Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? Insomma: 432 Hz o 423 Hz o 422 Hz? (3)
Per chi l’avesse persi o comunque l’avesse dimenticati, in una serie di tre articoli Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (1) Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (2) Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (3) esponevo il punto di vista energetico-sottile circa un movimento che, a livello musicale e soprattutto tra i compositori più giovani, sta prendendo corpo. Nei primi due articoli, esponevo, di fatto, le tesi di quanti sostengono la necessità di un “ritorno” alla frequenza del La3 di 432 Hz, contro quella oggi prevalente, di 440 Hz.
Risposte: dalla Domoterapia Sottile alla frequenza 432 Hz (2)
Continuo a rispondere alle domande inviatemi da Roberto Coccia
Una lunga lettera che merita una lunga risposta (1)
Ho ricevuto da un Lettore, che mi aveva già scritto privatamente, la lunga ma molto interessante lettera che qui sotto riporto e che è pubblicata altrove in questo Blog. Prego notare che considero questo articolo come un seguito a Un primo “strano” esperimento col Cleanergy (Cl 1) Perché? Chi avrà la pazienza di seguire me e il gentile Lettore alla fine comprenderà il perché.
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? (1)
Avevo sentito parlare di un movimento musicale che si rifaceva alla musica antica e che sosteneva la necessità di portare l’attuale diapason a 440 Hz agli originali 432. Non solo, ma gli addetti ai lavori parlavano addirittura di una vera e propria cospirazione voluta da Roma. Come è noto, viviamo in un universo di cospiratori, alcuni dei quali hanno solo apparentemente sembianze umane, ma, alla sera, andando a letto, si tolgono la maschera da Homo Sapiens e si infilano sotto le coperte vestiti della sola pelle. Una pelle da rettili, anzi, da rettiloidi. Sapere che c’era una cospirazione partita addirittura da Roma (ma l’autore chi era? qualcuno del governo italiano? ma dai, se non sono capaci neppure di presentare delle liste elettorali! O forse, addirittura, Santa Romana Chiesa? Roba da far venire l’acquolina in bocca al buon Dan Brown!).
Non nego che la cosa mi aveva incuriosito al punto, che decisi di approfondire.