Il blog di Roberto Zamperini

Se preferite avere un cancro piuttosto che pensare, cambiate Blog

Ancora su esoterismo e exoterismo

Scuola di Gladiatori in Austria

Ecco quanto mi scrive la Lettrice Jyoti, quale commento al mio articolo L’Esoterismo e il Silenzio:

  • Exoterico e esoterico = externo e interno = due lati delle stessa cosa, e come dire, come Leonardo, come sopra cosi in basso (sopra essendo per divino/eterno e basso per il mondo degli uomini). Cioè il sole esterno è il riflesso del sole interno ed il maestro che cerchiamo furoi è all’interno di noi, ed è per questo che dobbiamo conoscere noi stessi perche ogni uomo è una parte del mondo e anche il mondo stesso che crea.
  • Queste verità non sono comprensi da tutti, oppure soltanto intelletualmente. Per essere “iniziati’ si tratta di avere prima l’esperienza interna (la vera conoscenza), spontanea, senza la mente – ed allora si cerca nei libri e presso maestri spiegazione di cio che abbiamo sperimentato. La vita stessa, grande iniziatrice crea le occazione per imparare, scoprire, capire – a chi è abbastanza aperto e umile per riconoscere la propria ignoranza. Allora si che le esperienze succedono, la comprensione, la syncronicità ecc. e ci troviamo davvanti un mondo di mervaglie, miracoli, gioia, 
  • Questa è la mia esperienza vissuta e continua nella mia vita.
  • Jyoti – scusate le errori di italiano

Poichè credo che l’argomento meriti più di un commento, ecco una mia risposta al volo a Jyoti

Le tesi che, almeno in filigrana, sottostanno al mio articolo, fanno riferimento alla sconfinata, o addirittura immensa Tradizione Occidentale. Tradizione che – intendiamoci – non pervenne a risultati e non percorse vie antitetiche a quella indiana, alla quale, se non sbaglio, tu, Jyoti, fai riferimento.

Oggi la maggior parte delle persone qui in Occidente crede che, senza la Tradizione Indiana prima e quella Cinese dopo, nulla qui da noi si sapesse, nulla qui da noi si conoscesse, nessuna traccia si avesse di quelle nozioni che si dice facciano da fondamento al vero sapere iniziatico. Ma non è così.

Un esempio: il concetto di chakra, che si crede che la Tradizione Occidentale l’abbia dovuto apprendere dalla Tradizione Indiana (o da quella Cinese con i loro agopunti). Nulla di più errato: sia i Greci, sia i Romani conoscevano benissimo i chakra e ne adottavano il concetto in medicina e in psicoterapia. Un altro esempio: quello della natura “magnetica” dello Spazio. Senza il Vastu indiano e il Feng Shui cinese noi non ne avremmo saputo niente? Ho scritto molto in questo Blog sullo Spazio Sacro e chi mi ha letto sa benissimo che i Greci e soprattutto i Romani non costruivano casa, non edificavano strada, né ponte, né tempio, non davano vita a città che non fossero espressione esatta di un sapere iniziatico che guidava quella che potremmo chiamare “Disciplina dello Spazio Sacro“.

Dirò di più. E’ mia assoluta convinzione che le tecniche della Teurgia furono portate dai Romani ad un tale livello di perfezione, che mai si vide né in India, né in Cina. Faccio un’eccezione (ma solo parziale!) per i giapponesi. La potenza energetica di tali conoscenze è ancor oggi perfettamente percepibile, almeno a chi sente l’energia. Un sapere iniziatico di inarrivabile potenza e perfezione. Indiani e Cinesi avrebbero dovuto studiare dai Romani come si dà energia ad una strada, ad un ponte, ad un tempio, ad una città. Tutto ciò scomparve in due momenti storici precisi: prima caduta fu quella seguita alla caduta dell’Impero Romano e l’altra che fu quella generata dalla Controriforma.

I Collegia Fabrorum furono i depositari delle iniziazioni che, come in tutte le civiltà tradizionali, erano legate alla pratica dei mestieri. Il dio dell’iniziazione in realtà era Giano. Sembra infatti che l’antica divinità latina dalle due facce, fosse celebrata a Roma dai “Collegia Fabrorum” ai due solstizi: i due volti del dio guardavano simbolicamente al passato e al futuro, rappresentati dalle due porte solstiziali, cioè da due periodi dell’anno: il primo, quando il Sole entra nel segno del Cancro, il secondo quando entra nel segno del Capricorno. (Tratto da QUI)

Perché proprio Giano (JANUS)? Semplice: era il Dio dell’Iniziazione e degli inizi di qualsiasi cosa. E se vuoi costruire qualcosa devi cominciare dal nulla e dare inizio all’arte (per dirla come un tempo). Quindi:

  • JANUS era il Dio degli inizi delle cose e delle opere dell’uomo e, come tale, andava evocato se si voleva che quell’inizio fosse favorevole;
  • JANUS era il Dio dell’Iniziazione stessa, non a caso, era il primo ad essere invocato ed evocato. Per dirla alla Latina, era Colui che portava coram fulgentia Numina, cioè in presenza delle divinità di Luce.

Come stupirsi pertanto che JANUS fosse considerato il Protettore dei Costruttori di case, ponti, strade, templi e città? Andrei oltre, considerando che JANUS è anche Dio del Tempo, dove il Tempus non è considerato un semplice frazionamento dello scorrere del nostro profano tempo, ma piuttosto Esso stesso divinità.

Da te, Jyoti, in Francia, le gilde che erano l’ultima traccia rimasta nella tua Terra dei Collegia Fabrorum romani ebbero modo di dar vita alle Cattedrali Gotiche, frutto non già del sapere estinto dei celti e dei drudi – come ingenuamente vorrebbero tanti ricercatori francesi -, ma piuttosto dell’ultimo sapere iniziatico delle gilde degli Architetti e dei Mastri d’Opera ancora vive e vitali fino al 1200, fino al 1300. Poi fu il buio.

Il grande lavoro di recupero, qui in Italia, fu dovuto all’opera di geni del livello di Michelangelo, Brunelleschi (che passò 30 anni a studiare la cupola del Pantheon di Roma, prima di metter mano alla sua straordinaria cupola fiorentina), Leonardo che ritrovarono almeno in parte l’anima sopita, ma non spenta della Tradizione Occidentale. Un lavoro di recupero  che illuminò il mondo (non sufficientemente, purtroppo) e al quale si dà il nome di Rinascimento.

La distruzione del sapere Iniziatico Occidentale fu il risultato dell’attuazione di un programma di annientamento culturale e spirituale, della portata del quale siamo forse solo oggi  almeno parzialmente consapevoli. Il lavoro di recupero di quelle straordinarie fonti è ancor oggi nelle mani di poche persone.

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22 giugno 2012 - Posted by | Senza categoria

2 commenti »

  1. Grazie Robi per tutti i tuoi commenti, non sono tanto sapiente come te delle diverse civilizazione e filosofie. Pero, non faccevo riferenza a nessuna cultura in particulare ma piuttosto alla conoscenza avuta attraverso l’esperienza umana propia, perche senz’altro all’inizio tutta questa conoscenza degli antichi dovrebbe provenire dalla propia esperienza, in questi tempi c’erano pochi scritti, tutto orale.
    In India era attraverso lo yoga (diverse discipline), ma anche come dice Kant : “la conoscenza dello cosmos, del Se e di Dio puo essere ottenuta soltanto attraverso le discipline morale e spirituale”.
    La tavola Smeraldo di Hermete Trimegistro risulta senz’alto della Sue esperienza di questà verità, e non di cualche cosa che ha letto lui.
    Per questo dicco che si puo essere inizitiati agli “misteri” dal dentro, dove c’è tutta la conoscenza. Certo che non è accessibile a tutti, è velato, segreto e difficile di accesso. Ma è possibile – senza aver letto niente e sensa nessun’altra persona che ti guida.
    Questo punto volevo fare. Le domande che si fanno Alesandro ed altri, possono esser risposte, dal dentro di se, ma non con la mente – l’importanza è farsi delle domande, ricercare la sua verità, comprendere, conoscere se stesso : programma di tutta una vita. La vita stessa ci guida a trovare le risposte. Ti ricordo il libro caduto nelle tue mani nelle Filippine ?
    Grazie per questo blog molto interesante. – ti seguo da lontano con sempre tanto rispetto per la tua ricerca.

    Commento di Jyoti | 22 giugno 2012 | Rispondi

  2. […] il mito, probabilmente soggetto ad influenze di origine greca. Ma al di là di ciò, Janus è per la religione romana l’Archetipo divino, è il Dio degli inizi, fondamento di ogni […]

    Pingback di ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV | Sonia Germani Zamperini's Blog | 15 marzo 2013 | Rispondi


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