleanergy, è posizionato a terra ( a nord della stanza) su di un pavimento di finto parquet. Lo studio è stato realizzato in un box auto di 50 mq, ha due finestre. Sotto una di esse, ci sono parecchi cactus. C’è qualche altra cosa che posso fare o è sufficiente. Il Maxi va bene posizionato così? Lo studio, è stato realizzato (da professionisti) come una stanza in una stanza, le pareti sono di cartongesso con una lamina di piombo al suo interno.
Risposta: il Maxi Cleanergy andrebbe collegato con uno spesso cavetto elettrico ad un ferro interno alla struttura in cemento armato. Solo così darà il suo massimo. Per peggiorare le cose, nel tuo caso, c’è pure del parquet, che è un isolante. No: così non va. Cambiare. Consiglio di chiamare un muratore e chiedergli di fare un foro con il suo trapano professionale, fino ad arrivare ad un tondino di ferro della struttura metallica di un pilastro. Poi sarà sufficiente acquistare uno o due metri di cavo elettrico di quelli grossi, collegarlo ad uno dei 4 buchi del Maxi e infilarlo nel foro fatto sino a toccare il ferro. Chiudere il tutto con un qualsiasi riempitivo, come il gesso. Il Maxi Cleanergy va messo in VERTICALE con 4 stop al muro, possibilmente a non più di un metro dal foro e non troppo in alto. Consiglio una ventina di cm da terra. A proposito: sai nulla dell’Antenna Zamperini? (trovi info QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI ).
Da poco mi sono avvicinato alla frequenza 432 hz, e le ultime composizioni (comprese alcune di quelle per la RAI ), sono tutte registrate con il La a 432 (per il momento non è possibile accordare secondo la scala aurea le altre note alle frequenze precise di tale scala), il suono che esce è molto morbido e meno spigoloso di quello registrato a 440 hz, e cosa non da poco, sembra sintonizzarsi più facilmente con la parte interiore (anima). La mia tendenza compositiva, è varia, dalla musica elettronica alla classica alla meditativa. Alcuni spettacoli di danza moderna sono stati eseguiti con le mie composizioni. Ultimamente lo spettacolo Batterfly Ki 6, ( Ki come energia).
Questa non era una domanda, ma, almeno per quanto mi riguarda, è la parte più interessante della lettera di Roberto. Te la faccio io una domanda: hai letto Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (1) Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (2) Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (3)
(SEGUE)
Ho letto i tre articoli sopra riportati, avevo letto anche
il libro “432 una rivoluzione musicale”, non ho ancora letto
il libro di Maria Renold “Intervals scales, tones and the concert pich C 128 hz”, che valuto piuttosto interessante, visto che l’autrice, ormai scomparsa, ha effettuato studi sul tuning a 432 hz per trent’anni, seguendo le idee di Steiner.
Tornando alla frequenza 432hz, ritengo porre un dubbio di natura armonica, personalmente penso che spostare una frequenza in maniera digitale non sia la stessa cosa che suonare il brano nuovamente. Gli armonici del 432hz si generano suonando a 432hz, sia suoni acustici che digitali.
Quindi andrebbero fatte delle prove su musica di alto livello ispirativo registrate in tale frequenza.
Spero in un proseguo della discussione.
roberto coccia
Circa i tuoi dubbi che condivido nettamente (ma nel mio caso, Audacity è quel che passa il convento), ti aggiungo che la musica digitale è ben diversa da quella totalmente acustica. Si sente come un tamburellio continuo e, in più, è molto meno “carrier” di forme-pensiero. Il Latino fu lingua sacra con nomi che furono nomi di potenza e non era digitale …
Ne dovrei riparlare …
Sicuramente il suono acustico è da prediligere, ma non sottovaluterei il suono digitale, è pur sempre espressione o vettore di un sentimento o di una visione compositiva.
E’ molto interessante l’argomento del Latino e i loro studi sulla potenza dei suoni, però d’altronde il digitale non esisteva.
Non hai capito: Nomi di Potenza non significa potenza dei suoni. E’ molto, molto, molto di più … Ne avevo scritto nel Forum, ne riscriverò qui. Per ora e per semplificare: il Latino è Lingua Sacra, un insieme di vettori psichici e anche (ma non solo) sonori con i quali è possibile parlare alle Divinità … Con quel che segue … (chi ha orecchie per intendere, intenda)
Non è che non ho capito, [b]non conosco [/b]nulla di ciò, è diverso, e mi interesserebbe invece approfondirlo.
Comenque visto l’argomento, pensavo si parlasse di suoni, anche se era giustamente scritto “nomi”.
e per quanto riguarda i suoni digitali ?
Quanto conta l’energia del musicista sull’uso delle cose ?
Una domanda in riferimento alla frequenza di di 7,83hz (risonanza della terra).
Facendo la proporzione
8hz sta a 7,83hz come 432hz sta a x (freq da trovare)
il risultato è 422,82hz,
ora volendo suonare a tale frequenza,
ma essendo quasi impossibile portare, anche elettronicamente
gli strumenti a tale risultato, cosa potrebbe cambiare se l’accordatura viene portata anzichè a 422,82 a 423hz ?
E’ proprio come tu dici:
7,83 : 8 = 0,97875 e 0,97875 x 432 = 422,82
C’è da considerare che 432 : 8 = 54 cioè un numero esatto. 54, a sua volta, è 27 x 2 = 27 x 2 = 3^3 x 2. Immaginiamo che questo 54 sia un numero importante da non sottovalutare. D’altra parte lo è anche 7,83 … Se facciamo 7,83 x 54 = 422,82 che può essere arrotondato a 422 (errore pari a circa il 2 per mille) oppure a 423 (errore infinitesimale).
A occhio direi 423 che è divisibile per 3 (423 : 3 = 141) e da un errore infinitesimo.
Non potresti fare un piccolo brano di prova, magari tratto da qualcosa di iper-noto come la sinfonia 40 di Mozart, sia a 423 sia a 422? Si taglierebbe la testa al toro.
Ok farò un breve saggio del 1 movimento al pianoforte nelle due frequenze.
a presto
Ottimo.
Professore, ho registrato i file e li ho mandati per email.
Sono in formato wav e non mp3 per non perdere le armoniche.
Ottimo!
Ho inviato per email anche il brano a 432hz per il confronto.