Ancora sulle frequenze “magiche”: 7,83, la vera frequenza di Schumann
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (1)
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (2)
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (3)
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? Insomma: 432 Hz o 423 Hz o 422 Hz? (4)
Risposte: dalla Domoterapia Sottile alla frequenza 432 Hz (2)
A) In questa serie di articoli, ho discusso l’interessante teoria musicali di certi giovani musicisti che si rifanno ad un movimento detto Rivoluzione Omega, che sostengono che l’attuale sistema musicale, universalmente intonato sul La a 440 Hz, è innaturale e sbagliato. Il La naturale sarebbe invece, secondo questi simpatici e bravi musicisti, quello intonato a 432 Hz. A sostegno delle loro teorie citano i lavori di Ananda Bosman che sostiene che la nuova frequenza a 432 corrisponderebbe ad una frequenza-base di 8 Hz (sottomultiplo di 8: 432 : 8 = 54). La stessa frequenza di 8 Hz risuona con la frequenza media del cuore (72 Hz = 9 x 8), sulla frequenza di replicazione del DNA (?), sulla frequenza di sincronizzazione dei due emisferi cerebrali (?), sulla geometria musicale della creazione (?), e, infine, sul battito cardiaco fondamentale del pianeta (la cosiddetta risonanza fondamentale di cavità Schumann).
Come si vede ho messo numerosi punti interrogativi (?) sulle ipotesi alla base della Rivoluzione Omega. Ci si chiederà perché allora la mia opinione complessiva sulla Rivoluzione Omega sia invece largamente positiva. E’ semplice: perché, al di là delle teorie e delle parole, la musica intonata a 432 Hz produce effetti soggettivi ed oggettivi sullo psichico e sul sottile nettamente riscontrabili. Insomma: intonare a 432 Hz funziona.
B) Nel corso della mia discussione, ho portato l’attenzione sul fatto che la frequenza cosiddetta di Schumann non sia 8 Hz, ma, per la precisione, 7,83 Hz. Una differenza che sembrerebbe minima, ma che non lo è, alla resa dei conti. Questa mia ipotesi era basata su semplici test fatti con il programma audio free Audacity, con il quale avevo testato su di me e su altri gli effetti di suoni intonati su frequenze varie. Tali esperienze sono state condotte anche grazie al concorso di molti Lettori di questo Blog, che, in stragrande maggioranza, hanno convenuto con l’assunto.
Posto che 432 Hz equivalgono a 8 Hz di frequenza-base, se si sposta tale frequenza-base a 7,83, il La di riferimento diventa (7,83 : 8) x 432 = 0,97875 x 432 = 422,82, frequenza di intonazione perfetta del La di riferimento, se davvero ci si basa sulla frequenza Schumann.
C) Questi miei ragionamenti vennero subito presi a suo tempo in considerazione dal bravo musicista romano Roberto Coccia che si mise immediatamente al lavoro, producendo dei brani (se non ricordo male di Mozart) intonati a 440, a 432 e a 423 (che sarebbe 422,82 arrotondato). Roberto Coccia iniziò, da allora, a produrre con grande successo personale solo musica intonata a 427. Per ogni ulteriore particolare potete contattare il simpatico e bravo Roberto: robert.coccia@tiscalinet.it.
Gli effetti positivi di tale musica furono postati su questo Blog e notati da tutti i Lettori che ne riferirono
1. il benessere psico-fisico che stimolava;
2. l’incremento dei chakra.
In conclusione di questa discussione scrissi quanto segue (tratto da QUI):
Le persone che hanno portato l’attenzione dei media (solo su Internet, figuriamoci!) meritano, a mio avviso, tutto il nostro plauso: si tratta di fenomeni reali, che dovrebbero essere presi in seria considerazione.
…
Per terminare: auguro di tutto cuore agli amici della Rivoluzione Omega di avere successo nella loro battaglia, che non potrà che portare del bene in tutti noi (anche se non credo affatto che avrà effetti clamorosi nel risveglio delle coscienze, ma questa è solo una mia opinione!).
D) Dopo quasi due anni dall’articolo iniziale ricevo da una Lettrice, la musicista Flavia Gallega la stessa da me ivi citata:
Ciao!
Grazie per il tuo blog sul tema del 432Hz e delle tue osservazioni. Mi occupo di musica, sono compositrice e cantante e sopratutto del 432hz da molti anni, sono la Flavia Vallega che menzioni nell’articolo, collega del mio “istruttore 432Hz” e amico Ananda Bosman. Devo innanzi tutti dirti che la nostra caparbia diffusione sta avendo frutti preziosi, sempre più nel mondo, musicisti stanno passando a questa frequenza di accordatura. Ogni giorno ci scrivono da paesi anche impensabili come la Cina, Russia, Nuova Zelanda, è una meraviglia. E sono anche tantissimi i DJ che pitchano da 440 a 432Hz, pur sapendo che non è l’ottimale, sappiamo tutti che registrare direttamente in tale frequenza è la cosa migliore, ma il procedimento di conversione ha la sua efficacia, e lo dimostrano le sensazioni che tutti provano ascoltando le musiche convertite, come tu d’altronde. A tale proposito ti scrivo che ho letto con molto interesse dell’esperimento con la musica pitchata nella frequenza di Schumann a 7,83Hz.
1. Desidero sperimentarla, quindi ti chiedo come fare il cambio di percentuale esatto in Audacity. (se utilizzi la procedura con effetti= tono, quale la percentuale di cambio, e semitono, e se lasci inalterata la casella della frequenza, che normalmente si aggiusta in base alla percentuale di cambio).
2. Per i test che hai eseguito che tipo di test hai fatto? Solo sulla tua sensibilità o con apparecchiature che misurano le percentuali energetiche?
3. A tale proposito ti avviso, e questo sarà interessante da postare nel tuo blog, che partiranno, qui a Barcellona, dove ora vivo, delle investigazioni con medici, per testare le effettive influenze del 432Hz sulle persone, utilizzando elettroencefalogramma e elettrocardiogramma e altro. Testeremo anche le musiche originali in 440 e poi convertite in 432Hz e quelle con la frequenza di Schumann di cui tu parli. Aggiungo che, con una amico musicista e investigatore, abbiamo fatto dei test con il tonografo, per verificare che effettivamente, i mandala sonici che si generano a 432Hz sono completi e ben delineati, ma a 428/427Hz ancor più. In 440Hz si rompono, si frammentano, perdono la precisione dei dettagli. Ti incollo un link di tali esperimenti (comprendi che è un video casalingo): http://www.youtube.com/watch?v=cTdzgehU818
E un link con una mia musica: http://youtu.be/rcrFktq0NFU
Attendiamo quanto prima la tua risposta, grazie!
Un abbraccio
Flavia Vallega
Rispondo ben volentieri alla simpatica musicista, portatrice per di più di un gran bel nome romano. (Avete fatto caso quanto sono belli i nomi romani?)
1. Cominciamo con il suo primo quesito. La frequenza di Schumann di 7,83 corrisponde ad un La di circa 423. Se la tua musica è già intonata a 432, con Audacity, basta porre il pitch di riferimento pari a 100 e portarlo a 97.875 e il gioco è fatto. Naturalmente i musicisti obietteranno che questo giochino non equivale ad intonare direttamente gli strumenti con il La a 427 e avranno ragione. Ma, se si vogliono fare dei primi controlli (ed era quello che volevo fare io), Audacity va benissimo. E fu così che all’inizio mi sono reso conto che gli amici musicisti come Flavia avevano ragione con la loro Rivoluzione Omega. E ragione da vendere. (Osservo tra parentesi che l’effetto della musica digitalizzata è – dal punto di vista sottile – ben diverso da quello della musica analogica. Un po’ come condire una pietanza con un surrogato di limone o spremervi sopra un bel limone siciliano. Non è lo stesso).
2. Secondo quesito. Per ora ho condotto solo sperimentazioni empiriche basate sulla percezione sottile, da parte mia e di molti altri. Mi riprometto però, se il tempo tiranno me lo concederà, di utilizzare analisi con strumenti ospedalieri come l’elettromiografo, magari con il concorso di qualche bravo amico medico. Fra parentesi, mi chiedo come potesse Pitagora utilizzare la musica per guarire se non che utilizzasse varie frequenze di intonazione, collegate ai vari “modi” musicali (che i Greci ovviamente conoscevano perfettamente).
3. Stai a Barcellona, simpatica Flavia? Per combinazione, Sonia (mia moglie) ed io vi abbiamo tenuto un corso di TEV non più di due settimane fa! Forse potremo incontrarci in quella bella città in occasione del proseguimento del corso iniziale. Chissà!?
4. Volendo, le indagini potrebbero proseguire in molti modi. Ad esempio, affrontando la frequenza del numero Gamma (quello associato alla catenaria ed alla gravità), la frequenza dei Raggi, specialmente il Primo Raggio (R1) e il Quarto Raggio (R4), eccetera. Ritengo che ci si trovi soltanto nella condizione di chi ha semplicemente aperto un piccolo spiraglio in una porta. Aspettiamo a spalancarla quella porta e ne vedrete delle belle!
5. Termino sottolineando che la frequenza 7,83 non corrisponde in realtà al ritmo alpha del cervello, ma piuttosto a quello che, nella TEV, chiamiamo il ritmo theta “efficace”. Che significa efficace? Il ritmo theta si considera quello dell’intervallo 4 – 8 Hz, ma, secondo le nostre esperienze (ben da prima che uscisse il discorso della Rivoluzione Omega) di tutto questo intervallo la sola frequenza efficace è quella di 7,83 Hz.
La gamma delle onde beta è compresa tra 13 e 40 hertz.
Lo stato di coscienza associato alle onde beta è connesso alla concentrazione, alla vigilanza intensificata e all’acuità visiva. La frequenza beta di 40Hz si crede sia collegata al processo della cognizione.
La gamma delle onde alfa è compresa tra 8 e 12 hertz.
Sono caratteristiche del rilassamento profondo, ma è uno stato di coscienza non abbastanza profondo da potersi già definire di meditazione. Nell’alfa, cominciamo ad accedere alla ricchezza della nostra creatività. E’ una sorta di portale verso gli stati di coscienza più profondi.
La gamma delle onde theta è compresa tra 4 e 8 hertz.
Il dominio delle theta è forse il più straordinario e il più evasivo. E’ anche il più difficile da ricordare, perché, normalmente, è il fugace stato di passaggio tra la veglia e il sonno o nel risveglio nel passaggio inverso dal sonno allo stato di veglia. In theta, possiamo sperimentare dei rapidi flash di immagini detti immagini ipnagogiche, di natura piuttosto misteriosa. Altre volte, questi flash consistono in suoni o in voci. E’ questo lo stato della trance, della trance ipnotica, delle immagini ipnagogiche, dell’accesso diretto all’inconscio. Come tale, poiché in theta si è privi degli schermi di difesa dell’io, è lo stato dell’apprendimento totale e perfetto. In theta, viviamo il massimo della nostra creatività, dell’intuizione e di altre abilità di percezione extrasensoriale, come la telepatia.
La gamma delle onde delta varia fra 0 e 4 hertz.
Lo stato delta è associato al coma e al sonno profondo, che un tempo si credeva senza sogni e che invece si è scoperto essere una fase di sogni molto vividi. Uno stato collegato al rilascio dell’ormone della crescita GH, connesso alla guarigione e alla rigenerazione e al rilascio della melatonina, un altro ormone in grado di sincronizzare il nostro orologio biologico e di stimolare le difese immunitarie. Ecco perchè il sonno profondo è così ristoratore è così essenziale al processo di guarigione.
Il passaggio da uno all’altro di questi stati di coscienza comporta grandi mutamenti nella nostra struttura energetica.
Nello stato beta è attivo soprattutto il chakra ajna.
Nello stato alfa si attiva il chakra frontale.
Nello stato theta si attiva il chakra coronale anteriore.
Nello stato delta si attiva il coronale centrale.
Per maggiori informazioni su questo tema specifico potete consultare i miei due libri:
Anatomia Sottile – Atlante di Terapia Energo-Vibrazionale – Macro Edizioni
Fisiologia Sottile – Alla scoperta dell’anatomia segreta del corpo d’energia – Macro Edizioni
L’Energia Oro, i Sette Raggi, la TEV e i nostri chakra(1)
Prima di proseguire il nostro viaggio attraverso il labirinto alchemico e nel tentativo di dare una spiegazione al “mistero dell’astronauta”, ritorniamo almeno per un poco, ai lidi a noi più noti: la TEV o Tecnica Energo-Vibrazionale.
Le domande che si accavallano nella nostra mente sono molte. Eccone alcune:
L’Energia dei Numeri (5)
Segue a: Numeri: l’Energia del Numero OTTO (1) L’Energia del SETTE e dell’OTTO: i molti misteri dei Numeri! (2) L’Energia del SETTE e dell’OTTO: dai Numeri ai Sette Raggi! (3) L’Energia scorre dal SETTE all’OTTO: i Numeri ed i Sette Raggi! (4)
Abbiamo visto, nelle precedenti puntate, che i Numeri Dispari sono proiettanti, mentre i Numeri Pari sono assorbenti. In più, ora sappiamo anche che, se accostiamo un Numero Dispari ad uno Pari, si crea un flusso di energia che va dal primo al secondo. Propongo qualche domanda per coloro che in vacanza amano, di tanto in tanto, passare qualche minuto a pensare (una sorta di compitino per le vacanze!):
Ritorno a Notre-Dame: come uccidere l’anima di una città (4)
Analizziamo più attentamente le cose dette nel numero precedente Ritorno a Notre-Dame: come uccidere l’anima di una città (3) …
Il Pantheon: il tempio dell’Energia e dei misteri (2)
Porto ora la vostra attenzione su alcuni aspetti già affrontati, che meritano una riflessione, e su altri che non lo sono ancora…
1) Le Divinità Planetarie cui il Pantheon è dedicato sono sette. Per Esse sono state previste nella costruzione sette nicchie.
2) Le colonne del pronao sono otto.
Se non ci credete, contatele!
Roman Pantheon. Copyright 2003, Ian Monroe
L’Energia scorre dal SETTE all’OTTO: i Numeri ed i Sette Raggi! (4)
Vi propongo ora un esperimento folle come i precedenti e forse anche di più! Intanto, vi ricordo le conclusioni alle quali eravamo pervenuti nei tre articoli precedenti:
Numeri: l’Energia del Numero OTTO (1)
L’Energia del SETTE e dell’OTTO: i molti misteri dei Numeri! (2)
L’Energia del SETTE e dell’OTTO: dai Numeri ai Sette Raggi! (3)
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Il Pantheon: il tempio dell’Energia e dei misteri (1)
Ho scritto poche cose sul Pantheon in Una breve riflessione su Mysterium. Aggiungo ancora qualche altra breve considerazione sullo straordinario monumento che si ritiene sia stato iniziato da Agrippa e terminato dall’Imperatore Adriano…
Il luogo della sua costruzione, per i Romani, era davvero sacro. Secondo la leggenda, il “primo” Pantheon sarebbe stato edificato sul luogo dove Romolo ascese in cielo durante una cerimonia religiosa. E’ certo che quello che si visita oggi sia non il primo, ma addirittura il terzo Pantheon, quello ampiamente rifatto da Adriano. Publio Elio Traiano Adriano noto semplicemente come Adriano nacque a Italica, presso l’attuale Siviglia, in Spagna il 24 gennaio 76 e morì a Baia, il 10 luglio 138. Un uomo straordinario, come il grande tempio da lui pensato e costruito.
Sembra (ma il verbo è d’obbligo!) accertato che il Pantheon, il tempio di tutti gli Dei, sia stato dedicato alle sette divinità planetarie:
L’Energia del SETTE e dell’OTTO: dai Numeri ai Sette Raggi! (3)
Nell’articolo precedente L’Energia del SETTE e dell’OTTO: i molti misteri dei Numeri! (2) ci siamo riproposti di testare i Numeri SETTE e OTTO, in italiano, in latino e in cifre. Con la figura davanti ai nostri occhi, possiamo verificare che:
L’Energia del SETTE e dell’OTTO: i molti misteri dei Numeri! (2)
Il Latino, Lingua Sacra
La lingua Latina è, fra tutte le lingue antiche da me testate, quella ancor oggi dotata di maggior energia. Compreso il sanscrito e l’ebraico. O per lo meno, questa è la mia ben radicata opinione.
L’italiano non sarebbe male: è una sorta di Latino volgare e semplificato, dove tutti i sostantivi e gli aggettivi sono rimasti “congelati” nell’ablativo. C’è però da considerare che non solo sono cambiate le parole, la grammatica e la sintassi, ma anche la pronuncia di parole, pur apparentemente identiche nelle due lingue, in italiano spesso è ben diversa da quella di Cesare o di Cicerone. L’italiano è certamente la lingua più prossima al Latino fra tutte le neolatine, ma NON è il Latino! La pronuncia stessa del Latino, come in genere si insegna(va) nelle scuole italiane, è basata sul Latino ecclesiastico, medievale, dotato di un’energia molto più bassa di quella che aveva il Latino classico, che era pur sempre una lingua ancora carica d’energia.
Numeri: l’Energia del Numero OTTO (1)
Si dice che il Numero OTTO sia connesso all’Infinito… Ne dubito: il simbolo dell’OTTO rovesciato entrò solo recentemente nella vasta famiglia dei simboli matematici. Secondo Wikipedia, il simbolo matematico di infinito venne utilizzato per la prima volta in epoca moderna da John Wallis nel 1655. Troppo recente per avere la valenza di un simbolo! Ma Wikipedia dice un’altra cosa molto interessante sulla nascita del simbolo dell’infinito:
Probabilmente egli (John Wallis) lo scelse come trasformazione con legatura della lettera M, che nel sistema di numerazione romano indicava un numero “grandissimo” ed equivalente a 1000: M -> m -> .
Si dice anche che il Numero OTTO abbia una grande energia. Mah! Dipende … Dipende da come si scrive. Forse anche voi, come me, vi sarete chiesti perché i Romani, peraltro così avanzati tecnologicamente, utilizzassero un sistema di numerazione apparentemente così “retrogrado” e scomodo. Gli antichi greci utilizzavano una numerazione in cui ad ogni cifra associavano una lettera del loro alfabeto: α (alfa) era 1, β (beta) era 2, γ (gamma) era 3 e così via fino a ι (iota) che era 10. Non era il nostro sistema decimale d’origine indiana, ma era certamente più pratico della farraginosa numerazione romana. Per quale oscura ragione i Romani si intestardirono ad utilizzare una numerazione così complicata? Eppure ben conoscevano la cultura greca e spesso ne assorbirono le idee… Dunque?
Guardate qui sotto, dove ho disegnato il Numero OTTO secondo la numerazione decimale e secondo quella Romana. Giudicate voi stessi testando quale dei due OTTO abbia più energia:
I Sette Raggi: il Quarto Raggio, l’Energia d’Oro e Castel del Monte (2)
Nell’articolo precedente I Sette Raggi: il Quarto Raggio, madre di tutte le Energie d’Oro (1) abbiamo analizzato tre energie “auree”:
- l’energia connessa al Phi, alla sezione aurea e all’angolo aureo (che è pari a 51,8 gradi)
- l’energia aurea celeste, cioè quella proveniente da quella sorta di chakra extracorporei sopra la corona che noi chiamiamo CECS (centri extracorporei superiori)
- l’energia aurea tellurica, cioè quella proveniente da quella sorta di chakra extracorporei sotto il perineo che noi chiamiamo CECI (centri extracorporei inferiori)
I Sette Raggi: il Quarto Raggio, madre di tutte le Energie d’Oro (1)
Dopo l’uscita del romanzo di Dan Brown, il Codice da Vinci, non c’è nessuno al mondo che non conosca, almeno intuitivamente, il significato di cose come
- la sezione aurea, il rapporto aureo
- il numero d’oro, Phi
- la successione di Fibonacci
- l’uomo di Vitruvio
Numeri. Il Filetto e la Dama… Sono solo giochi? (6)
Ammettiamo dunque che i grafi della Triplice Cinta potessero avere un significato connesso all’Iniziazione, o quanto meno fossero destinate al riconoscimento reciproco tra Iniziati. Nel mondo Antico, le Iniziazioni avvenivano tramite certi riti segreti che venivano praticati all’interno dei Misteri. Ma cos’erano i Misteri? La parola mistero viene dal latino «mysterium», dal greco «mysterion» (cosa che si deve tacere) e indica un evento arcano, che va mantenuto segreto. Si tratta, infatti, di una conoscenza segreta proprio perché riservata ai soli iniziati. Circa l’origine assolutamente arcaica della parola, gli studiosi affermano che deriva dalla radice indoeuropea MU che significava chiudere la bocca: chiaramente l’Iniziato era tenuto a mantenere il silenzio ed il segreto per il resto della sua vita.
Numeri. Il Filetto e la Dama… Sono solo giochi? (5)
Stavolta, Roberto ha dato fuori di matto! Parlarci del Filetto e della Dama? Vuole fare un corso di Scacchi via Internet? No, tranquilli. Si parlerà di cose già accennate altrove in questo Blog e, sia pure a modo mio, di Numeri.
Tutti conosciamo il Filetto, che è quel gioco (a cui credo giochino in pochissimi) che sta dietro alla scacchiera della Dama. Perché lo inseriscono se nessuno ci gioca? Mistero. Ma guai a sottovalutare questo gioco, perché è denso di misteri e di insegnamenti! Alcuni validi ricercatori italiani (ma non solo italiani) hanno scritto cose interessanti, che vale la pena di andare a leggere. Tanto per cominciare, consiglio la lettura di un libro dedicato proprio a questo argomento. Il libro è:
Vitruvio, Leonardo, la Bibbia e il secolo dei codici-bufala (1)
Anno 2003: una data storica, che segna il vero inizio del nuovo secolo. Il secolo della Scienza? Della conquista di Marte? Ma no! Il secolo dei codici-bufala. Che è successo di tanto importante nel 2003? E’ successo che un bravo scrittore, nato nel New Hampshire, USA, ha pubblicato il romanzo del secolo, un libro che ha cambiato il corso della Storia. Dopo Platone e Virgilio, il mondo ha trovato finalmente il genio letterario del ventunesimo secolo. Chi è costui e cosa ha scritto di tanto notevole? Lui si chiama Dan Brown e ha scritto un bel triller intitolato Il Codice Da Vinci. Forse il Brown, scrivendolo, non immaginava neppure che il suo romanzone avrebbe segnato un secolo o quanto meno un paio di decenni. Forse pensava solo di ripercorrere le orme di tanti suoi connazionali specializzati nello scrivere romanzi-triller. E di fare così tanti soldini … Ma va a pensare che il suo secondo romanzo pubblicato (il primo fu, nel 2000, Angeli e Demoni) avrebbe aperto la stura dei libri-codice!
Il romanzone è diventato un film e il film ha portato in tutto il mondo il nome (che era già noto ma non certo universalmente) di un genio vero: quello di Leonardo. Ed è stata l’apoteosi. Il romanzo è, nel suo genere, scritto con il mestiere dei migliori e non c’è nulla da dire: se piace il genere, va letto. Ma il fenomeno vero comincia dopo l’uscita del libro. Quel fenomeno si chiama Codice Segreto.
Numeri Solari e Numeri Lunari (4)
Il Sole, la Luna, l’Oro, l’Acqua e i Numeri
Cos’è un numero secondo la Matematica? Dice Wikipedia: un numero è una entità astratta usata per descrivere una quantità. I numeri sono generalmente descritti tramite delle cifre, secondo un sistema di numerazione. (Sui sistemi di numerazione, più avanti dovremo dire qualche cosa). Vi sono differenti tipi di numeri. Quelli maggiormente conosciuti sono i numeri naturali { 1, 2, 3… } usati per contare, il cui insieme è indicato con N. La presenza dello zero fra i numeri naturali dipende dalla convenzione scelta.
Un esperimento con i Numeri: l’Energia dei Numeri (3)
Un esperimento con i Numeri: l’Energia dei Numeri
Prima di proseguire con la nostra analisi sulla natura occulta dei Numeri, propongo un semplice esperimento che chiunque, se in grado di sentire l’energia sottile, potrà condurre per proprio conto con una certa facilità.
Numeri: l’UNO e il Fuoco (2)
Ancora sull’UNO e sulla sua corrispondenza con l’elemento Fuoco.
Ne parlo un poco, visto che la mia affermazione sulla relazione tra l’UNO e il Fuoco ha suscitato qualche perplessità. Cito Wikipedia:
Il fuoco è uno dei quattro elementi della filosofia greca antica. Era comunemente associato alle qualità dell’energia, della grinta e della passione. Secondo la mitologia greca, Prometeo rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli umani bisognosi di aiuto, trasmettendone in loro la potenza; fu per questo punito da gli dèi che lo incatenarono a una montagna mentre un’aquila gli divorava il fegato. Gli antichi greci dinstinsero inoltre la forza distruttiva del fuoco (aidelon) generalmente associata al dio Ade, dalle sue potenzialità creative, associate a Efesto. Anche la dea Ecate aveva relazioni col fuoco, ed era chiamata in modi diversi: Pyrphoros (portatrice di fuoco), Pyripnon (soffiatrice di fuoco), Daidoukhos (tedofora) e Phosphoros (portatrice di luce).
I Numeri: dono degli Dei (1)
Il Numero come dono degli Dei
Secondo il divino Pitagora, la Divinità è nascosta nel numero! Il numero è l’ordine nel cosmo, che, grazie ad esso, si sottrae al caos e al disordine. Le risposte alle eterne domande dell’uomo, diceva il filosofo, stanno nella Matematica. Che dunque è Scienza Sacra.