Quando gli uomini incontrarono gli Dèi (2)
Non entrerò nel dilemma sollevato da alcuni Lettori in La Culla degli Dèi o la Culla degli Uomini? (1) sulla natura atlantidea o post-atlantidea dei resti del grande complesso di Göbekli Tepe.
Mi limiterò soltanto ad alcune notazioni circa le affermazioni contenute nel filmato di History Channel.
1) Qualcuno di voi ha già notato e criticato l’approccio del tipo “Ma come hanno fatto dei primitivi a fare una cosa tanto grande e perfetta?” dove per primitivi si intende “Non dotati di tecnologia” e, implicitamente, “noi moderni invece la tecnologia ce l’abbiamo tanto è vero che è perfino in grado di portarci sulla Luna”. Come dire che è scontata la doppia equazione: tecnologia = civiltà, non-tecnologia = cultura allo stato primitivo! Inutile sottolineare quanto un simile approccio sia presuntuoso, arrogante e, permettetemelo, primitivo! Come se la civiltà si misurasse a suon di razzi o di computer. Con approcci del genere, i Greci, che pure hanno costruito tutt’al più il Partenone, che, straordinaria bellezza a parte, non è niente di grandioso, sarebbero da considerarsi poco più che semi-civilizzati! Ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate, se, purtroppo, questo non fosse l’approccio che da un lato genera filmacci come Spartacus (ne ho visto un paio di scene e m’è bastato), di idiozie pseudo-culturali e pseudo-spirituali come quelle che ci affliggono da anni e che provengono pari pari da equazioni come quella di cui sopra, costantemente implicite in tutti i libri, in tutti i film, in tutti i prodotti “culturali” che questa società ci ammannisce .
2) Divertentissimo è invece scoprire che gli “esperti” sono rimasti a bocca aperta (con pericolo grave di blocco della mascella) allorché hanno scoperto che Göbekli Tepe è il prodotto di una società non-agricola! Perché è divertente? Perché l’altra equazione ovunque implicitamente sottintesa era:
AGRICULTURA > TEMPO LIBERO PER PENSARE > CULTURA > SPIRITUALITA’
Scoprire che la spiritualità esisteva PRIMA della scoperta dell’agricoltura deve essere stato, per i nostri soloni, un colpo al cuore. Ma come? Ma allora salta tutto? Ma allora la spiritualità è molto più antica di quanto pensavamo? Ma allora dobbiamo riscrivere tutti i nostri libri! Essì, cari miei: riscrivete i vostri libri e ripensate i vostri schemini, in attesa del prossimo tsunami che cancelli i vostri castelli di sabbia e di illusioni!
Già, perché gli uomini, solo dopo la scoperta dell’agricoltura, liberatisi dalla schiavità della caccia e della raccolta, si sono messi a pensare. Un’attività rivoluzionaria: prima erano capaci, tutt’al più, di architettare trappole per conigli. L’uomo è diventato intelligente! Prima era solo un povero scemo. E invece no, signori, miei: tutto falso! L’uomo, ancorché cacciatore-raccoglitore era già intelligente (a vedere come dipingeva a Lascaux e ad Altamira, direi anche intelligentissimo). E, magari, era già capace di avere una spiritualità! Catastrofe!
4) L’ultimo elemento del programma è “quale spiritualità in Göbekli Tepe“? Be’, è ovvio: gente così rozza, così poco civilizzata, non poteva avere che una spiritualità da quattro soldi. E cos’è invece una vera spiritualità? Il programma non lo dice, ma si sa, la spiritualità comincia con il monoteismo, magari con un certo monoteismo. Prima l’uomo non aveva altro se non forme primitive di animismo. Credeva scioccamente che il tuono e il fulmine fossero forze divine. Solo dopo millenni, con l’evoluzione, comprese che le cose non stanno così. Magari, perché, Dio (quello vero) gli disse come stanno davvero le cose.
A) DOVE STA L’ENERGIA A GOBELKI TEPE? Per ultimo, consentitemi di oltrepassare gli angusti limiti del programma televisivo e di affrontare la cosa con i nostri occhi e la nostra capacità di sentire l’energia. Che cosa ci dice dunque Göbekli Tepe se ne analizziamo l’energia? Già alcuni di voi hanno sottolineato che si tratta di un luogo di grande energia. Ed è vero. Ma c’è un elemento che va sottolineato: a Göbekli Tepe l’energia non sta nei monoliti. No:
Dunque, non si tratta di forme-pensiero create dagli abitanti, si tratta di un luogo Sacro, che l’uomo si è limitato a scoprire, ma che non ha in alcun modo creato. L’uomo ha solo sottolineato la sacralità del luogo, costruendo un complesso di templi straordinari, ma la natura spirituale del luogo era precedente alla sua costruzione.
Göbekli Tepe è una di quelle Impronte Divine di cui io parlo spesso. Un’Impronta Divina, come quella di Delfi, come quella del Palatino e come quella di altri luoghi sacri nel mondo. Luoghi in cui si manifesta (per ragioni a noi sconosciute) l’Energia Divina. Insomma,
Göbekli Tepe è un omphalos: è uno degli “ombelichi” spirituali del Mondo.
Avete capito? Un luogo di spiritualità mondiale, altro che un luogo dove si sono misurati con la loro rozza e primitiva spiritualità degli animisti di 12.000 anni fa!
B) DA DOVE VIENE L’ENERGIA DI GOBELKI TEPE? Basta un semplice test per rendersi conto che l’Energia scende dall’alto. Si tratta di un luogo di spiritualità solare. Energia che accosterei a quella apollinea.
C) LA MIA TEORIA. Le Impronte Divine, gli omphalos, sono dunque dei luoghi dove si manifestano Energie Divine. Il loro scopo è quello di modificare l’uomo, donandogli una dimensione di grande spiritualità. Come e perché certi luoghi, piuttosto di altri e perché in certi periodi storici, piuttosto di altri supera la mia comprensione.
A Göbekli Tepe per millenni, non ci furono degli Dèi fabbricati dalle menti degli uomini, ma menti di uomini “fabbricate” dagli Dèi. L’uomo, in luoghi come questo, incontrò il Divino ed iniziò ad entrare nella dimensione spirituale.