Ehi, Ital-iani, figli “Ital” di IANUS, ne sapete qualcosa voi di comunicazione?
Molto raramente ricopio articoli scritti da altri, ma, di tanto in tanto, vale la pena farlo. Ecco una rara perla, opera di un esperto in tecniche di vendita e di comunicazione, che ogni mio Lettore (che si dedichi o meno alle tecniche di vendita) dovrebbe leggere. E meditare. Perché credo sia giunto il momento di dire BASTA.
Rivolta contro il mondo moderno delle tecniche di comunicazione
Praticamente ogni persona che incontro, la quale si sia sottoposta a percorsi di “formazione” nel nostro paese, rimane stupita dal mio porre sdegnoso diniego, nell’accettare alcune discipline provenienti da oltre oceano come massima vetta del pensiero e summa di ogni forma organizzata di comunicazione.
Se è pur vero che io stesso mi reco da anni sovente in USA per approfondire aspetti tecnici specifici legati alla vendita, rifiuto categoricamente di affibiare o riconoscere agli Statunitensi meriti in campo comunicativo tout-court ( e come potrei?).
Le affermazioni e le domande che mi si pongono con più costanza sono pressapoco:
- Ma tu come fai a insegnare a vendere senza la PNL?
- Quando si parla di comunicazione efficace bisogna per forza rifarsi alla PNL
- La PNL è l’unica disciplina che ti permette di convincere gli altri
oppure la peggiore di tutte che è una delle mille varianti di:
- Si vede benissimo che padroneggi perfettamente la PNL (rivolto a me!)
Ora, sia chiaro che non ho la minima voglia di rimettermi ad argomentare contro questa o quella disciplina di dubbie origini, scopi e provenienza. Se ci speravate arrendetevi, non lo farò.
Posto che ognuno studia e pratica quello che più gli aggrada e al sottoscritto poco gliene cale, il post di oggi vuole esclusivamente porre fine alla follia ed alla dissennatezza di chi, non sapendo nemmeno dove sia nato e chi fossero i propri Padri, volga lo sguardo spaurito e pieno di voglia di imparare verso lidi che con la vera conoscenza hanno poco a che spartire.
E’ proprio vero che noi abbisogniamo di discipline pescate in terra Iuessei per imparare a comunicare efficacemente? E’ vero che prima della PNL, di Bandler e Grinder non esistesse la civiltà nel mondo?
L’aspetto denso e quello sottile della manipolazione
Avram Noam Chomsky, è un filosofo di padre ebreo, politicamente di sinistra. La sua specializzazione è la comunicazione. In un blog, scritto da una giovane donna (che non conosco personalmente) che credo si chiami Marta Traverso, trovo una bella sintesi del pensiero di Chomsky riguardo alle tecniche di manipolazione delle nostre menti, messe in atto dalla politica e dai mass-media.
Per uno studio più approfondito, vi rimando alla lettura del blog della Traverso. Qui ve ne farò solo un breve sunto elencando semplicemente le dieci regole che il potere utilizza per fregare ben bene la gente.
Prima di iniziare, vi prego, però, di ricordare il principio di interazione “denso-sottile” che io stesso ho formulato a suo tempo e riportato credo in quasi tutti i miei libri, che afferma:
ad ogni flusso d’energia denso corrisponde un flusso d’energia sottile
Questo significa che, se accendete una lampadina, create anche un flusso d’energia sottile. Se accendete il cellulare, con il suo forte campo elettromagnetico, create anche un flusso di energia sottile di stessa natura. Ne viene che esistono energie dense utili e non nocive, come la luce del Sole, se presa con giudizio, e energie dense nocive anche a livello sottile, come quella dei cellulari, dei forni a microonde, dei radar, della radioattività.
Il Grande Fratello lo stiamo alimentando noi – 3.a puntata
Lo afferma uno studio pubblicato dal “Biologist”: la mancanza di relazioni umane vere e l’abuso di social network potrebbe influenzare la fisiologia generale dell’organismo.
Niente, su Facebook non si può proprio stare. E’ un postaccio: un raduno di “terroristi, di neonazisti, di pedofili, depravati, omofobi, razzisti, drogati, pervertiti, un pericolo per la giovinezza, l’ordine, la morale, il buon gusto e la vita privata”, riassume, ironicamente, il magazine francese Rue 89. E, inoltre, fa venire la sifilide. E poi fa venire anche il cancro. O no?
STUDI BIOLOGICI – L’allarme lo lancia oggi uno studio pubblicato dalla rivista specializzataThe Biologist: l’abuso di contatti virtuali e non reali con le persone influenzerebbe il funzionamento generale dell’organismo umano, portando a risultati nefasti. Secondo la ricerca del biologo Aric Signan, “l’isolamento legato a una troppo frequente navigazione su Internet, e specialmente su Facebook, influenza il funzionamento dei geni, del sistema immunitario, arterioso ed ormonale”. E lo studioso cita fonti importanti: “recenti ricerche della Scuola di Medicina dell’Università di California sulla regolazione sociale dell’espressione genetica nei leucociti, le piccole cellule bianche del sistema immunitario, hanno evidenziato il primo caso che dimostra come l’isolamento sociale è in realtà collegato ad alterazioni globali nel genoma umano che viene trasmesso dai leucociti”. E, spiega lo studio, i leucociti che mostrano un genoma differente dalla media sono molto più alti in individui “solitari”, come molti delle persone Facebook-addicted sarebbero.
UN COLPO AL CUORE – Il risultato dell’isolamento potrebbe, oltre a condurre a mutazionigenetiche, verso l’aumento dell’esposizione a patologie tumorali. “Uno studio Europeo sul rapporto fra Cancro e alimentazione” continua lo studio “ha recentemente dimostrato che i prepensionamenti potrebbero essere un fattore di rischio per malattie cardiovascolari (ma non solo) in persone apparentemente sane? E se questo fenomeno fosse collegato alla carenza di relazioni sociali faccia a faccia?” , argomentando poi che le persone “che vanno spesso a messa” sarebbero molto meno soggette a patologie del genere.
DECIDETEVI, PERO’ – Insomma, Facebook è un posto davvero pericoloso. Possiamo ricordare quando venne ipotizzato che causasse la sifilide, visto che incoraggiava i giovani a conoscere e frequentare sconosciuti con cui poi avevano rapporti sessuali non protetti. Però, qui, c’è qualcosa che non torna: Facebook incoraggia i ragazzi a rimanere chiusi in casa, causandoglialterazioni genetiche e cancri al cuore, oppure li sprona ad andare a letto con sconosciuti, causando l’incremento dei casi di malattie veneree? Niente, non c’è scampo: andrebbe chiuso, ’sto Facebook.
Be’, c’è anche qualche notizia positiva, su FB e ce la riporta, sempre su Giornalettismo, Teresa Scherillo (makia).
Ritorna, ma per ora solo negli Usa, il “giochino” già diffuso a gennaio scorso sul social network a favore della campagna sulla consapevolezza dei rischi del tumore al seno.
A qualcuna piace sopra lo sgabello. A qualche altra piace in macchina. Niente paura, come spiega il WP, si sta parlando delle proprie borse. Dando uno sguardo ai Facebook newsfeed,oggi, le donne stanno scrivendo nei loro status il posto dove poggiano la loro borsa quando tornano a casa, ma hanno convenientemente lasciato fuori la parola “borsa”. Gli uomini non devono sapere di cosa si tratta.
CONSAPEVOLEZZA O GIOCO? – L’andamento segue il memeInternet di gennaio in cui le donne postavano il colore del loro reggiseno come status di Facebook. L’obiettivo, oggi come allora, è sempre lo stesso e cioè aumentare la consapevolezza sui rischi del cancro al seno. Ottobre è il mese della campagna sul cancro alle mammelle. Resta la questione se la campagna virale di fatto fa aumentare la consapevolezza, come puntualizzavamo a gennaio, infatti, quello che era partito come “giochino” è diventato dopo una cosa seria. Resta da capire se la campagna da scherzosa sia diventata negli Usa un mezzo per farne qualcosa di utile, o è rimasto solo un modo di scherzare. E’ probabile che il meme arriverà a breve anche in Italia e quindi, cari maschietti, non prendetevela se siete esclusi dal gioco. Dovrebbe essere solo un modo per ricordare, tra ragazze, che dopo aver aggiornato lo status, bisogna comunque effettuare un esame al seno.
Il Grande Fratello lo stiamo alimentando noi – 2.a puntata
Avevo già scritto qualche piccola critica sul celeberrimo “social betwork” (Il Grande Fratello lo stiamo alimentando noi), ma questa notizia mi ha, come si dice oggi, lasciato basito…
Leggo infatti su Giornalettismo la seguente notiziola che la stessa testata aveva tratto a sua volta dall’ANSA:
Su Lancet il caso di un diciottenne a cui il social network causava vere e proprie “crisi”
Dovrebbe essere un passatempo rilassante per relazionarsi con amici vicini e lontani, eppure Facebook puo’ ‘togliere il fiato’, fino a scatenare persino attacchi d’asma. E’ quanto documentato dallo psichiatra Ferdinando Pellegrino, dell’Unita’ di Salute Mentale della ASL di Salerno e da Gennaro D’Amato del Cardarelli di Napoli, nel report di un caso clinico sulla rivista Lancet. Il protagonista e’ un diciottenne che, lasciato dalla ragazza, ha subito anche l’abbandono virtuale’ tramite Facebook perche’ la giovane lo ha cancellato dalla sua cerchia di amici.
IL CASO – Il 18enne ha fatto di tutto per diventare nuovamente amico di lei su fb e, dopo aver ottenuto la sua amicizia con un’altra identita’, e visto il profilo della giovane, i suoi nuovi contatti e foto, e’ stato preso da un attacco d’asma. Il giovane ha avuto vari attacchi mentre era su Facebook. Per capire se il social network fosse veramente la causa diretta delle crisi, i medici gli hanno chiesto di misurare, con un piccolo apparecchio chiamato Misuratore del Picco di Flusso Espiratorio che si usa in casa, la massima velocita’ con cui si puo’ espellere l’aria dai polmoni per vedere se avesse un’ostruzione del flusso di aria dopo l’accesso su facebook.
IL VIRTUALE E’ REALE – La risposta e’ arrivata subito: la riduzione del flusso era del 20%. E quando al giovane e’ stato consigliato di non usarlo, gli attacchi sono scomparsi. ‘La comunicazione virtuale ricalca la vita di relazione reale, per cui puo’ scatenare le stesse problematiche relative al relazionarsi con gli altri nella nella vita di tutti i giorni’, concludeFerdinando Pellegrino.
(ANSA).
Insomma: FB farebbe più male delle Marlboro?
Non sai l’italiano? Non c’è problema, tanto ti insegno a sparare! (LLS 1)
Ricordo, più di una ventina d’anni fa, che qualcuno nel mondo, quasi per gioco, si mise in testa di testare l’intelligenza dei vari popoli nel mondo. D’accordo, per quel tanto che vale lo IQ (Intelligence Quotient) o Quoziente d’Intelligenza, che, secondo molti, non certifica il nostro vero livello d’intelligenza, quanto piuttosto il nostro grado di accostamento a quello che gli psicologi inventori del test considerano come intelligenza. Comunque sia e dati per scontati i limiti dello IQ, c’è da dire che nessuno con un 180 sarà mai un perfetto deficiente e nessuno con 80 un genio. Insomma, lo IQ qualcosa misura davvero. Ciò premesso, siete curiosi di sapere come finimmo noi italianetti?
Ahi, ahi, ahi! Contro-ordine: nel 2012 niente Armageddon.
Scienzati Usa studiano i Maya con la tecnologia Nasa e scoprono che la vera data della profezia non è il 2012.
La fine del mondo calcolata dai Maya per il 2012? Due archeologi americani, Arlen e Diane Chase, tra i massimi conoscitori della popolazione precolombiana, rivelano che in realtà la vera data dell’antica profezia è un’altra. Anzi, rivelano che, di fatto, NON ESISTE ALCUNA VERA DATA DI “FINEDIMONDO“. Le notizie sin qui diffuse nascono solo dalla non conoscenza dei Maya, sarebbero, cioè, diffuse da dilettanti … Gli apocalittici e i patiti della fine del mondo dovranno trovare un’altra data per il loro Armageddon …
Conosci te stesso (3)
Fenomenologia di Matrix
La furba parabola riciclata del Conosci Te Stesso
Morpheus dice a Neo: Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
La scappatoia quantica VS 2012
Com’è noto, il 21 dicembre 2012 è il giorno esatto della fine del mondo. A che ora? Ci stiamo attrezzando per rispondere con matematica precisione anche a questa domanda. Nel frattempo, dai seguaci di Nostradamus a Gregg Braden, dagli studiosi del pianeta nascosto Nibiru, agli UFO-catastrofici, i fans della fine del mondo si scatenano nella ricerca di scenari apocalittici sempre nuovi. Un asteroide distruggerà la Terra. No: la rotazione della Terra si bloccherà per 72 ore, dopodiché si invertirà il senso di rotazione terrestre. Macché: è il campo magnetico che si invertirà, ma prima si annullerà per qualche mese o qualche anno, creando miliardi di morti per melanoma. Ma no, che dite? C’è una supernova che si sta preparando a distruggere mezza galassia. Ma state scherzando? Non lo sapete che il sistema solare si sta allineando con il centro galattico con relativi 1000 anni di sbruciacchiamento della superficie terrestre? Non a caso, i grandi della Terra, quatti quatti, si stanno costruendo immensi bunker sotterranei con le provviste per centinaia d’anni per loro, le loro famiglie e le loro fidanzate. Ma tutto questo sarà inutile se la Terra, come previsto, sarà inghiottita da un buco nero.