I libri di Roberto Zamperini editi dalla CRESS Edizioni
ANATOMIA SOTTILE
“Chi vuole muovere il mondo, prima muova se stesso” dice Socrate, così ci siamo mossi sperando di contribuire alla conoscenza del pensiero e delle ricerche svolte da Roberto Zamperini e dal suo team.
In suo onore, nasce la CRESS Edizioni esordendo con un librofondamentale, di ausilio a chi intraprende il percorso TEV – Tecnica Energo-Vibrazionale. Un volume dedicato, inoltre, a quanti vogliono entrare in contatto con una visione più moderna e approfondita dell’Anatomia Sottile.
Parlare del corpo sottile è parlare della nostra essenza più intima, più vera. E “strada leggendo” non si possono ignorare gli innumerevoli spunti di riflessione che portano inevitabilmente a un confronto con se stessi e con la realtà circostante.
Dedichiamo questo libro a coloro che sentono l’esigenza di una visione alternativa all’establishment scientifico in vigore, ricordando che possono prenderci tutto, ma non l’anima, né la coscienza.
Cellula Madre
Un viaggio iniziatico, verso i confini dello spazio siderale fino alla Cellula Immortale ,memoria del passato e del nostro potenziale futuro.
Un libro unico nel suo genere, dove Scienza e Energia si fondono nel pensiero Zamperiniano.
Quando nasce la Cellula Madre. Il momento del concepimento è un evento magico. La Biologia vede questo istante come un semplice incontro tra uno spermatozoo ed un ovocita, una mescolanza di due diversi DNA. E’ molto di più. Lo spermatozoo e l’oocita sono due cellule sessuali. Delle due il più elementare è lo spermatozoo, un semplice portatore di DNA, dotato di una coda molto mobile, piena di mitocondri. L’oocita è molto più grande e complesso. Entrambi sono, comunque, due cellule, ma due cellule molto speciali. Esse sono depositarie non solo di due corredi genetici, ma anche di due chakra, che sono dei campi di memoria molto speciali: due Cellule Madri. Il loro incontro, la loro fusione rappresenta la generazione di una nuova Cellula Madre, che è il campo di memoria di un nuovo individuo.
La memoria nella Cellula Madre. Ho detto che ogni CM è una sorta di campo di memoria. Memoria di cosa? Anche il DNA si può considerare una memoria: la memoria di quello che deve fare la cellula. In che senso la CM è diversa dal DNA? Quali informazioni sono conservate all’interno della CM? La nascita della piccola Julia fu per sua madre Sonia e per me un evento molto importante, non solo perché diventavamo genitori di una bambina, ma anche perché potevamo vivere questa esperienza in un modo piuttosto speciale: una fantastica esperienza energetica.
Estratto Dal Libro “La Cellula Madre e L’energia del Tempo”
della CRESS EDIZIONI.
I libri sono acquistabili su http://www.cleanergyshop.it o in sede: Via dei Sulpici 117 Roma.
Buona lettura.
Un Impero magico-religioso, oltre che militare e politico
https://zaro41.wordpress.com/2014/06/17/invocazione-ed-evocazione/
https://zaro41.wordpress.com/2014/05/21/nonluogo-no-grazie-spazio-antropologico/
https://zaro41.wordpress.com/2014/05/05/genius-loci-e-la-sacralita-di-un-bosco/
https://zaro41.wordpress.com/2014/04/22/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera/
INVOCATIO da cui l’italiano INVOCAZIONE, che è parola che viene appunto dal latino ed è formata da in e da vocàre, ovvero chiamare a sé, implorare l’aiuto. Secondo Wikipedia, i medici romani all’inizio della ricetta compilavano sempre una praepositio o invocatio, ovvero una formula iniziale del tipo “In nomine Jovis” = nel nome di Giove.
Ben più interessante è la
EVOCATIO e EVOCATIO DEORUM (Evocazione e l’evocazione degli Dei) anche se, probabilmente, l’idea del Kremmerz possa non contenere tutta la verità. Comincerò con una breve descrizione di una pratica molto famosa: la evocatio deorum.
Premetto alcune brevi considerazioni. Dice Paolo Possenti, ne Le Province dell’Impero:
Certamente i Romani furono un singolare popolo di conquistatori perché non cercarono di sostituire la loro etnia a quelle locali. I Romani non furono un popolo che faceva migrazione di massa come i Germani, né conquistatori che sterminavano i popoli precedenti come gli Unni e i mongoli, né tanto meno come arabi o altri popoli orientali, che considerando la donna la preda più ambita, trasformarono profondamente le etnie precedenti. Gli arabi in particolare in un secolo riuscirono a modificare la composizione etnica dei territori conquistati eliminando fisicamente gran parte degli uomini e immettendo le donne nei loro Harem. Tale tipo di espansione etnica, il più odioso dal punto di vista occidentale, urtava completamente con la concezione monogamica della vita romana, con la disciplina ferrea delle legioni e con il rispetto che sempre i Romani portarono alla famiglia ed alla vita privata dei popoli vinti.
La conquista romana fu senza dubbio basata sulla forza delle armi, ma vi contribuì in maniera determinante la saggezza politica ed una severa moralità nella vita privata. Né la crisi e il collasso della classe dirigente tradizionale durante il I secolo dopo Cristo distrusse la sagacia e la capacità amministrativa degli elementi appartenenti alla piccola nobiltà e alla borghesia italica, che in realtà amministrerà l’Impero ancora per un paio di secoli.
Il miracolo della romanizzazione in vasti territori non avanza quindi con l’insediamento di popolazioni che l’Italia non aveva.
Certamente, i Romani erano gente capace e pragmatica, in grado di imparare e di perfezionare ogni cosa al massimo grado, dall’architettura alla medicina, dall’urbanistica all’arte militare, dal diritto alla letteratura e a quant’altro. Ma, mi chiedo, basta la forza delle armi, basta la sagacia politica, basta la superiorità tecnologica, la certezza del diritto a spiegare la loro fortuna? Mi ha sempre colpito questa frase di Plutarco: “Roma non avrebbe mai potuto assurgere a tanta grandezza se non avesse avuto in qualche modo origine divina, tale da offrire, agli occhi degli uomini, qualcosa di grande e di inesplicabile”. Questa origine divina inesplicabile merita di essere guardata anche dal punto di vista nostro, ovvero il punto di vista energetico. E usciranno cose molto interessanti. Ma, prima di tutto, occorrerà deporre gran parte della nostra presunzione moderna e ripartire da quanto loro facevano e credevano, senza ritenere a priori di trovarci di fronte a qualcosa che noi moderni siamo necessariamente in grado di comprendere e di gestire. Si vedrà infatti che, alla fine di una lunga analisi, nonostante molte cose saranno chiarite, un punto resterà, per dirla con Plutarco, inesplicabile: come facevano? Un segreto sepolto dai secoli. Almeno per me.
E’ ben noto che Roma non abbia mai imposto la sua religione e le sue divinità ai popoli che conquistava, anzi, è vero il contrario. La religione romana era pragmatica ed eclettica. Alcuni studiosi hanno affermato che a tutte le religioni venivano date “pari opportunità”: c’era spazio per tutti e per tutte, tanto che si calcolano almeno cento divinità maggiori e non meno di dodici misteri.
I romani erano ben consapevoli della importanza delle divinità proprie tanto quanto di quelle degli stranieri, soprattutto in tempi di guerra. Quando attaccavano un altro popolo, una città, una fortezza, per prima cosa tentavano di convincere gli dei del nemico, compresi i loro Genii Loci, a passare dalla loro parte. Come risultato di questa strategia magico-religiosa di guerra, esisteva una pratica denominata “evocatio deorum” (l’evocazione degli dei), che aveva l’obiettivo di neutralizzare il nemico prima di tutto prendendo “possesso” delle sue divinità, invogliandole a trasferirsi a Roma, dove ci si impegnava ad accoglierle con un apposito santuario, con preghiere, sacrifici e praticando il loro culto. Anzi, si faceva di più: ci si impegnava a far meglio del nemico e dunque che interesse avrebbero avuto le sue divinità protettrici a restare dalla sua parte?
by RZ
CONTINUA
Invocazione ed evocazione.
Segue a : https://zaro41.wordpress.com/2014/05/21/nonluogo-no-grazie-spazio-antropologico/
https://zaro41.wordpress.com/2014/05/05/genius-loci-e-la-sacralita-di-un-bosco/
https://zaro41.wordpress.com/2014/04/22/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera/
Oltre i Lares, i Romani veneravano anche i Penates o Penati.
Da Wikipedia:
I Penati sono esseri spirituali della Religione romana, assimilabili agli angeli custodi del Cristianesimo.Sono gli Spiriti Protettori di una famiglia e della sua casa (Penati familiari o minori), ed anche dello Stato (Penati pubblici o maggiori). Il nome deriva dal Penus, “tutto ciò di cui gli uomini si nutrono”, o dal fatto che essi risiedono nel penitus, la parte più interna della casa, dove si teneva il cibo. Ogni famiglia aveva i propri Penati, i quali venivano trasmessi in eredità alla stregua dei beni patrimoniali. Il sacrificio ai Penati poteva avere cadenza quotidiana o occasionale.
I consoli, nell’assumere o nel rimettere la propria carica, erano obbligati a celebrare un sacrificio a Lavinio in onore dei Penati pubblici. Il culto dei Penati pubblici era connesso a quello di Vesta. I magistrati della città prestavano giuramento in viso ai Penati pubblici. Per i Penati della famiglia di Enea si conosce anche un culto pubblico, furono identificati come Penati di Roma, per il fatto che Roma veniva fatta ricondurre alla stirpe eneade. Per queste divinità esisteva un tempio sul Palatino, dove venivano rappresentati come due giovani seduti.
Questa statua è stata ben animata:
CONCLUSIONE. Cosa possiamo dire a proposito di quanto visto finora? Premesso che andrebbero fatte indagini ben più corpose, prendendo un gran numero di reperti (cosa non facilissima) sulla base del ridottissimo campione possiamo azzardare una prima affrettata conclusione. I reperti mostrano una interessante concentrazione energetica, che, presumibilmente, è l’effetto della memoria sui materiali usati di preghiere, riti, invocazioni, eccetera. Nulla di più, insomma, di forme-pensiero che si sono andate accumulando nel tempo.
E’ tempo di passare alla divinizzazione vera e propria, dove si scoprono i fenomeni più notevoli, se non addirittura in molti casi, strabilianti.
La scoperta della divinizzazione di statue e monumenti
Una nota preventiva. Da qui e nel seguito userò spesso il virgolettato ad indicare la mancanza nell’attuale Dizionario della Lingua Italiana di termini che indichino con precisione certe realtà alle quali da secoli non abbiamo più dato cittadinanza. Me ne scuso, essendo ben consapevole del fastidio che una tale uso smodato possa dare nel Lettore, ma confido nella sua comprensione.
Vorrei interrompere momentaneamente la breve descrizione iniziata per spendere due parole sul come e il perché sono arrivato (senza peraltro saperne nulla) alla ri-scoperta personale di quest’arte degli Antichi ed in particolare dei Romani. Questo è un argomento interessante poiché all’inizio non ne sapevo quasi nulla e la scoperta di “Entità” energetiche all’interno di certe statue romane mi sembrò subito qualcosa che andava al di fuori di ogni mia precedente esperienza. Energia di forme-pensiero inserite dai loro creatori o dai fedeli? Esaminai questa ipotesi, che mi sembrò subito da scartare. Il tipo di Energia che abitava quelle statue, quei monumenti aveva una qualità, certe caratteristiche che mi erano sembrate subito più vicine all’energia di un essere vivente, che non a quella di una forma-pensiero.
1) Mi resi conto subito di un fenomeno assai particolare. L’energia di una forma-pensiero tende a smorzarsi e, se le invii altra energia, semplicemente la assorbe, per così dire, in modo passivo. Queste Entità energetiche avevano invece un comportamento assolutamente differente: non si limitavano ad assorbire, ma, come se fosse stato destinato Loro un omaggio o addirittura (mi si perdoni il termine) un sacrificio (da sacer = sacro e facere = fare e dunque render sacro e, come dice il Dizionario Etimologico, offrire doni alle Divinità privandosene sé medesimi), Esse rispondevano ampliandosi a volte in modo imprevedibile.
2) Inoltre, nel caso di una forma-pensiero, ma potrei dire anche di un cristallo, di acqua o di olio, l’oggetto cui si inviano tipi diversi di energia non sceglie alcuni tipi e ne scarta altri. Nel caso di codeste Entità Energetiche le cose andavano ben diversamente. Per chi ne capisce di energie sottili: c’erano alcune “statue” (dovrei dire più correttamente “Entità Energetiche che albergavano in alcune statue) che sembravano gradire certe energie e rifiutarne decisamente altre; mentre altre “statue” facevano il contrario.
3) Infine, dopo tali “sacrifici” (nel vero significato originale del termine) le Entità Energetiche sembravano diventare qualcosa di completamente differente da ciò che erano in origine.
Queste considerazioni mi portarono presto a pensare che “dentro” certe statue e certi monumenti i Romani dovevano, utilizzando una tecnologia sottile a me totalmente sconosciuta, aver “inserito” Entità Energetiche che erano, per così dire, vive e dotate di consapevolezza. Una scoperta per me assolutamente sconvolgente! Un conto è parlare di esseri invisibili della Natura, un conto è scoprire che un popolo tanto antico, anche se le sue tracce sono a me così vicine spazialmente, fosse talmente tanto avanti nella Scienza Sottile da essere in grado di far “abitare” statue e monumenti da Entità Energetiche in qualche modo ancor oggi viventi e consapevoli.
Ma come potevano i Romani fare questo? E poi: poiché le fonti storiche fanno risalire la Telestica ai Greci, forse i Greci avevano insegnato quest’Arte ai Romani e di essi erano ancor più grandi?… E ancora: ritroviamo quest’Arte solo nei Greci e nei Romani o anche in altre Scienze Sacre di altri popoli? Cosa è rimasto di questa Scienza in tempi più recenti?
Prima di tentar di rispondere a queste e alle tante altre domande che si affollano nella mente, ritorniamo al Kremmerz e vediamo cosa dice della Teurgia:
Magia, psicurgia, teurgia, queste sono le tre grandi divisioni della scienza occulta, le quali corrispondono ai tre mondi: naturale, umano, divino; non possiamo non istudiare in alcune brevi pagine i mezzi occulti concessi agli uomini per mettersi in rapporto fra loro e cogli esseri dei mondi naturale e divino. Questi mezzi sono di due specie principali; vi è: l’EVOCAZIONE e l’INVOCAZIONE;
evocare vale far salire fino a sé un essere inferiore;
invocare vale montare fino ad un essere superiore; il mago evoca gli elementari;
il teurgo invoca gli dei; l’occultista che professa la psicurgia evoca ed invoca al tempo stesso gli uomini—vivi o morti— coi quali vuol mettersi in rapporto, li chiama a sé e fornisce la metà del cammino; almeno tale è il caso più frequente, poiché certi uomini devono essere assimilati agli elementari ed altri agli dei; ciò contiene un grande mistero.
Dall’esposizione del Kremmerz emergono due parole-chiave: INVOCAZIONE ed EVOCAZIONE.
by RZ
…SEGUE
La paura e il Cleanergy (Quarta parte)
DISCLAIMER
La ricerca, i seminari sulla TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) e i prodotti a Tecnologia Cleanergy by CRESS sono espressione di concetti filosofici provenienti dalle tradizioni orientali e occidentali elaborati da Roberto Zamperini e caratterizzati da un suo personale approccio, più razionale e occidentale. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. I prodotti a Tecnologia Cleanergy e la Tecnica Energo-Vibrazionale non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto non dimostrati scientificamente. Nessuna informazione divulgata dal CRESS e contenuta in questo Blog deve essere intesa come una dichiarazione che i prodotti e/o i seminari qui presentati sono intesi per essere utilizzati nella diagnosi, nella cura, nella diminuzione della malattia e/o del dolore, nel trattamento o nella prevenzione della malattia o di qualunque altra condizione medica. Il CRESS non si assume alcuna responsabilità per un uso dei suoi prodotti o della TEV al di fuori di quanto qui specificato. Deve essere pertanto chiaro che i prodotti a Tecnologia Cleanergy e la TEV non vanno in alcun modo intesi per trattare, curare o attenuare alcuna condizione medica di qualunque genere, ma unicamente come approcci e metodi filosofici aventi lo scopo di aumentare il proprio benessere.
Sia che abbiate deciso di utilizzare con il Midi Cleanergy l’attrezzo descritto in La paura, l’amigadala e un attrezzo assai semplice da autocostruire (Seconda Parte) o possiate lavorare con la CPU o la Mini CPU (vedi La paura, l’amigadala e la CPU (Terza Parte) dovreste sapere qualcosa su come operare.
CON LA CPU O MINI CPU
Consiglio caldamente l’uso della USB ME Legami.
CON IL MIDI
Consiglio caldamente l’uso della ME Legami.
VARI TIPI DI PAURE
a) Paure conosciute
Dopo aver messo in funzione lo strumento, rilassatevi sulla poltrona e concentratevi sulla paura. Supponiamo che sia la paura dell’aereo. Dapprima immaginate semplicemente di entrare nell’aeroporto senza neppure salire sull’aereo. Non forzatevi. Ripetendo l’esercizio, vedrete che sarà sempre più facile, finché riuscirete ad entrare mentalmente nell’aereo e a partire. La paura vi sembrerà come sfocata o dissolta o lontana.
b) Le paure sconosciute
Non è una mala idea starsene semplicemente sprofondati nella poltrona senza pensare a nulla. In tal modo starete lavorando sulle vostre paure in generale.
c) Paure conosciute o sconosciute associate al tempo
E’ una delle tecniche più utilizzate della TEV. Concentratevi su un certo periodo della vostra vita (i momenti topici): un anno speciale (malattia, esami, perdite, eccetera). Molto potente è il lavoro sul vostro periodo ante-natale, quando cioè stavate nella pancia di mamma. Troverete numerosi spunti in La Cellula Immortale alla quale vi rimando.
La paura, l’amigadala e la CPU (Terza Parte)
DISCLAIMER
La ricerca, i seminari sulla TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) e i prodotti a Tecnologia Cleanergy by CRESS sono espressione di concetti filosofici provenienti dalle tradizioni orientali e occidentali elaborati da Roberto Zamperini e caratterizzati da un suo personale approccio, più razionale e occidentale. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. I prodotti a Tecnologia Cleanergy e la Tecnica Energo-Vibrazionale non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto non dimostrati scientificamente. Nessuna informazione divulgata dal CRESS e contenuta in questo Blog deve essere intesa come una dichiarazione che i prodotti e/o i seminari qui presentati sono intesi per essere utilizzati nella diagnosi, nella cura, nella diminuzione della malattia e/o del dolore, nel trattamento o nella prevenzione della malattia o di qualunque altra condizione medica. Il CRESS non si assume alcuna responsabilità per un uso dei suoi prodotti o della TEV al di fuori di quanto qui specificato. Deve essere pertanto chiaro che i prodotti a Tecnologia Cleanergy e la TEV non vanno in alcun modo intesi per trattare, curare o attenuare alcuna condizione medica di qualunque genere, ma unicamente come approcci e metodi filosofici aventi lo scopo di aumentare il proprio benessere.
Si può sperimentare con le cuffie per HiFi utilizzate per il Midi in La paura, l’amigadala e un attrezzo assai semplice da autocostruire (Seconda Parte) anche con la CPU e la MIni CPU? Ovviamente sì ed è anche più semplice da farsi. Ecco come.
COME E’ FATTO UN JACK AUDIO
Osservate l’immagine. Un jack audio stereo è composto di 3 parti (più la parte 4 che è un isolante). La parte 3 e la parte 2 portano il segnale. La parte 1 è la massa in comune tra i due poli. Questo è un jack audio stereo. La figura a destra chiarisce com’è fatta la struttura interna.
Per i nostri scopi, l’ideale sarebbe un jack audio non stereo, ma mono. In ogni caso, possiamo trasformare il jack audio stereo in mono. Ecco come.
LA TECNICA PER CAVERNICOLI.
E’ il modo più semplice, ma funziona lo stesso. Se siete possessori di una CPU, allora potete crearvi il cavo in questo modo: inserite la banana nell’INB (o nell’OUT dello strumento) ed agganciate il coccodrillo al jack audio.
a) Cavo IN. Inserite la banana sull’IN della CPU (o Mini CPU) e il coccodrillo su entrambi i poli 2 e 3, cortocircuitandoli.
b) Cavo OUT. Inserite la banana sull’OUT della CPU (o Mini CPU) e il coccodrillo sul polo 1 (la massa).
Tutto qui. Inserite il cavo IN nell’IN e il cavo OUT nell’OUT.
LA TECNICA PER RAFFINATI
Quale sia il modo con cui vi siete preparati i due cavetti di IN e di OUT, aprite il jack audio e vedrete una struttura simila alla figura a dx. Usando il saldatorino, cortocircuitate con una goccia di stagno le parti 3 e 4 (nella figura a dx “bague” e “pointe”). Il gioco è fatto!
PER I SUPER-RAFFINATI
Consiglio di alternare ogni 5/10 minuti l’IN e l’OUT, semplicemente spostando i coccodrilli in IN e in OUT.
A proposito: esistono dei riduttori stereo-mono che, se volete, vi semplificheranno la vita.
Buona sperimentazione! E, mi raccomando, fateci sapere le vostre esperienze!
L’antica origine esoterica dei mostriciattoli di London 2012
Grazie all’attenzione del Lettore Robeto ed al suo commento 8 in https://zaro41.wordpress.com/2012/07/28/da-avatar-alle-olimpiadi-2012-la-politica-della-disumanizzazione/#comments ora abbiamo anche la prova provata dell’origine esoterica dei mostriciattoli presi a mascotte di London 2012. In http://altreligion.about.com/od/westernocculttradition/a/monad.htm nel quale trovate il simbolo occulto che ha “ispirato” Wenlock e Mandeville. In http://www.facebook.com/photo.php?fbid=345785698832186&set=a.125603400850418.27874.125598484184243 trovate la corrispondenza tra il simbolo e i mostriciattoli.
Si tratta di un simbolo (Monas Hieroglyphica, o o Monade Geroglifica) creato dal mago e stregone di corte John Dee nel 1564. Tale simbolo rappresenterebbe la realtà della monade, un’entità singolare dalle quale deriverebbero le cose del mondo della materia. Il simbolo è costituito da quattro simboli distinti: i segni astrologici per la luna e il sole, la croce e il segno zodiacale dell’Ariete, rappresentati dai due semicerchi nella parte inferiore del glifo.
Per l’esattezza, il cerchio con il punto in mezzo rappresenta l’Oro alchemico o anche lo spirito, ma lasciamo perdere. L’Ariete è un simbolo di fuoco (nel senso di uno dei quattro elementi). La Croce rappresenta l’equilibrio o più spesso il dominio sui quattro elementi.
Fin qui la descrizione del simbolo di John Dee. Adesso diamogli un’occhiata più da presso.
1) Nel simbolo, la Luna sovrasta il Sole. La Luna rappresenta i desideri, la parte emozionale ed inconscia, la parte femminile dell’inconscio. Il Sole è la parte conscia e maschile. Il Sole illumina la Luna e non viceversa. Il Sole è in grado di gestire e guidare le emozioni, che, altrimenti, ci sovrastano e ci sommergono. Ecco quanto da me scritto in replica alla Lettrice Alef (https://zaro41.wordpress.com/2012/07/28/da-avatar-alle-olimpiadi-2012-la-politica-della-disumanizzazione/#comments commento 4):
Quando l’Apollo Iperboreo (divinità maschile e solare per eccellenza) dall’estremo Nord giunse al Sud in Grecia e a Delfi, trovò che lì già c’era una divinità lunare, espressa dalla Pizia (Pizia da Pitone, animale tellurico e lunare). La forza straordinaria di questo (nuovo) Apollo fu quella di lasciar sopravvivere l’antica religione e, ad essa, sovrapporsi, per così dire “delicatamente”. Sul frontone del tempio di Delfi c’era la famosa scritta “UOMO CONOSCI TE STESSO”, ma, dentro al tempio, si poteva – se si voleva – contattare la Pizia che, grazie alla sua medianità (medianità = attività femminile e lunare) era in grado di contattare il Dio ed avere da Lui una risposta diretta, sia pur espressa in modo criptico. Questo è come dire che si ebbero i due aspetti: quello della luce solare diretta (CONOSCI TE STESSO) e quello della luce lunare (C’E’ CHI – PER TE – PUO’ ASCOLTARE LA VOCE DEGLI DEI E POI TE LA RIFERISCE). Un rapporto DIRETTO con la divinità e un rapporto INDIRETTO. Avevi la scelta: la Via dura e secca del Conosci Te Stesso o quella più facile e umida della Pizia. Potevi scegliere, a seconda della natura della tua anima.
Nelle Iniziazioni entrambe le vie erano praticate: a ciascuno venivano date le chiavi per una strada o per l’altra. Libertà spirituale.
A Roma per molti versi non fu diverso. Si pensi alle sei Vestali e al grande potere anche giuridico che avevano: 12 littori, potere assoluto di grazia, nessun uomo a parte il Pontefice Massimo poteva andare a sindacarle, eccetera. Vestali che veneravano Vesta, figlia di Saturno, Dio d’Italia, Saturnia Tellus.
E’ nel mondo moderno che questa frattura tra solare e lunare si approfondisce e si cristallizza. Le attuali religioni di radice abramitica sono tutte totalmente lunari, ancorché i suoi rappresentanti terrestri (i preti delle varie religioni) sono quasi esclusivamente maschi. Se fossi una donna forse penserei che si tratta di una manifestazione di possessione finale e totale del femminile … O meglio: del mistero femminile. Sono un maschio e mi limito a coltivare il dubbio. Dal Solare divino al livello finale dell’esser semplicemente un maschio. Di potere. Questo passaggio involutivo coinvolge tutto, anche la nostra visione del bello, dell’armonia (del greco ARMONIA, parola femminile della stessa radice di ARITHMOS – da cui l’italiano Aritmetica – parola maschile che indica il NUMERO).
La bruttezza nasce non tanto dalla scelta unica della lunarità e dal rifiuto della solarità, quanto piuttosto dal rifiuto dell’equilibrio tra le due grandi forze. E lo squilibrio genera, inevitabilmente, la bruttezza.
La constatazione che la Luna sovrasta il Sole e domina i Quattro Elementi ci fa comprendere che ci troviamo di fronte ad un simbolo lunare.
2) L’analisi energetica ci dice che il glifo di John Dee è stato da lui (o da altri insieme a lui) caricato d’energia. In pratica: un emettitore di sigilli. Testate il glifo e il mostriciattolo e vi renderete conto che si tratta della stessa energia.
Come lo spirito guida il fare la grana
Quali le 7 dimensioni dei campioni della vendita? Qual è l’aspetto spirituale degli affari? Come c’entra la spiritualità nel “fare soldi”?
Ma soprattutto: cosa sono i “venditori” e che c’entrano con le cose trattate sin qui in questo Blog? Se la vostra risposta è: NIENTE, vi dovrete ricredere. I venditori devono affrontare i loro problemi all’interno di un paradigma un po’ più vasto di quello fin troppo angusto nel quale i cosiddetti “formatori” sono stati usi inquadrarli sin qui. Perché? Che che bisogno c’è di complicare le cose? Non sarebbe sufficiente dare la classica “sola” ai malcapitati acquirenti e farla finita lì? Certo, anche se in realtà, ogni attività umana ha sempre quattro aspetti che è bene non dimenticare:
1. quello DENSO, che può andare dalla manifestazione fisica di una malattia o del benessere, alla ricchezza, alla politica, eccetera;
2. quello SOTTILE, che vede malattia e benessere come aspetti energetici di equilibri/squilibri, oppure la ricchezza, il guadagno ed il lavoro come flussi in entrata ed in uscita di manifestazioni sottili di quella che potremmo chiamare “energia del denaro”, o “energia di successo”, eccetera;
3. quello MENTALE/EMOZIONALE, dove la malattia ed il benessere sono intesi come materializzazioni biologiche dei nostri pensieri consci od inconsci e delle nostre emozioni;
4. quello SPIRITUALE. Alcuni autori parlano (Maslow, ad esempio) di nevrosi spirituali, di materializzazioni a livello biologico di squilibri spirituali sia per quanto attiene alla malattia/benessere, sia alla ricchezza/prosperità.
Un approccio troppo complesso? Forse. Magari, se preferite i suntini alla The Secret, tutto questo vi fa venire il mal di testa. E allora lasciate perdere il resto. D’altra parte questo Blog non è per chi preferirebbe avere un cancro piuttosto che un pensiero! Oppure invece vi interessa e allora continuate a leggere.
Frank Merenda è, per così dire, un Maestro del Vendere. Ma attenti! il suo approccio è lontano anni-luce da quello classico dei “formatori” americani. Ipnotizzare l’acquirente? Non se ne parla nemmeno. Entrare nelle pieghe della sua mente per facilitare la vendita? Neppure. Frank per la verità è un TEVvaro e della TEV condivide l’anima e lo spirito. Forse l’avete già letto in Ehi, Ital-iani, figli “Ital” di IANUS, ne sapete qualcosa voi di comunicazione? in cui censivo un suo pregevole scritto tratto dal suo Blog. Se non l’avete letto ve lo raccomando caldamente: leggetelo ora e comprenderete cose che, a prima vista, hanno poco a che vedere con il Vendere. Per certi versi, è un approccio rivoluzionario. Adesso Frank ritorna sui suoi temi più cari eppure si cimenta con “problemini” del tipo rimbalzi karmici e legami! Insomma, siamo in piena TEV! Ma quest’ultima vista attraverso un’ottica ben diversa da quella alla quale siamo abituati. Niente riequilibri energetici, niente terapie della casa, ma – adesso la sparo grossa – una vera e propria terapia del vendere. La TEV, se vogliamo, è un modo di pensare, di vedere le cose del mondo attraverso gli occhiali della percezione energetica. E l’approccio del venditore, se è Frank che ne parla, ne è un aspetto. Uno dei tanti e neppure dei meno rilevanti.
Meno chiacchiere, ed ecco l’incipit del suo nuovo scritto:
Qualche giorno fa ho pubblicato su Facebook una citazione del defunto Prof. Randy Pausch riguardante una famosa affermazione che fece durante la sua Last Lecture (della quale vi consiglio di recuperare sia il libro che la versione filmata che si trova su Youtube. Se potete non guardate solo la versione sintesi che fece da Oprah ma anche quella integrale, anch’essa si trova sottotitolata nella nostra lingua).
La citazione era la seguente:
“Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di voi. I sogni verranno da te”
Uno dei miei lettori, Claudio Padovano, mi ha posto di rimando questa (impegnativa) domanda :
“Come si vive nel modo giusto?”
Che ne dite? Diverso da quello che v’aspettavate, vero? Bene, se v’interessa, il seguito lo troverete QUI.
Energia Sottile: è così che i Solidi Platonici generano l’Etere? (El4)
Segue a
Energia Sottile: cosa sono i Quattro Elementi? L’Elemento Fuoco o Focus (El1)
Energia Sottile: dai Solidi Platonici ai Quattro Elementi (El2)
Un Universo regolato dalla Geometria (El3)
Prima di tutto: cos’è l’Aether?
Il concetto di Etere era ben noto sia ai Greci, sia ai Romani, sia agli Indiani, ma credo che lo studioso moderno cui si deve la prima definizione razionale di Etere (che d’ora in poi chiamerò spesso anche Aether) sia stato il filosofo francese René Descartes (1596-1650) detto Cartesio. Descartes si era chiesto: se la luce è vibrazione, cosa supporta questa vibrazione? Le onde del mare sono “fatte” d’acqua, il suono è costituito da una serie di compressioni e dilatazioni dell’aria. Qual è il medium della luce? Com’è noto, l’ipotesi è stata rigettata dai seguaci di Einstein, ma forse un po’ troppo frettolosamente, visto che Einstein stesso in più riprese aveva espresso dubbi su questa posizione.
Ovviamente, non ho alcuna intenzione di affogare nel mare magnum delle teorie sull’etere e nelle altrettanto vaste loro confutazioni. Dico solo che la nostra percezione di quello che chiamiamo forse impropriamente “Energia Sottile” è un indizio (a mio avviso molto pesante) dell’esistenza dell’etere. Mi limito dunque a considerare attentamente certe teorie scientifiche, che a me sembrano le più vicine alle nostre esperienze sensoriali. Questo è un argomento centrale: noi siamo in grado di percepire quelle che chiamiamo “Energie Sottili” e, poiché la Scienza sembra attardata su quest’argomento, siamo costretti a cercare delle razionalizzazioni alle nostre esperienze. Immaginate di essere gli unici in grado di vedere in un pianeta di ciechi, che sostengano che non esistono le stelle, che si tratta solo di una vostra fantasia e che, ciò nonostante, stiate cercando di comunicare quanto voi vedete. Ebbene, ci troviamo nella stessa situazione: sappiamo che l’Energia Sottile esiste, ma la Scienza si rifiuta di ammetterlo.
Non troppo tempo fa, un tale, di nome Galileo, visse un’esperienza simile: aveva visto nel suo cannocchiale le macchie del Sole, ma la Scienza di quel tempo rifiutò questa scoperta perché Aristotele diceva una cosa diversa: ipse dixit.
Utilizzando una definizione del ricercatore Gabriel LaFrenière, un canadese del Québec, affermerò che
1) L’Aether è una sostanza omogenea, comprimibile ed elastica, che occupa lo spazio, sia quello vuoto, sia quello all’interno stesso della materia.
2) L’Aether ha una natura formativa, o, per utilizzare un termine più difficile ma di identico significato, morfogenetica.
3) L’Aether è ovunque e, ovunque, è responsabile dei fenomeni che chiamerò di energia densa (per distinguerla dall’Energia Sottile).
Gabriel LaFrenière crede, come d’altra parte molti altri scienziati e ricercatori, che la materia sia fatta di onde stazionarie e, come Descartes, che se esistono delle onde, deve esistere anche il medium che le supporta e questo medium lo chiama Aether o Etere. Guardate questa bella animazione (a destra): rappresenta la visualizzazione opera dello stesso LaFrenière di un elettrone, considerato appunto come un’onda stazionaria. Naturalmente non solo l’elettrone, ma ogni particella può essere considerata come la manifestazione di un’onda stazionaria e anzi possiamo, insieme a LaFrenière, dire, sintetizzando il concetto che
tutta la materia è fatta d’onde.
Ma dire questo, se ammettiamo che la vibrazione, l’onda, necessitano di un medium che le manifesti, e se chiamiamo Aether questo medium, allora significa anche affermare che
la materia è fatta di Aether, che è costantemente in vibrazione e che può mutare di frequenza.
Allora, mi chiedo: vari “tipi” o modalità di Aether generano vari tipi o modalità di materia? Possono, queste diverse modalità di materia, dipendere da diverse vibrazioni dell’Aether o meglio: da sue differenti “frequenze”? E se sì, come possiamo visualizzare queste diverse vibrazioni? Come possiamo spiegarci i quattro stati della materia con il concetto di Aether e della materia “fatta d’onde”? E soprattutto, visto che di questo ci stiamo occupando: come possiamo raccordare questi concetti ai quattro Solidi Platonici?
La Cimatica: un’analogia di come differenti vibrazioni dell’Aether generano differenti stati della materia
Osservate l’animazione a sinistra: raffigura una generica onda. Quei puntini azzurri che non si muovono, si chiamano nodi. E’ abbastanza ovvio che più i nodi sono vicini tra loro, più è alta la frequenza dell’onda (Sì, lo so, che non è un modo scientifico di esprimersi, ma così ci capiamo tutti!). Nell’articolo precedente (Energia Sottile: i Solidi Platonici, i Quattro Elementi, l’Etere (El3) ho avanzato l’ipotesi che la forma dei “contenitori” di Aether possa essere in grado di modificare la struttura delle bolle dell’etere schiumoso. L’Universo visto come una sorta di schiuma densa ed elastica, fatta di bolle, in cui deformazioni torsionali sarebbero la causa delle particelle della materia osservabile, che è come dire che la forma di queste bolle determinerebbe lo stato della materia a cui la particella apparterebbe. Pertanto, i passaggi di stato (come l’acqua liquida che diventa vapore o ghiaccio) altro non sarebbero dunque se non delle deformazioni geometriche delle bolle costituenti l’Etere schiumoso. La conclusione è che
il “contenitore” dell’Aether modifica le bolle ciò che è come dire che, a seconda della sua forma, si generano differenti tipi di Aether e dunque di materia.
La Cimatica è la disciplina creata dallo svizzero Hans Jenny, che studia l’effetto morfogenetico delle onde sonore. Il nome cimatica è stato coniato dallo stesso Hans Jenny, e deriva dal greco kymatika (κυματικά) che significa “studio riguardante le onde”. kyma (κΰμα) in greco significa “onda, flutto”. (Vedi Wikipedia). Il principio di base della Cimatica è oltremodo semplice e risale ad una scoperta del musicista e fisico tedesco Ernst Chladni che, nel XVIII secolo, aveva osservato che mettendo in vibrazione una membrana o una lastra che contengono della polvere sottile o della farina, si possono visualizzare strane figure che si modificano al modificarsi della frequenza del suono.
La polvere, infatti, si sposta per effetto della vibrazione e si accumula progressivamente
nei punti della superficie in cui la vibrazione è nulla, cioè nei nodi!
Insomma, se la vibrazione è stazionaria, questi punti formano un reticolo di linee, dette “figure di Chladni“. La bella immagine a sinistra è opera dello stesso Hans Jenny e compare nella voce Cimatica di Wikipedia.
E’ evidente che la Cimatica offre una straordinaria analogia tra le forme fisiche e l’Aether: così come differenti suoni creano differenti figure di Chladni, altrettanto differenti forme possono creare tipi differenti di Aether. Che io sappia, la ricerca sulla Cimatica s’è svolta sinora per studiare come cambiano le figure di Chladni al mutare della frequenza del suono, ma nessun ricercatore s’è posto il problema di come cambiano le figure al mutare della forma del contenitore. Peccato! Credo sarebbe stato assai interessante e avrebbe forse fornito indizi sul meccanismo occulto dei Solidi Platonici …
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Tutto quanto sopra può essere una buona risposta (ancorché intuitiva) alla PRIMA DOMANDA, che, lo ricordo, era: come possono i Solidi aver generato gli Elementi? Ricordo che la SECONDA DOMANDA era: i Solidi hanno generato gli Eteri all’origine del Cosmo o li generano ancor oggi? Tenterò di dare una risposta anche a questa domanda …
(SEGUE)
Un Universo regolato dalla Geometria (El3)
Un Universo regolato dalla Geometria
Nel precedente articolo, Energia Sottile: dai Solidi Platonici ai Quattro Elementi (El2), proponevo tre domande:
PRIMA DOMANDA: come possono i Solidi aver generato gli Elementi? E poi …
SECONDA DOMANDA: i Solidi li hanno generati all’origine del Cosmo o li generano ancor oggi? Ed anche …
TERZA DOMANDA: possono avere ancor oggi una qualche utilità?
E’ il momento di tentare qualche prima risposta …
Riappropriarsi del proprio Potere. Terza Fase: metodi per sciogliere i legami (4)
Esistono almeno quattro metodi diversi per sciogliere i legami.
1) La tecnica della visualizzazione. Apparentemente il più semplice, è in realtà lungo da eseguire e di difficile attuazione.
2) Utilizzare la Memoria Energetica LEGAMI. E’ il metodo più semplice ed efficace, ma va affiancato ad un poderoso Conosci Te Stesso per funzionare realmente.
3) Utilizzare la Memoria Energetica LEGAMI con la CPU o con la Mini CPU. Semplice, rapido, efficace.
4) Tecnica avanzata di TEV5 – TEV6. La più potente ed efficace, ma riservata a operatori TEV davvero esperti. Comunque faticosa. Qui non ne parlerò per ovvi motivi: si tratta di tecniche “universitarie”, per così dire.
Esaminiamo i primi tre metodi uno per uno …
1) LA TECNICA DELLA VISUALIZZAZIONE.
a) RILASSAMENTO. Sdraiatevi sul letto ad occhi chiusi. Se conoscete una tecnica di rilassamento, utilizzatela. Altrimenti, basta respirare con calma e regolarmente.
b) OBIETTIVO. Dopo 5 minuti di rilassamento, concentratevi sull’evento, sulla persona, sull’oggetto, sulla situazione che, nella fase precedente , abbiamo individuato essere causa della perdita di Potere. Basta pensarci di tanto in tanto, senza troppa concentrazione. Potremmo, ad esempio, limitarci a ripetere mentalmente una frase del tipo: “Mi sto concentrando su X“. Dopo qualche minuto, si potrebbe ripetere quella frase.
c) VISUALIZZARE I LEGAMI tra voi e l’obiettivo. Potete, come faccio io, visualizzarli come sottili ma tenaci elastici tra un vostro chakra (o una vostra forma-pensiero o un vostro problema, come potrebbe essere una paura, un limite, un blocco, una fobia, eccetera) e la causa dei legami. Notate che la causa può essere nota (un certo evento, una certa persona, un certo oggetto, una certa situazione), ma anche ignoto. Una fobia, ad esempio, è un insieme di legami che ci legano il più delle volte ad una causa a noi ignota. Gli attacchi di panico sono sovente collegati ad un incremento di impegni e di responsabilità che non ci sentiamo in grado di superare. Non è detto che si sappiano individuare quale sia l’impegno, quale la responsabilità. In tal caso, si può utilizzare la tecnica, immaginando che ci sia una causa ma noi non la consociamo. E’ possibile che, avanzando con l’esercizio, la causa occulta si manifesti con grande chiarezza alla nostra mente.
Questi legami dovrebbero essere visualizzati in numero enorme. Immaginate una fitta rete di fili sottili che vi uniscono alla causa X.
I legami possono essere utilmente visualizzati come fili elastici dotati di due ganci: uno attaccato a voi, ad un vostro chakra, un vostro problema, una vostra forma-pensiero, una paura, una fobia.
d) SCIOGLIMENTO DEI LEGAMI. Immaginate di sganciare gli ami presso di voi. Non tagliateli: sganciateli! Visualizzate i legami che, come elastici, ritornano alla causa X. Ripetete più e più volte.
2) UTILIZZARE LA MEMORIA ENERGETICA LEGAMI.
a) Come nella tecnica precedente, sdraiatevi sul letto. Non è necessario un profondo rilassamento come precedentemente. Basta essere calmi.
b) Piazzate sulla vostra fronte il Cleanergy + la ME LEGAMI (Legami va sulla parte IN del Midi Cleanergy, là dove c’è scritto Cleanergy).
c) Limitatevi a ripetere mentalmente una frase del tipo: “Mi sto concentrando su X“. Dopo qualche minuto, si potrebbe ripetere ancora una volta quella frase.
d) Dopo un quarto d’ora l’esercizio è terminato.
3) UTILIZZARE LA MEMORIA ENERGETICA LEGAMI con la CPU o con la Mini CPU.
Può essere applicata ad una terza persona. Come sopra, ma utilizzando la ME LEGAMI e collegando il chakra frontale o l’ajna o il solare con un elettrodo alla macchina.
Cliccate sulle immagini per ingrandirle.
La CPU e la Mini CPU le trovate QUI.
Nella prossima fase dovremo testare gli effetti di quanto abbiamo fatto sin qui.
Riappropriarsi del proprio Potere. Prima Fase: i Legàmi (2)
Poiché ne ho già parlato, mi limito a riproporre un articolo di qualche tempo fa, intitolato The Secret: sciogliere gli elastici del male e del dolore (5). Per evitarvi la fatica di andarvelo a cercare ve lo riporto qui di seguito ...
I legami: gli elastici che ci tengono legati al male.
Dal punto di vista energetico, un’interazione tra due persone o tra una persona e un oggetto o un evento (anche immaginario!) può essere di due tipi:
1) di irradiazione d’amore e di valorizzazione;
2) di legame.
Dalla definizione si deduce che ogni interazione non basata sulla irradiazione d’amore e di valorizzazione è necessariamente interazione di legame. E’ ovvio che ogni rapporto tra due persone che comporti
- violenza fisica o verbale, sadismo
- critica distruttiva
- masochismo
- paura, timore dell’altro
- dipendenza
- sfruttamento
- invidia
- gelosia
- esibizione di potere, bisogno di potere
- eccetera, eccetera, eccetera
comporta necessariamente la creazione di legami.
Parliamo, per semplicità, di una vittima e di un carnefice. La vittima è chi subisce il legame, il carnefice è chi lo mette in essere. Una precisazione: i due termini, vittima e carnefice, sono molto forti e non necessariamente corrispondono alla reale portata del rapporto di legame. Infatti, la maggior parte dei legami assolutamente banali e senza quasi alcun effetto. Per esempio, già una banalissima critica sull’abbigliamento del partner o di un amico è in grado di creare dei legami. In questo caso, il loro scioglimento è cosa abbastanza facile da ottenersi. Le critiche ripetute per anni ad un bambino (“Non capisci niente”, “Sei un buono a nulla”, “Sei un/una poco di buono”, eccetera) possono invece generare legami piuttosto stabili e di difficile o difficilissimo scioglimento.
I legami possono essere visualizzati come degli elastici con due ami, uno dei quali sta attaccato alla vittima e un altro sta attaccato al carnefice. Esistono delle tecniche di scioglimento dei legami che fanno parte della TEV e delle quali qui non parlerò. Esistono alcune discipline in grado di sciogliere i legami. Ne ricordo qualcuna:
- la Tecnica Energo-Vibrazionale o TEV,
- le discipline del “Conosci Te Stesso“,
- le tante tecniche di Psicoterapia,
- la Floriterapia di Bach o simili.
Tutte queste, in misura differente e con modalità differenti, sono in grado di sciogliere i legami. (Prego di notare il termine: sciogliere e non tagliare o spezzare, che comportano comunque idee di violenza, in grado di generare altri legami).
Premetto, ma senza approfondire il concetto, che esistono due tipi fondamentali di legami: quelli involontariamente creati dal carnefice e quelli creati volontariamente il cui scioglimento provoca effetti totalmente differenti. Per semplificare, dirò solo che in entrambi i tipi di legami la vittima sperimenta uno straordinario incremento d’energia e soprattutto di R1 (il PRIMO RAGGIO) e dunque di Potere Personale.
Lo scioglimento dei nostri legami è un processo di crescita che, se vogliamo, dura tutta la vita.
“Lo sa che un suo chakra è chiuso?!” “Chakra chiuso? Ma mi faccia il piacere …!” (Ch6)
Alla ricerca dei tormentoni sui chakra che imperversano sul Web e nei libri che ne parlano, ecco un’altra perla molto frequente: “Lo sa che un suo chakra è chiuso?”. Variante: “Lo sa che un suo chakra è bloccato?” Come si fa a capirlo? Facile, con il
Test del chakra: prendasi un pendolino, lo si avvicini al chakra sotto esame e, se questo si muove in senso destrogiro (o levogiro: dipende dai gusti dell’esaminatore) è OK, altrimenti è bloccato o chiuso. Domandina facile facile: che significa chakra bloccato o chakra chiuso? Risposta di RZ: boh, e io che ne so?! Ma come, non ne sai niente? No, perché? Io non li hai visti i chakra chiusi … Mah, che dire, dunque? Solo questo: cerchiamo, ancora una volta, di fare un minimo di chiarezza e di vedere se c’è, in questo tipo d’espressione, almeno qualche briciolo di verità …
Electro Cleanergy e la rete elettrica casalinga
Come la rete elettrica ci porta le congestioni esterne dentro casa
Nell’articolo Come usare il Cleanergy, parlando a proposito dell’Electro Cleanergy, ho scritto la seguente frase: Pensate al flusso della corrente come un fiume che assorbe ciò che incontra e quindi trasporta di tutto, comprese le congestioni psichiche e quelle biologiche. Una frase che ha suscitato perplessità e giusti dubbi. Che significa? Cosa vuoi dire, mi è stato chiesto. E’ vero: spesso ho il difetto di dar per scontato che tutti quelli che qui mi leggono, abbiano letto anche tutti i miei libri e che tutto ricordino. Chiedo venia! La frase andava quanto meno supportata da una spiegazione seppur minima. Eccola.
Che cos’è, dal punto di vista sottile, la corrente elettrica?
Prendete una pila elettrica e una lampadina di quelle dell’albero di Natale e collegatela alla pila con del filo elettrico. Immaginate di far passare il filo attraverso la mano con cui solitamente sentite l’energia sottile e concentratevi un poco. Che sentite? E che sentite, se la mano la rivolgete nel senso opposto? Scoprirete una cosa molto semplice (che io ho descritto già da più di una decina d’anni in tutti i miei libri):
insieme al flusso di elettroni (energie densa), si crea un parallelo flusso di energia sottile.
ABC dei chakra: il chakra cardiaco posteriore (ABC-Ch2)
Articoli precedenti ABC dei chakra:”il primo chakra” o chakra basale (ABC-Ch1)
Ecco un chakra [1] da quasi tutti dimenticato, sottovalutato, o anche del tutto ignorato, eppure importantissimo: il chakra Cardiaco posteriore. Il fatto che sia posteriore fa subito comprendere che ne esiste un altro anteriore: il chakra Cardiaco anteriore. Però, si badi bene, le funzioni dei due chakra sono assolutamente diverse. Un questo articolo parlerò appunto del solo chakra Cardiaco posteriore.
1. Dove sta questo chakra? Toccatevi lo sterno con un dito: lì è più o meno collocabile il chakra Cardiaco anteriore. Adesso immaginate di fare un mezzo giro di 180° intorno a voi, fino ad arrivare alla colonna vertebrale. Vi trovate ora esattamente dalla parte opposta. Bene, lì è collocabile il chakra Cardiaco posteriore.
ABC dei chakra:”il primo chakra” o chakra basale (ABC-Ch1)
Quello che comunemente si suole chiamare “primo chakra“, ma che, più correttamente, andrebbe chiamato piuttosto chakra della base o chakra basale (1), svolge numerose funzioni tutte essenziali.
Il chakra basale controlla:
- la Matrice Extra-Cellulare (MEC) ovvero quella parte dell’organismo che non è costituita da cellule, compresa, dunque,l’acqua dell’organismo (1) all’interno e all’esterno delle cellule,
- gran parte delle sostanze dell’organismo,
- il tessuto muscolare,
- il tessuto osseo,
- il midollo osseo (2),
- l’epidermide,
- l’energia sottile che scorre lungo la colonna vertebrale.
E’ evidente che, data la vastità dei compiti del chakra basale, si consideri solitamente come una sorta di serbatoio dell’energia sottile (bioenergia) dell’organismo. Anche questa è un’informazione solo parzialmente esatta, poiché il chakra che funge da accumulatore dell’organismo si trova nel nodo splenico esterno.
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(1) Ricordo che l’acqua costituisce il 70% dell’intero organismo e l’80% del cervello.
(2) Ricordo che il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nell’interno cavo delle ossa, che è responsabile della produzione delle cellule del sangue.
Ma come girano i miei chakra? (Ch5)
Segue a: Chakra maggiori e i Chakra minori: qualche necessario chiarimento (Ch1) Ma quanti sono i Sette Chakra? Il concetto della circolazione energetica (Ch2)
I chakra delle donne girano al contrario? Ma mi faccia il piacere …! (Ch3) “Lo sa che i suoi chakra girano al contrario?” “Ma mi faccia il piacere …!” (Ch4)
Ricapitoliamo:
- i chakra aspirano energia sottile ambientale pura (a volte!) e proiettano energia sottile parzialmente congesta verso l’ambiente;
- l’energia sottile deve essere sempre in movimento, altrimenti si congestiona;
- l’energia sottile pura si muove con un movimento destrogiro (il movimento di quella congesta meriterebbe una lunga analisi, per il momento inessenziale);
- i due flussi, quello in entrata nel chakra e quello in uscita, avvengono sempre in rotazione destrogira.
Detto tutto ciò, può esistere un problema:
il flusso in entrata è pari, inferiore o superiore a quello in uscita?
Per tornare ad un modello a noi caro, possiamo chiamare:
- il flusso in entrata è un R6 (assorbimento di energia sottile);
- il flusso in uscita è un R2 (proiezione di energia sottile).
I Chakra, il Cleanergy e il bioplasmoide che si forma nella CFL (BioCl 3)
Segue a
Lampade fluorescenti, bioplasmoidi, il Cleanergy e i nostri chakra (BioCl 1)
Chakra, Cleanergy e il bioplasmoide che si forma nella CFL (BioCl 2)
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Qualche anno fa, insieme ad alcuni allievi-amici-collaboratori, ho studiato a lungo la natura, la struttura e il comportamento sottile del bioplasmoide. Riporto qui alcune delle considerazioni fatte a quei tempi:
1.La formazione bioplasmica possiede una struttura vagamente toroidale. Lungo l’anello più esterno, sono presenti energie pure e ad alto ordine di coerenza. Al centro della formazione si nota una nube densa di congestione. E’ notevole, inoltre, una discesa d’energia-oro celeste ed una risalita di energia-oro tellurica.
Chakra, Cleanergy e il bioplasmoide che si forma nella CFL (BioCl 2)
Riporto alcune cose che scrissi qualche anno fa sulla formazione dei bioplasmoidi, che avevo studiato a lungo, insieme ad alcuni ottimi allievi TEV che collaborarono attivamente a quella ricerca. I bioplasmoidi erano ottenuti mediante una lampada al plasma + alcuni potenti magneti tratti da diffusori HiFi + il Cleanergy. Questa semplice attrezzatura permise molte osservazioni e sperimentazioni, che, di fatto, stanno alla base delle considerazioni odierne circa le lampade a fluorescenza.
Ritengo che, data la diffusione di queste ultime, sia ben più interessante lavorare con esse che non con una apparecchiatura come quella che a suo tempo avevamo utilizzato che, tra l’altro, presentava anche qualche pericolo per l’alto voltaggio generato dal trasformatore di tensione.
“Un suo chakra è chiuso!” “Chakra chiuso? Ma mi faccia il piacere …!” (Ch6)
Ripubblico un articolo finito, non so come, nel cestino del Blog …
…
Alla ricerca dei tormentoni sui chakra che imperversano sul Web e nei libri che ne parlano, ecco un’altra perla molto frequente: “Lo sa che un suo chakra è chiuso?”. Variante: “Lo sa che un suo chakra è bloccato?” Come si fa a capirlo? Facile, con il
Test del chakra: prendasi un pendolino, lo si avvicini al chakra sotto esame e, se questo si muove in senso destrogiro (o levogiro: dipende dai gusti dell’esaminatore) è OK, altrimenti è bloccato o chiuso. Domandina facile facile: che significa chakra bloccato o chakra chiuso? Risposta di RZ: boh, e io che ne so?! Ma come, non ne sai niente? No, perché? Io non li hai visti i chakra chiusi … Mah, che dire, dunque? Solo questo: cerchiamo, ancora una volta, di fare un minimo di chiarezza e di vedere se c’è, in questo tipo d’espressione, almeno qualche briciolo di verità …
“Lo sa che i suoi chakra girano al contrario?” “Ma mi faccia il piacere …!” (Ch4)
Segue a Chakra maggiori e i Chakra minori: qualche necessario chiarimento (Ch1) Ma quanti sono i Sette Chakra? Il concetto della circolazione energetica (Ch2) I chakra delle donne girano al contrario? Ma mi faccia il piacere …! (Ch3)
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Se credete che l’unico tormentone che perseguita da anni chi, come il sottoscritto, si occupa di queste cose tentando disperatamente di farlo con un minimo di serietà, sia quello già affrontato che i chakra delle donne girano al contrario di quelli degli uomini, vi sbagliate, perché c’è perfino di peggio. Infatti, c’è anche quello nel quale – dopo attenta analisi o test dei tuoi chakra – il Chakra-master ti dà la ferale notizia: I tuoi chakra girano al contrario! La notizia ti sconvolge: ma come, se ho fatto un check-up completo il mese scorso. Sarà grave? E’ ereditario? Anche i miei figli ne soffriranno? Quali malattie genererà questa cosa? Niente paura, gente. Il Chakra-master ti rassicura subito: Adesso te li risistemo io, i tuoi chakra! Te li farò girare nel verso giusto. Meno male, mi stavo preoccupando!
Che dire di tutto ciò? Solo questo: “Ma mi faccia il piacere!”
I chakra delle donne girano al contrario? Ma mi faccia il piacere …! (Ch3)
Un tormentone che perseguita da anni chi come me si occupa di queste cose, tentando disperatamente di farlo con un minimo di serietà, è il seguente: i chakra delle donne girano al contrario di quelli degli uomini. Libri, che pure vanno per la maggiore, sostengono questa ridicola tesi, magari con tanto di disegnini che mostrerebbero questa straordinaria differenza sessuale. Autori che si fanno pagare i loro corsi anche mille dollari o più a botta, vanno in giro per il mondo a raccontarci frottole del genere. Per carità, io non sono di quelli che sostengono che tra gli uomini e le donne c’è solo una piccolissima differenza, proprio per evitare quanto successe a quel conferenziere che sosteneva proprio questa tesi e che si vide alzare un tizio dal fondo della sala che gridò: “Per quella piccolissima differenza: hip hip hurrà!” Insomma, che differenza c’è tra i chakra di noi maschietti e quelli delle femminucce? E’ vero che i loro girano al contrario di quelli di noi maschietti? Insomma: le donne sarebbero proprio il contrario degli uomini, anche con i loro chakra. La risposta è semplice. Come disse Totò: “Ma mi faccia il piacere!”
La differenza tra gli uomini e le donne, ovviamente, c’è e magari non è neppure piccolissima. Ma i chakra lasciamoli stare: girano quelli dei maschietti nello stesso verso di quelli delle femminucce. Punto e basta. Chi sostiene il contrario è un dilettante, che non sente l’energia e parla di cose delle quali capisce ben poco o proprio nulla. Il problema vero, semmai, è un altro:
Come girano i chakra? Sono destrogiri o levogiri? E anzi, visto che ci siamo: ma è proprio vero che i chakra girano? O è solo un effetto, per così dire, “ottico”? Potrebbe benissimo essere che i cosiddetti chiaroveggenti (che pure di baggianate ne hanno dette e ne dicono spesso) credono di vedere i chakra che girano, ma poi quelli magari se ne stanno fermissimi e non si spostano di un millimetro! D’accordo, allora noi che siamo terra terra e l’energia la sentiamo e cerchiamo di non svolazzare, noi, come li sentiamo i chakra? Insomma: girano o non girano? Difficile da dire, perché, in effetti, la sensazione di qualcosa che gira, in effetti, c’è. E dunque?
La mia ipotesi personale è la seguente:
i chakra sono assolutamente immobili, ma è piuttosto l’energia che vi entra o vi esce che gira.
Ehi, un momento, caro Zamperini! Ci dica come, secondo lei, possa girare l’energia anche se il chakra è immobile?
Ma quanti sono i Sette Chakra? Il concetto della circolazione energetica (Ch2)
La domanda del titolo Ma quanti sono i Sette Chakra? sembra una di quelle del tipo: di che colore era il cavallo bianco di Napoleone o l’equivalente: di che colore era la camicia rossa di Garibaldi? Solo una boutade, dunque? Non esattamente … Nell’articolo precedente Chakra maggiori e i Chakra minori: qualche necessario chiarimento (Ch1) ho cominciato a chiarire un principio che ho definito GERARCHIA CHAKRALE. Questo principio afferma che
Tutti i chakra, anche quelli microscopici delle singole cellule, sono sempre alimentati da un chakra ad esso gerarchicamente superiore (o anche da un Campo Energetico ad esso gerarchicamente superiore o da un Arcaico), ma sono sempre e comunque in grado di alimentarsi per proprio conto.
Come è noto, la grande maggioranza degli autori che seguono la Tradizione Indiana e che parlano di chakra, ne contano sette. E’ altrettanto noto che io ed altri parliamo invece di numeri ben diversi. Insomma: quanti sono i Sette Chakra? Qual è la verità? Chi ha ragione? Occorre fare un po’ di chiarezza, perché la risposta è articolata e merita qualche riflessione.
Chakra maggiori e i Chakra minori: qualche necessario chiarimento (Ch1)
Mi sembra che ci sia una gran confusione sotto il cielo dei chakra e credo sia cosa buona fare un minimo di chiarezza.
PRIMO CONCETTO:
L’ “ALIMENTAZIONE” DEI CHAKRA.
I chakra si “alimentano”, per così dire, aspirando energia sottile pura dall’ambiente. Questa energia sottile pura viene utilizzata dagli organi, dai tessuti e dalle cellule per le loro funzioni vitali. Nell’ambiente espellono energia sottile congesta. Questa energia sottile congesta è il prodotto “di scarto energetico” dei processi vitali.
SECONDO CONCETTO:
LA GERARCHIA DEI CHAKRA.
Tutti i chakra, anche quelli microscopici delle singole cellule, sono sempre alimentati da un chakra ad esso gerarchicamente superiore (o anche da un Campo Energetico ad esso gerarchicamente superiore o da un Arcaico), ma sono sempre e comunque in grado di alimentarsi per proprio conto. Su questi difficili concetti ritornerò in seguito.
Cominciamo col parlare della cosiddetta “grandezza” dei chakra. Molti autori che scrivono sull’argomento ne parlano, eppure si tratta di un concetto relativo, a mio avviso totalmente privo di qualsiasi validità. Che significa che il chakra A sia più grande del chakra B? Facciamo qualche esempio.
I preoccupanti risvolti della diffusione delle lampade fluorescenti: bioplasmoidi di tutto il mondo unitevi! (GD 16)
Lampade fluorescenti: la cura è peggiore del male? (GD 13)
Lampade fluorescenti: contaminazione da mercurio in casa? (GD 14)
CFL, il cancro da smog elettromagnetico e altri malanni (GD 15)
Magari, qualcuno s’è chiesto il perché di quel “Ipotesi Bioplasmoidi” all’inizio di una serie di articoli contraddistinti dalla sigla GD e che, soprattutto all’inizio, sembravano non aver nulla a che fare con le lampade CFL Bene: ci siamo arrivati.
Tutto il mio discorso iniziava come una sorta di chiosa a quanto già avevo scritto nel mio libro (La Cellula Immortale e l’Energia del Tempo) nel quale proponevo un’ipotesi piuttosto azzardata: al centro della galassia e al centro della Terra vi sarebbero due immense strutture che memorizzano informazioni, le scambiano tra loro e le inviano agli esseri viventi sul nostro pianeta. Le ho chiamate: la prima, il Gran Sole Centrale (seguendo la tradizione di molte antiche culture), la seconda, Gaia.
L’onnipresente plasma
Alla base di tutto questo discorso c’è il concetto di plasma. Scrivevo in un precedente articolo: La gran parte della materia dell’Universo è, per quanto possa sembrare incredibile, allo stato di plasma. Si calcola che la materia del cosmo sia composta al 99% (e forse anche MOLTO di più!) da plasma. Gli altri tre stati della materia sono relativamente più rari. Quando si parla di stati “ordinari” della materia, si intende il gassoso, il liquido, il solido. Forse sarebbe più giusto definirli stati non ordinari! Oggi è di gran moda, presso gli astrofisici meno ortodossi, parlare di Universo al plasma. E già, perché se l’Universo è fatto per oltre il 99% da plasma, sarebbe bene cominciare a pensare che il plasma giochi una parte di gran rilievo in tutti i fenomeni celesti …
Energia Sottile: primo elenco di definizioni (Esd1)
Ecco un primo elenco di definizioni di alcuni temi classici delle Energie Sottili…
Un corso propedeutico all’Energia Sottile
Il 4-5 dicembre a Roma si terrà il classico corso propedeutico “Corso Introduttivo alle Energie Sottili”.
Relatore: Sonia Germani Zamperini
Per info e iscrizioni: 06.76984147 oppure info@irescress.it
Le onde e gli stati di coscienza Teoria e pratica
Energie dense ed Energie Sottili Teoria
Training di sensibilizzazione all’Energia Sottile – Pratica
Primi elementi di Anatomia e Fisiologia Sottile – Teoria e pratica
Training di sensibilizzazione all’Energia Sottile pura e congesta – Pratica
Il trattamento sistemico della T.E.V. Teoria e pratica
Protocolli base della T.E.V. Pratica
Ipotesi bioplasmoidi. CFL, il cancro da smog elettromagnetico e altri malanni (GD 15)
Dirty electricity: la sporca elettricità e il cancro, ovvero oramai stiamo facendo letteralmente il bagno nei campi elettromagnetici
Una verità si sta facendo strada, nonostante gli ostacoli frapposti dai centri di potere politico ed economico:
i campi elettromagnetici possono causare la leucemia infantile.
Molte indagini sembrano confermare una correlazione tra quella malattia e l’esposizione a campi elettromagnetici. La sporca elettricità o dirty electricity – come dicono gli anglofoni – è, a sua volta, una sporca storia piena di carriere e reputazioni stroncate di coraggiosi scienziati che hanno cercato di indagare questa correlazione mortale per proprio conto. Sembra che le cose stiamo cambiando e che oggi si inizi ad arrivare a conclusioni oneste anche in riviste ufficiali e addirittura statali o governative. Il dottor Stephen J. Genuis, in una valutazione per la rivista del Royal Institute of Public Health nel Regno Unito, ha riferito che interessi di parte sono stati in grado di ritardare la legislazione restrittiva degli EMF (electromagnetic fields = campi elettromagnetci). Il medico ha sottolineato il fatto gravissimo che gli interessi economici esercitano un’indebita influenza sulle riviste mediche, e che alcuni editori e staff della rivista hanno soppresso la pubblicazione dei risultati scientifici che sono negative per l’ interessi delle lobby.
Ipotesi bioplasmoidi. Lampade fluorescenti: la cura è peggiore del male? (GD 13)
Stanno uscendo molti articoli sulle lampade fluorescenti e la verità che sostengono è non solo molto diversa da quella ufficiale, ma anche piuttosto inquietante. La ragione per la quale vengono tanto pubblicizzate è che esse farebbero risparmiare un bel po’ d’energia e di soldi. Questa è un’affermazione che andrebbe approfondita. Inoltre, si immette nel mercato mondiale uno strumento che si presume avrà un’immensa diffusione e del quale si sa ancora poco. Farà bene? Farà male?
Diamo un’occhiata …