Chakra maggiori e i Chakra minori: qualche necessario chiarimento (Ch1)
Mi sembra che ci sia una gran confusione sotto il cielo dei chakra e credo sia cosa buona fare un minimo di chiarezza.
PRIMO CONCETTO:
L’ “ALIMENTAZIONE” DEI CHAKRA.
I chakra si “alimentano”, per così dire, aspirando energia sottile pura dall’ambiente. Questa energia sottile pura viene utilizzata dagli organi, dai tessuti e dalle cellule per le loro funzioni vitali. Nell’ambiente espellono energia sottile congesta. Questa energia sottile congesta è il prodotto “di scarto energetico” dei processi vitali.
SECONDO CONCETTO:
LA GERARCHIA DEI CHAKRA.
Tutti i chakra, anche quelli microscopici delle singole cellule, sono sempre alimentati da un chakra ad esso gerarchicamente superiore (o anche da un Campo Energetico ad esso gerarchicamente superiore o da un Arcaico), ma sono sempre e comunque in grado di alimentarsi per proprio conto. Su questi difficili concetti ritornerò in seguito.
Cominciamo col parlare della cosiddetta “grandezza” dei chakra. Molti autori che scrivono sull’argomento ne parlano, eppure si tratta di un concetto relativo, a mio avviso totalmente privo di qualsiasi validità. Che significa che il chakra A sia più grande del chakra B? Facciamo qualche esempio.
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? Suoni e chakra (2)
Bosman si inoltra in una serie di considerazioni che lui stesso definisce “Geometria Sonica Sacra”. Evito di analizzare in toto il pregevole scritto di Ananda Bosman, anche perché non l’ho letto con l’attenzione che probabilmente merita e vado direttamente alle mie esperienze personali circa le affermazioni sue e dei suoi allievi (o dovrei dire seguaci?).
Ricordo che 440 Hz è l’attuale intonazione del diapason, ciò che significa che ogni musica che ascoltiamo è prodotta da strumenti intonati con questo diapason. Mentre, secondo Bosman e compagni, l’intonazione perfetta, naturale e perfino terapeutica è quella basata sulla frequenza di 432 Hz. Riporto per inciso un’informazione contenuta nel pdf sulla Rivoluzione Omega, che personalmente ignoravo: Rudolf Steiner parla in molti suoi libri di un libero tono eterico, un’armonica addizionale che opera in risonanza e simpatia con lo strumento. Se la citazione di Mick Jagger mi aveva lasciato assolutamente freddo, la citazione di Steiner, al contrario, mi aveva fatto alzare le antenne!