Il Colosseo in ologramma!
“Apriremo al pubblico i gioielli del Palatino e dagli ologrammi il Colosseo com’era”
Finalmente qualche buona notizia. La Repubblica ha pubblicato una interessante intervista a cura di Carlo Alberto Bucci a Giuseppe Proietti, Sovrintendente Archeologo, prossimo alla pensione.
“Sarà possibile a breve aprire stabilmente al pubblico tutti i gioielli del Palatino e del Foro, come il Tempio di Romolo o la casa di Livia, ma anche il terzo anello del Colosseo. Fino al medagliere di palazzo Massimo“. L’ultimo giorno di Giuseppe Proietti da soprintendente è dedicato alla bozza di un accordo che, se passa il referendum tra i dipendenti, potrà tra l’altro permettere di trovare in società esterne quei custodi che mancano ai siti e ai musei della più grande soprintendenza d’Italia. Ma l’archeologo che va in pensione lascia anche un progetto avveniristico al suo successore: “Creare ologrammi nel Colosseo che restituiscano la visione di come era davvero il monumento“.
Le gradinate, l’arena, le sculture: ma non è un rifacimento?
“Assolutamente no. Con l’istituto di Ottica della facoltà di Fisica della Sapienza abbiamo iniziato a lavorare all’idea di un “arcobaleno” al Colosseo. Su un supporto di acqua nebulizzata do grande altezza si possono proiettare particelle luminose con il laser che ridaranno ai turisti, memori delle scene di Quo vadis o del Gladiatore, l’immagine tridimensionale di una porzione dell’anfiteatro così come era ai tempi dei Flavi”.