Divinità nelle Statue, Monumenti, Archi, Obelischi, eccetera SECONDA PARTE
Segue a: Divinità nelle Statue, Monumenti, Archi, Obelischi, eccetera PRIMA PARTE
Da dove proviene questa scienza segreta? Diceva Giuliano Kremmerz:
Le origini della scienza alchimica, della filosofia ermetica e dell’arte spargirica risalgono alla più remota antichità. Nelle fraternità iniziatiche perdura tuttora la tradizione che queste metafisiche trascendentali fiorissero splendidamente in seno alla misteriosa Atlantide ed alla vetusta Lemuria, i cui tempi, cinquantamil’anni prima di Cristo, lasciarono i loro segreti in retaggio ai santuari indiani ed egiziani. Non potendo riferirci a epoche sì remote che il tempo, – che distrugge perfino le idee,—con la sua forza rende incerte, ci limiteremo a scrutare la rivelazione egiziana, i cui sacerdotali documenti ci furono trasmessi sotto forma di geroglifici celati dal triplice velo isiaco…
La Scienza Sacra dell’Egitto, gelosamente custodita dai collegi magici, comprendeva l’integrità di quello che noi, al dì d’oggi, chiamiamo Occultismo; comprendeva cioè le varie branche della Perfetta sapienza: la teurgia, la taumaturgia, l’astrologia, l’alchimia[2] e la magia. Da ciò si vede ch’è impossibile considerare isolatamente lo stato d’una sola di queste cognizioni. Un intimo legame le rappiccava e le rappicca l’un l’altra, in virtù della legge dell’analogia, che regna sui tre piani dell’universo, e senza il cui aiuto si cade nelle sterili incertezze della specialità contemporanea.
Dunque, secondo il Kremmerz, è all’Egitto che dovremmo guardare e prima ancora all’India e ancor prima, in un passato ormai nebuloso ad Atlantide. Restando all’Egitto, ai Greci ed ai Romani, è con quest’ultimi che, come vedremo, la Telestica raggiunse (almeno secondo la MIA opinione e la MIA pur limitatissima esperienza) il massimo assoluto di efficacia e potenza. Prima di affrontare di petto questo tema sarà dunque bene dare un’occhiata davvero a volo d’uccello della religiosità romana.
Genius Loci, Lari, Penati: divinità minori della Religio Romana
I Romani, come tanti popoli Antichi, erano perfettamente consapevoli che in Natura tutto è vivo e cosciente e in essa non ci sono solo gli esseri studiati dai biologi, ma anche esseri invisibili, che spesso sembrano posti a difesa di boschi, di sorgenti, di spiagge, di fiumi, di montagne. Insomma, a difesa di luoghi. Loro chiamavano queste divinità “minori” Genii Loci. Il Genius Loci è presente un po’ ovunque nei boschi, presso i fiumi e le sorgenti, le montagne, i vulcani (ma adesso stanno diventando rari a causa dell’inquinamento e soprattutto del nostro pessimo rapporto con la Natura, che tende a scacciarli).
Un tempo, durante i miei corsi di Domoterapia ero solito portare la classe in aperta campagna per insegnare a sentire la presenza degli esseri invisibili della Natura. Ricordo ancora un corso in Sardegna, presso Cagliari, alla Tomba dei Giganti. Dopo le solite rilevazioni d’uso (che sono sempre un po’ “meccaniche” e “meccanicistiche”) scendemmo in fondo ad una sorta di valletta che, evidentemente, era bagnata da un ruscello durante il periodo invernale e durante l’estate era secca, ma ricca di piante e d’alberi. Dopo una prima fase di facile addestramento nel percepire la presenza degli esseri invisibili della Natura di quel luogo magico, gli amici sardi diventarono abilissimi nell’individuare questi esseri e taluno cominciò perfino a vederli.
Roberto Zamperini