Il blog di Roberto Zamperini

Se preferite avere un cancro piuttosto che pensare, cambiate Blog

Bosone di Higgs? Vabbe’, hanno riscoperto l’etere …

Peter Higgs

Peter Higgs (Photo credit: Wikipedia)

 

Chi o cosa conferisce la massa alle particelle elementari? Una particella, tanto per cambiare? Peter Higgs, fisico, ne ipotizzò l’esistenza decenni fa e ora sembra che il CERN  abbia trovato le prove della sua esistenza.

D’accordo, ma leggete attentamente cos’è realmente il bosone di Higgs: è un campo di forza che secondo la teoria permea l’universo e che conferisce la massa alle particelle. Se le particelle non hanno massa – come i fotoni – scivolano dentro questo campo di forza senza attrito, come uno sciatore sulla neve. Altrimenti, si portano dietro una sorta di schiuma dello spazio che le rallenta e dunque che le dota di una massa. Uno spazio fluido. Un fluido denso. Vi ricorda qualcosa? Per caso … l’etere?

Bosone di Higgs: vabbe’, dai, hanno riscoperto l’etere. Basta cambiargli nome. Quello vecchio è vietato …

Per saperne di più:

http://www.sapere.it/enciclopedia/Higgs%2C+bosóne+di-.html

http://news.yahoo.com/video#video=29871086

6 luglio 2012 - Posted by | Senza categoria | , ,

20 commenti »

  1. E allora “Psallant Aethera cum Nobis et pro Nobis”…Un motivo in più per Roberto e per tutti i Tevvari di essere orgogliosi del proprio lavoro e ricerca

    Commento di roberto zucchetti | 6 luglio 2012 | Rispondi

  2. Buongiorno, sono capitato per caso su questo post e intervengo giusto per fare chiarezza.
    L’etere è tutta un’altra cosa rispetto al campo di Higgs e si può descrivere con una parola sola: baggianata.
    Cordialmente.

    Commento di ilpescedierwin | 6 luglio 2012 | Rispondi

    • De Opinionibus Non Est Disputandum. Satte bbùono, guagliò.

      Commento di Roberto Zamperini | 6 luglio 2012 | Rispondi

      • Non era mia intenzione essere scontroso, seppur il tono del mio commento precedente possa indurre a pensarlo.
        Reputo però eccessivo liquidare la scoperta di un bosone affermando che in realtà si tratti di etere: è una cosa senza senso e lo posso sostenere con cognizione di causa, dal momento che studio la materia in questione.
        Inoltre il motto latino può valere sì per gusti, ma non per le opinioni anche perché, tra l’altro, ciò di cui si sta parlando opinione non è, ma un mero fatto 😉
        Arrivederci.

        Commento di ilpescedierwin | 6 luglio 2012 | Rispondi

        • ETERE COME ENERGIA DEL VUOTO.

          Caro Pesce, non stiamo parlando dello stesso etere. Non intendevo l’etere luminifero, anche se l’esperimento di Michelson è stato molto criticato a suo tempo e oggi ancora lo è, quanto l’etere di Nikola Tesla, ovvero l’energia del vuoto. Mi sembra che tra bosone di Higgs (e SPAZIO di Higgs stracarico d’energia) e effetto di punto zero (anch’esso carico d’energia) di fatto lì si stia, ma che semplicemente che non si voglia nominare l’etere perché parola a suo tempo bruciata dai seguaci di Einstein (ma NON da Einstein stesso!!!).

          Noi, comunque, che siamo gente all’antica, ce ne freghiamo bellamente delle ATTUALI teorie della Fisica (che saranno tranquillamente sconfessate tra 10 anni, come da sempre avviene e sempre avverrà), ma facciamo riferimento ai cari nostri antichi Greci e Romani: etere quale aether e aithér. Vedi Platone e altri grandi, divini Maestri. La Fisica l’aspettiamo sulla riva del fiume. Prima o poi passerà il suo cadavere. Magari non ci sarò io a vedere lo spettacolo … Gioirò dai Campi Elisi e, forse da lì, vedrò gioire lo stesso Einstein (e Tesla, ovviamente).

          Commento di Roberto Zamperini | 12 luglio 2012 | Rispondi

  3. La scopera del bosone di Higgs è una grande scoperta per il mondo della fisica. L’etere, se qui si intente il mezzo nel quale si riteneva che si propagassero le radiazioni elettromagnetiche, che io sappia non esiste nemmeno.
    Certo, per capire l’importanza del bosone di Higgs non dico si debba essere addetti ai lavori ma quasi…

    Commento di VoceIdealista | 6 luglio 2012 | Rispondi

  4. Sig. Pesce,

    http://arxiv.org/abs/gr-qc/9906084

    Fai clic per accedere a Cole_Rueda_Danley.pdf

    http://arxiv.org/abs/gr-qc/0009036

    This affords a suggestive perspective on a deep connection between electrodynamics, the origin of inertia and the quantum wave nature of matter.

    Fai clic per accedere a Davis_STAIF06.pdf

    Fai clic per accedere a Moddel_VacExtrac.pdf

    Commento di Stefania | 17 luglio 2012 | Rispondi

  5. Nel libro ”La cellula madre” tu parli del’etere. Non e’ che hanno letto prima il tuo libro?Volevo accennare ad un’altra scoperta importantissima. Mi sembra che, correggimi se sbaglio, ho sentito dai tuoi insegnamenti che il cancro si forma nella 2 dimensione emozionale. Non so se hai detto esattamente cosi’, infatti correggimi perche’ non voglio dire cose inesatte. Altre ricerche hanno trovato ed io condivido che il cancro si forrma da una emozione. Parlo della causa scatenante poi chiaramente quando colpisce un organo bersaglio non siamo piu’ alla causa ma al cancro manifestato. Vorrei sapere dato che la scoperta della causa el cancro credo sia stata trovata chi l’ha trovata? Roberto Zamperini o altri. Tra l’altro mi risulta che in tutto il mondo stanno facendo ancora ricerche diverse per trovare la causa del candro. Ma dove e’ la cooperazione nella scienza?
    Paola Greco

    Commento di Paola Greco | 22 luglio 2012 | Rispondi

    • NON C’E’, la cooperazione nella scienza: ne’ in quella ufficiale, ne’ in quella “di frontiera”: tutte primedonne che scoprono le stesse cose, dandogli nomi diversi e brevettando cose simili. In tutto il mondo è cosi’: ne è un esempio la Russia: l’apparecchio METATRON, medicina informazionale, ha diversi cloni….sono tutti la stessa macchina. Solo che diversi scienziati russi lo hanno brevettato ognuno per conto proprio.

      Questo è il dramma del povero cittadino.

      Quanto alla scoperta della causa del cancro: vedi sopra…cioe’ tutti e nessuno. E cmq…..c’è ancora tanto da scoprire…

      Commento di Stefania | 22 luglio 2012 | Rispondi

      • Grazie della risposta

        Commento di Paola Greco | 22 luglio 2012 | Rispondi

  6. Salve, ho appena finito di leggere il libro del prof. U. Bartocci sul possibile collegamento tra l’illustre sconosciuto Olinto De Pretto e l’illustre conosciuto Albert Einstein riguardo la formula E=mc2. Lì viene riportato il lavoro del De Pretto in cui, tra l’altro, parla dell’etere. Sì…devo dire che, pur nella mia ignoranza rispetto al tema specifico, anch’io ho subito pensato alla similitudine tra etere e campo di Higgs…mi trovo pertanto d’accordo con il parere di Roberto Zamperini.

    Commento di gabriele tozzi | 29 luglio 2012 | Rispondi

    • concordo con Zamperini…..
      non appena ho letto sui giornali del campo di Higgs: un “campo” che esiste sempre e permea l’universo per dare la massa alla particelle, che cosa è.. se non un “etere”???

      ovvio che non è l’etere del campo elettromagnetico e ci mancherebbe

      ma come si chiama un “campo” che esiste ovunque e darebbe la massa alle particelle??
      significa che è ovunque e con distribuzione uniforme in tutto l’universo.
      altrimenti avremmo masse diverse per le stesse particelle…
      (chissà magari è così da qualche parte dell’universo)

      se non fosse un etere ma un campo tipo quello elettromagnetico o altro campo di forze dovrebbe esistere una qualche “caratteristica” della materia (tipo la massa, o la carica elettrica o…) che lo crea e tale materia dovrebbe essere ovunque e uniformemente distribuita……

      sta particella trovata non sarà semplicemente una particella più grande di quelle fino ad ora trovate??
      e se con l’acceleratore si raggiungesse un livello ancora maggiore di energia chi ci assicura
      di non trovare altre “maxi-particelle”???
      saluti
      Massimo

      Commento di massimo | 13 agosto 2012 | Rispondi

  7. Su Donna Moderna – settimanale a larghissima tiratura- dei primi giorni di agosto Viene intervista Margherita Hack Su questa che considerano una nuova scoperta. Vi invito a leggere la sua risposta anche se sintetica. Io non ho il giornale e la sintetizzo. Margherita Hack dice che da sempre aspettava questa scoperta che descrive come qualcosa di denso che doveva esserci. Tutto riporta all’etere che gli scienziati riscoprono sotto altro nome. Questo e’ il mio parere.
    Il mio parere e’ che hanno scoperto quello che gia’ era stato scoperto.
    Non sono un’astrofisica ma il libro La Cellula Madre l’ho letto e l’ho capito perche Roberto hai il pregio raro di rendere chiare le cose difficili specie per chi non e’ un fisico ne’ un matematico.
    Io psicosociologa mai avrei immaginato di appassionarmi ai numeri sacri ed alla fisica.Ti ringrazio per avermi aperto questo campo del sapere. Per me i numeri servivano solo a contare ed il libro di fisica ricordo che era nuovissimo, mai aperto.Erano campi del sapere lontani da me. Ora ho scoperto il fascino ed il piacere di questi studi.
    Per me il bosone e’ l’etere, non e’ una nuova scoperta.
    Il dibattito sul computer forse puo’ far sorgere qualche dubbio sul fatto che non e’ stato scoperto nulla di nuovo.
    Paola Greco

    Commento di Paola Greco | 2 settembre 2012 | Rispondi

  8. giuliana conforto dice che i geni sono al 5% del visibile.. Cioè con quelle grandi maccchine studiano il 5% della realtà. Interessante.. ora ci arriveranno al 9% ?

    Commento di condor | 20 dicembre 2012 | Rispondi

  9. E’ mia opinione che a Ginevra non hanno scoperto un tubo. Due speciali macchine Fotografiche avrebbero fotografato l’attimo fuggente del pseudo bosone. Devono pur dare una dimostrare che i finanziamenti astronomici che stanno spendendo, sono spesi bene. Bastano due foto e giù altri finanziamenti. Io credo che Massimo Corbucci, abbia visto giusto quando affermò che i GRANDI di Ginevra, stavano facendo il girotondo nel reattore. Una cosa è certa la bottiglia di champagne per brindare, è rimasta nel frigorifero e… sarebbe ora di cambiarla, è invecchiata troppo. Io sono un vecchio di settantasette anni. Attingendo alle energie sottili ho costruito un congegno grande quanto un pacchetto di sigarette che funziona senza alcun tipo di alimentazione visiva, che energizza l’acqua del rubinetto di casa, portandola a oltre 12/14.000 gradi Bovis, elimina il problema del calcare, ionizza l’aria e purifica il pessimo odore delle fosse biologiche. La mia non è una pseudo foto. Eppure non ci sono finanziamenti. La ragione è sempre dei potenti. Addio trasmissione
    a tempo zero e porta QUANTICA di Massimo Corbucci. Noi stiamo dalla parte sbagliata. Grato per l’ospitalità e buona serata a tutti. Cirelli Cirello

    Commento di Cirelli Cirello | 17 gennaio 2013 | Rispondi

  10. non conosco nulla di scienza, ma :
    1. la particella per interagire con il campo deve comunque già esistere.
    2. la particella acquista massa a seconda della sua interazione con il campo. E la domanda successiva sarà: ma allora la sua capacità di interazione, questo suo gradiente di interazione, da cosa gli deriva e cosa glielo conferisce?

    Commento di fulgenziodiruspe | 3 febbraio 2013 | Rispondi


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