I libri di Roberto Zamperini editi dalla CRESS Edizioni
ANATOMIA SOTTILE
“Chi vuole muovere il mondo, prima muova se stesso” dice Socrate, così ci siamo mossi sperando di contribuire alla conoscenza del pensiero e delle ricerche svolte da Roberto Zamperini e dal suo team.
In suo onore, nasce la CRESS Edizioni esordendo con un librofondamentale, di ausilio a chi intraprende il percorso TEV – Tecnica Energo-Vibrazionale. Un volume dedicato, inoltre, a quanti vogliono entrare in contatto con una visione più moderna e approfondita dell’Anatomia Sottile.
Parlare del corpo sottile è parlare della nostra essenza più intima, più vera. E “strada leggendo” non si possono ignorare gli innumerevoli spunti di riflessione che portano inevitabilmente a un confronto con se stessi e con la realtà circostante.
Dedichiamo questo libro a coloro che sentono l’esigenza di una visione alternativa all’establishment scientifico in vigore, ricordando che possono prenderci tutto, ma non l’anima, né la coscienza.
Cellula Madre
Un viaggio iniziatico, verso i confini dello spazio siderale fino alla Cellula Immortale ,memoria del passato e del nostro potenziale futuro.
Un libro unico nel suo genere, dove Scienza e Energia si fondono nel pensiero Zamperiniano.
Quando nasce la Cellula Madre. Il momento del concepimento è un evento magico. La Biologia vede questo istante come un semplice incontro tra uno spermatozoo ed un ovocita, una mescolanza di due diversi DNA. E’ molto di più. Lo spermatozoo e l’oocita sono due cellule sessuali. Delle due il più elementare è lo spermatozoo, un semplice portatore di DNA, dotato di una coda molto mobile, piena di mitocondri. L’oocita è molto più grande e complesso. Entrambi sono, comunque, due cellule, ma due cellule molto speciali. Esse sono depositarie non solo di due corredi genetici, ma anche di due chakra, che sono dei campi di memoria molto speciali: due Cellule Madri. Il loro incontro, la loro fusione rappresenta la generazione di una nuova Cellula Madre, che è il campo di memoria di un nuovo individuo.
La memoria nella Cellula Madre. Ho detto che ogni CM è una sorta di campo di memoria. Memoria di cosa? Anche il DNA si può considerare una memoria: la memoria di quello che deve fare la cellula. In che senso la CM è diversa dal DNA? Quali informazioni sono conservate all’interno della CM? La nascita della piccola Julia fu per sua madre Sonia e per me un evento molto importante, non solo perché diventavamo genitori di una bambina, ma anche perché potevamo vivere questa esperienza in un modo piuttosto speciale: una fantastica esperienza energetica.
Estratto Dal Libro “La Cellula Madre e L’energia del Tempo”
della CRESS EDIZIONI.
I libri sono acquistabili su http://www.cleanergyshop.it o in sede: Via dei Sulpici 117 Roma.
Buona lettura.
Subtle Energies. Il libro Energie Sottili ora in inglese.
L’abbiamo tenuto nel cassetto ma tradotto nel lontano 1998. Ora il primo libro di Roberto Zamperini, in INGLESE, è finalmente disponibile su Amazon.
http://www.amazon.com/Subtle-Energy-Roberto-Zamperini-ebook/dp/B01BWMNQVO/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1456146212&sr=8-1&keywords=roberto+zamperini
A ciascuno la sua protezione. I Lari.
Segue a : https://zaro41.wordpress.com/2014/05/21/nonluogo-no-grazie-spazio-antropologico/
https://zaro41.wordpress.com/2014/05/05/genius-loci-e-la-sacralita-di-un-bosco/
https://zaro41.wordpress.com/2014/04/24/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera-seconda-parte/
https://zaro41.wordpress.com/2014/04/22/divinita-nelle-statue-monumenti-archi-obelischi-eccetera/
I Romani credevano dunque che esistessero, oltre al Genius Loci, delle altre “divinità” minori, vere e proprie presenze, potenze domestiche (i Numina, se si vuole distinguerli dagli Dei veri e propri) come i Lari e i Mani a difesa della famiglia. I Lari erano i protettori del focolare, ovvero della famiglia.
Dice sempre Wikipedia:
I Lari (dal latino lar(es), “focolare”, derivato dall’etrusco lar, “padre”) sono figure della mitologia romana che rappresentano gli spiriti protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.
Naturalmente, i più diffusi erano i Lares familiares, che rappresentavano gli antenati. L’antenato veniva raffigurato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum (da signum, “segno”, “effige”, “immagine”). Tali statuette venivano collocate in apposite nicchie e, in particolari occasioni, onorate con l’accensione di una fiammella.
Servio scrisse che il culto dei Lari era stato indotto dall’antica tradizione di seppellire in casa i morti. Secondo la testimonianza di Plauto i Lari venivano rappresentati come cani e le loro immagini venivano conservate nei pressi della porta di casa. In prossimità del Natale dell’antica Roma, si svolgeva la festa detta Sigillaria (20 dicembre), durante la quale i parenti si scambiavano in dono i sigilla dei familiari defunti durante l’anno.
I Lari ebbero anche un culto pubblico: esistevano i Lari dello Stato, e i Lari Compitales (Lari degli incroci).
Alle volte, ai Lari venivano dedicate cappelle o altarini dipinti.
Se tutto questo vi sembra semplice superstizione di popoli antichi, arretrati e “pagani”, vi voglio ricordare qualche mia esperienza in Thailandia, Paese che ho esplorato per più di un giorno. In quel Paese, dunque, la gente, sempre e prima di costruire una casa o un albergo o anche prima soltanto di iniziare ad ampliare una casa o un albergo o un ufficio pubblico, costruisce la casetta degli spiriti, senza la quale, i thailandesi credono che l’abitazione e i suoi abitanti avranno in futuro ben poca fortuna. Ricordo i sorrisetti di compatimento del gruppo in cui mi trovavo (tutti italiani) che evidentemente considerava questa abitudine null’altro se non sciocca superstizione. Una rapida “occhiata” sottile a tali casette bastava però a rendersi conto le cose erano tutt’altro che legate a sciocca superstizione e che esse erano davvero abitate. Abitate da esseri invisibili, ma non per questo inesistenti!
Circa i Lares Compitales (i Lari degli Incroci), nel mio lungo peregrinare studiando l’energia dei luoghi, ho trovato spesso incroci o tratti di strada maledetti, in cui la frequenza degli incidenti è altissima ed inspiegabile con l’analisi della Statistica. Forse se ai Lares Compitales di quegli incroci fossero stati dedicati alcuni pensieri gentili e meno cartelli di pericolo, la frequenza degli incidenti sarebbe crollata.
by RZ
(segue)
Nonluogo? No grazie: spazio antropologico.
Affinché una città o fortezza rimanesse integra, il nume doveva continuare ad abitarvi. C’era dunque anche il Genio di un villaggio o addirittura di una città. Le oche sono collegate al Genius Loci del Campidoglio. Quando Roma, nel 390 a.C. fu invasa dai barbari provenienti dalla Gallia, le oche, starnazzando, svegliarono il console Mànlio Marco Capitolìno, che li mise in fuga. Omero, nell’Odissea, (XII. 205-6), descrive come le Ninfe tessevano di continuo insieme elementi diversi. Racconta Omero che, nella grotta dove trova rifugio Odisseo, sbarcando ad Itaca, «vi sono telai sublimi di roccia, dove le Ninfe / tessono drappi dai bagliori marini…».
A proposito, la parola latina Genius è molto diversa dal suo significato attuale. Genio sta per generatore della vita. Dice Wikipedia: Nella religione romana, il Genio (lat. Genius, plurale Genii) è uno spirito o, più correttamente, un nume tutelare, considerato come il custode benevolo delle sorti delle famiglie e dei singoli. Nel tentativo di chiarirne la natura ne sono state date definizioni approssimative, come “anima”, “principio vitale”, “angelo custode”. Ognuno di noi ha poi un suo genius legato alla propria nascita, il dies natalis, e da qui discende la nostra abitudine di festeggiare il giorno del nostro natale. E, ovviamente, il Natale più importante è, nel Cristianesimo, quello in cui si crede sia nato Gesù.
Un particolare che, come vedremo, assumerà grande importanza nel seguito è il seguente: la parte del corpo in rapporto con il Genio è la fronte. Dice infatti Servio che “la fronte è consacrata al Genio, per cui quando lo veneriamo ci tocchiamo la fronte”. (Mi viene in mente, tra l’altro, l’abitudine di tutte le mamme e tutti i papà di baciare i figlioli sulla loro fronte a mo’ di benedizione e il segno della croce cristiano che parte dalla fronte).
Un altro particolare di un qualche interesse è il seguente: i Romani raffiguravano il Genius spesso come una figura alata e la somiglianza con gli angeli del Cristianesimo non mi sembra casuale.
Wikipedia descrive così il Genius Loci: un’entità soprannaturale legata a un luogo e oggetto di culto nella religione romana. Tale associazione tra Genio e luogo fisico si originò forse dall’assimilazione del Genio con i Lari a partire dall’età augustea. Secondo Servio, infatti, nullus locus sine Genio (nessun luogo è senza un Genio) (Commento all’Eneide, 5, 95).
Secondo le prescrizioni del Movimento Tradizionale Romano, il Genius loci non va confuso con il Lare perché questi è il Genio del luogo posseduto dall’uomo o che l’uomo attraversa (come i Lari Compitali e i Lari Permarini), mentre il Genius loci è il Genio del luogo abitato e frequentato dall’uomo. Inoltre quando si invoca il Genius loci bisogna precisare sive mas sive foemina (“che sia maschio o che sia femmina”) perché non se ne conosce il genere.
Prima di chiudere il discorso sul Genius Loci, mi si consenta una digressione al tempo moderno. Con il neologismo nonluogo Marc Augé definisce quei luoghi, quegli spazi che sono identici tra loro in tutto il mondo. Potreste andare a Manila, nelle Filippine, ed entrare affamati in un McDonald come unico luogo in cui non troverete topolini in mezzo ai grandi piatti riscaldati e chiedervi se siete a Manila o a New York o a Roma. Oppure potreste entrare in uno shop dell’aeroporto di Madrid e chiedervi se siete a Madrid o a Parigi o a Londra e forse solo le etichette potranno (ma non sempre) aiutarvi a capire dove vi trovate. Questi sono nonluoghi. Un nonluogo, è evidente, non ha un’anima. Secondo lo stesso Marc Augé il contrario di nonluogo è spazio antropologico. Ma cos’è questo spazio? Quello che ha un’identità, diremmo un’anima e dunque un Genius Loci! Abbiamo creato i nonluoghi uccidendo i geni del luogo! Per vivere in un pianeta dove tutto è uguale a tutto in ogni parte del mondo. E tutto è ormai senz’anima! Che distanza dai Padri Romani! Siamo proprio certi che Loro erano primitivi, arcaici e superstiziosi e noi moderni civilizzati e scientifici?
Divinità nelle Statue, Monumenti, Archi, Obelischi, eccetera
Ricordo a tutti che il mio interesse non è centrato sul SAPERE o sul CONOSCERE, ma sul FARE. Dunque, sapere è per me funzionale al FARE oppure è del tutto inutile. Quanto segue è solo un primo approccio al problema. Non sono un esperto in materia e, se sbaglio, chi ne sa più di me mi correggerà con mia massima tranquillità e senza miei traumi. Ho tentato di farmi aiutare da altri, ma, come vi dirò, con scarsissimi risultati. Tanto vale dunque contare sulle mie e sulle nostre forze, trattando la cosa con voi e tra noi, cioé tra esperti dell’Energia (tenendoci magari il nostro buon MP quale esperto in grado di correggere eventuali sciocchezze o anche di dirigere il discorso verso lidi più consoni al corretto risultato!) Che i Numina ci guidino.
Premetto che il termine Animazione delle Statue è un equivalente di Divinizzazione. Secondo la Tradizione, gli Antichi erano in grado di “animare” le statue. Vedremo più avanti l’esatto significato del termine, che comunque non deve essere inteso nel senso dei … cartoni animati. Cioé: le statue animate restavano ferme! Con divinizzazione o animazione si può intendere la presenza all’interno della statua o dell’oggetto di una divinitas, fenomeno che in effetti è spesso facilmente percepibile – almeno a chi come noi ha percezione delle energie – in molte statue, soprattutto in quelle romane. Questa presenza si sente facilmente come una potente sorgente d’energia, pulita, chiara inesauribile. Questa “tecnologia sottile” che permetteva questi risultati era parte di una vera e propria Scienza Sacra, in gran parte per noi perduta, ed era chiamata dai greci Telestica Della Telestica neoplatonica si trovano accenni in Giamblico, in Proclo e, credo, in Plotino.
Ma cos’era esattamente la Telestica? Che scopi aveva? Come si procedeva?
La telestica e la teurgia.
LA TELESTICA (da questa parola deriva l’italiano talismano dal greco telèo = consacro o rendo perfetto) era una particolare forma di teurgia. . Dunque esaminiamo per primo il significato di teurgia. Anche questa è una parola che viene dal greco: (theourghìa = thèos dio + ourghìa = opera, quindi operare con o grazie agli Dei. La teurgia, dice Wikipedia, è una pratica magico-religiosa che consiste nell’evocazione di potenze ultraterrene (angeli) al fine di comunicare o di unirsi a loro traendone benefici spirituali, o di manipolarle per scopi magici. Si attua attraverso operazioni rituali, di carattere cerimoniale – gesti ineffabili condotti con precisione e solennità – che utilizzano simboli, formule o altro che, in senso analogico, siano adeguate ad attirare l’energia sovrannaturale desiderata. I simboli, i gesti e la lingua usata non devono essere comprensibili e non devono in alcuna maniera essere conoscibili in senso razionale. Gli stessi nomi delle entità evocate sono in “lingue barbare” antiche o comunque sconosciute ai partecipanti. L’efficacia del rito dipende dalla sospensione della razionalità umana per consentire l’attivazione degli elementi psichici superiori che ricevono l’energia divina o daimonica.
E veniamo finalmente alla telestica, che è una forma particolare di Teurgìa. Si tratta di un’operazione magica, con la quale si volevano caricare o animare statue o oggetti, che in questa maniera potessero svolgere una funzione magica o propiziatoria o essere utilizzati per rituali religiosi.
Celebri teurghi dell’antichità furono Ermete Trismegisto e Giuliano il Teurgo. By RZ
SEGUE
Video amatoriale, ma non troppo, sul cloruro di sodio
Forse riesco FINALMENTE a pubblicare questo video inviatomi da un mio allievo con ottimo spirito d’osservazione e d’iniziativa. Nei video vengono filmati dei cristalli ottenuti con una soluzione di cloruro di sodio. Le due piastre impiegate contengono, in una, una soluzione di controllo, nell’altra, una soluzione trattata con il Cleanergy. Di seguito i dettagli che aiutano a comprendere i due video.
Il protocollo che viene utilizzato negli esperimenti con il cloruro di sodio è il seguente:
1) si prepara una soluzione satura di cloruro di sodio in acqua distillata
2) si posiziona il finto cleanergy e il vero cleanergy sul tavolo ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro
3) si mette una capsula di petri sul finto cleanergy e una sul vero cleanergy
4) si versa 20 ml di soluzione satura in una e 20 ml nell’altra e poi si copre con i rispettivi coperchi di vetro
5) dopo 6 ore si tolgono i coperchi per dare inizio all’evaporazione dell’acqua e quindi alla cristallizzazione
6) si coprono le capsule con della carta assorbente per proteggere la soluzione dalla polvere
di solito l’acqua impiega 5-6 giorni per evaporare completamente
Come è facilmente osservabile i cristalli prodotti dalla soluzione esposti all’azione del Cleanergy sono più numerosi ed omogenei tra loro. Se i liquidi memorizzano l’informazione, questa potrebbe essere una prova.
by Sonia Germani Zamperini
Lo sapevate che esiste una “Cleanergy TV”?
Mbe’, magari ancora non facciamo gli ascolti di RAI1, però esistiamo. Volete dare un’occhiata ai tre titoli usciti finora? Eccoli:
Se vi sono piaciuti, mandate i vostri commenti a Sonia:
Cleanergy. Cos’è?
DISCLAIMER
La ricerca, i seminari sulla TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) e i prodotti a Tecnologia Cleanergy by CRESS sono espressione di concetti filosofici provenienti dalle tradizioni orientali e occidentali elaborati da Roberto Zamperini e caratterizzati da un suo personale approccio, più razionale e occidentale. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. Tali concetti filosofici si rifanno alla credenza che l’essere umano è anche costituito di un corpo energetico o sottile. L’energia sottile, il corpo energetico o sottile non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto mai dimostrati con strumenti ortodossi ufficiali. I prodotti a Tecnologia Cleanergy e la Tecnica Energo-Vibrazionale non sono riconosciuti dalla Scienza ufficiale in quanto non dimostrati scientificamente. Nessuna informazione divulgata dal CRESS e contenuta in questo Blog deve essere intesa come una dichiarazione che i prodotti e/o i seminari qui presentati sono intesi per essere utilizzati nella diagnosi, nella cura, nella diminuzione della malattia e/o del dolore, nel trattamento o nella prevenzione della malattia o di qualunque altra condizione medica. Il CRESS non si assume alcuna responsabilità per un uso dei suoi prodotti o della TEV al di fuori di quanto qui specificato. Deve essere pertanto chiaro che i prodotti a Tecnologia Cleanergy e la TEV non vanno in alcun modo intesi per trattare, curare o attenuare alcuna condizione medica di qualunque genere, ma unicamente come approcci e metodi filosofici aventi lo scopo di aumentare il proprio benessere.
Energia Sottile: dai Solidi Platonici ai Quattro Elementi (El2)
Sappiamo dal precedente articolo (Energia Sottile: cosa sono i Quattro Elementi? L’Elemento Fuoco o Focus (El1) ) che gli antichi filosofi greci consideravano i Quattro Elementi una sorta di radici delle sostanze che formano il Cosmo. Per sostanze non intendo solo la materia ma anche le più sottili sostanze, come quelle psichiche.
Abbiamo visto anche che, secondo Pitagora, la Musica – e dunque l’Armonia – e i Quattro Elementi si basavano tutti su quattro Numeri da lui considerati magici o divini: 1 2 3 4 d la cui somma è 10, Numero anch’esso considerato divino, disposti secondo un triangolo equilatero di lato quattro. Pitagora chiamava questo triangolo di punti Tetraktys e lo riteneva divino. Io non so se sia divino o no, so solo che, effettivamente, la Tetraktys ha una grande energia. Perché? E’ forse l’energia delle persone che per secoli l’hanno considerata sacra e della quale è rimasta carica, oppure è proprio la sua natura, indipendente dunque dall’opinione che se ne ha o se ne ha avuto? (Il primo caso è quello della forma-pensiero, che Sonia ha iniziato a trattare QUI, ma anche QUI e QUI).
Come nacquero i Quattro Elementi? Da chi o da cosa furono generati? E’ da Platone (Atene, 428 a.C. – Atene, 348 a.C.), che, nel Timeo – uno degli ultimi dialoghi da lui composti, secondo il metodo cosiddetto della maieutica, ovvero dell’arte socratica di far affiorare la conoscenza interiore negli allievi grazie a stimoli impartiti dal maestro – che possiamo sapere quale fu l’origine dei Quattro Elementi. Da chi ha imparato la sua Cosmologia. Platone? Da Socrate? O gli fu ispirata da Apollo? O forse lui era l’erede di un’antichissima Scienza del Sottile, una Scienza Sacra Primordiale della quale il grande Maestro aveva avuto conoscenza da altri Maestri? Non lo sappiamo, anche se la tesi più accreditata è la prima: si crede che sia stato Socrate a insegnargli queste cose. Io (ma io non sono un filosofo) ne dubito e preferisco la seconda o la terza tesi.
Sembra comunque accettato che Platone abbia studiato, forse in Magna Grecia, alla scuola dei Pitagorici, scuola che, anche dopo la morte dell’adorato Maestro, godeva ancora di immensa fama. In ogni caso, Platone deve aver avuto una parte importante in questa trasmissione di sapere iniziatico, almeno secondo quanto scrive Senofonte proprio a proposito di Socrate:
Non ti illuderò con i principi del piacere, anzi, come è stato decretato dagli dei, ti esporrò la realtà dei fatti. Gli dei, infatti, non concedono nulla di buono né di bello agli uomini senza lavoro e fatica, anzi, se desideri che gli dei siano benevoli nei tuoi confronti, devi venerarli. Se poi desideri essere tenuto nel più alto onore da una città, devi esserle di enorme aiuto; se desideri essere tenuto in ammirazione da tutta la Grecia per il tuo valore, devi impegnarti ad arrecare benefici alla Grecia; se poi desideri che un campo ti dia frutti in abbondanza, devi coltivarlo, e se desideri divenire ricco grazie all’allevamento devi curare i capi di bestiame. Se vuoi espanderti e crearti un possedimento grazie alle tue imprese, o se desideri liberare amici dalla prigionia o rendere schiavi i tuoi nemici, devi imparare l’arte militare da coloro che ne siano esperti ed adoperarti per esercitarla come si deve; se invece desideri essere forte anche fisicamente, devi abituare il corpo ad essere assoggettato alla mente, perché sia la mente a comandare, e devi esercitare il tuo corpo con fatica e sudore.
(Senofonte, Memorabilia, II, 1, 28-29)
Il Demiurgo (così chiamava Platone il Dio Supremo dell’Universo, la Suprema Intelligenza, il Divino Artigiano, senza il quale è impossibile che ogni cosa abbia nascimento) partendo da triangoli elementari, lo scaleno ed il rettangolo, formò i solidi geometrici elementari, cioè quelli che noi oggi chiamiamo Solidi Platonici, e questi, a loro volta, generarono i Quattro Elementi. Platone parlò anche di un quinto solido e di una quinta “generazione”, che affronterò più oltre.
Per cominciare ricordiamo quali furono questi Quattro Solidi e quale Elemento generarono:
il tetraedro, che generò il fuoco (Focus)
l’ottaedro, che generò l’aria (Aer)
l’icosaedro, che generò l’acqua (Aqua)
il cubo, che generò la terra (Terra)
Sorge subito la …
PRIMA DOMANDA: come possono i Solidi aver generato gli Elementi? E poi …
SECONDA DOMANDA: i Solidi li hanno generati all’origine del Cosmo o li generano ancor oggi? Ed anche …
TERZA DOMANDA: possono avere ancor oggi una qualche utilità?
Una serie di domande alle quali tenterò di dare risposta più oltre.
E’ la Suprema Intelligenza del Demiurgo che, secondo il Maestro, porta l’Ordine e l’Armonia nell’Universo. E entrambi consistono nei rapporti numerici, nei lògoi, le misure che sono valide sia nel micro che nel macrocosmo. Il rapporto tra il diametro e la circonferenza è lo stesso per un microbo che per una galassia. L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono, Platone fa dire al filosofo Protagora in uno dei suoi dialoghi.
Dunque, parafrasando Platone, potremmo dire che
1) i rapporti numerici sono le parole dell’Intelletto Supremo
2) e sono le parole con le quali noi possiamo comprendere la lingua dell’Intelletto Supremo
3) e possiamo parlare nella lingua dell’Intelletto Supremo
e non a caso quelli che noi nella TEV chiamiamo numeri aurei (tra cui il più celebre tra essi, il Phi) hanno caratteristiche uniche, non solo e non tanto in Matematica, ma anche e soprattutto nel campo delle Energie Sottili.
L’Universo, dice Platone, è perfetto perché è uno. Questa sua unicità e perfezione è dovuta proprio al rapporto tra i Quattro Elementi. Noi, nella TEV (la Tecnica Energo-Vibrazionale), parliamo di Campi Ordinatori che generano equilibrio. Uno di questi Campi Ordinatori lo chiamiamo BioFAAT, che sta a significare
l’equilibrio all’interno di un ente energetico tra i suoi costituenti elementari:
Focus, Aer, Aqua, Terra (e anche del Quinto Elemento, il Vuoto o Etere).
Applicare il BioFAAT su certi chakra (vedi Chakra: cos’è? e Chakra: cos’è? (2)), può comportare spesso il venir meno di gravi disequilibri e l’instaurarsi di duraturi e benefici equilibri. Si comprende dunque, l’importanza del concetto che sta dietro ai Quattro Elementi.
(SEGUE)
Riappropriarsi del proprio Potere. Terza Fase: metodi per sciogliere i legami (4)
Esistono almeno quattro metodi diversi per sciogliere i legami.
1) La tecnica della visualizzazione. Apparentemente il più semplice, è in realtà lungo da eseguire e di difficile attuazione.
2) Utilizzare la Memoria Energetica LEGAMI. E’ il metodo più semplice ed efficace, ma va affiancato ad un poderoso Conosci Te Stesso per funzionare realmente.
3) Utilizzare la Memoria Energetica LEGAMI con la CPU o con la Mini CPU. Semplice, rapido, efficace.
4) Tecnica avanzata di TEV5 – TEV6. La più potente ed efficace, ma riservata a operatori TEV davvero esperti. Comunque faticosa. Qui non ne parlerò per ovvi motivi: si tratta di tecniche “universitarie”, per così dire.
Esaminiamo i primi tre metodi uno per uno …
1) LA TECNICA DELLA VISUALIZZAZIONE.
a) RILASSAMENTO. Sdraiatevi sul letto ad occhi chiusi. Se conoscete una tecnica di rilassamento, utilizzatela. Altrimenti, basta respirare con calma e regolarmente.
b) OBIETTIVO. Dopo 5 minuti di rilassamento, concentratevi sull’evento, sulla persona, sull’oggetto, sulla situazione che, nella fase precedente , abbiamo individuato essere causa della perdita di Potere. Basta pensarci di tanto in tanto, senza troppa concentrazione. Potremmo, ad esempio, limitarci a ripetere mentalmente una frase del tipo: “Mi sto concentrando su X“. Dopo qualche minuto, si potrebbe ripetere quella frase.
c) VISUALIZZARE I LEGAMI tra voi e l’obiettivo. Potete, come faccio io, visualizzarli come sottili ma tenaci elastici tra un vostro chakra (o una vostra forma-pensiero o un vostro problema, come potrebbe essere una paura, un limite, un blocco, una fobia, eccetera) e la causa dei legami. Notate che la causa può essere nota (un certo evento, una certa persona, un certo oggetto, una certa situazione), ma anche ignoto. Una fobia, ad esempio, è un insieme di legami che ci legano il più delle volte ad una causa a noi ignota. Gli attacchi di panico sono sovente collegati ad un incremento di impegni e di responsabilità che non ci sentiamo in grado di superare. Non è detto che si sappiano individuare quale sia l’impegno, quale la responsabilità. In tal caso, si può utilizzare la tecnica, immaginando che ci sia una causa ma noi non la consociamo. E’ possibile che, avanzando con l’esercizio, la causa occulta si manifesti con grande chiarezza alla nostra mente.
Questi legami dovrebbero essere visualizzati in numero enorme. Immaginate una fitta rete di fili sottili che vi uniscono alla causa X.
I legami possono essere utilmente visualizzati come fili elastici dotati di due ganci: uno attaccato a voi, ad un vostro chakra, un vostro problema, una vostra forma-pensiero, una paura, una fobia.
d) SCIOGLIMENTO DEI LEGAMI. Immaginate di sganciare gli ami presso di voi. Non tagliateli: sganciateli! Visualizzate i legami che, come elastici, ritornano alla causa X. Ripetete più e più volte.
2) UTILIZZARE LA MEMORIA ENERGETICA LEGAMI.
a) Come nella tecnica precedente, sdraiatevi sul letto. Non è necessario un profondo rilassamento come precedentemente. Basta essere calmi.
b) Piazzate sulla vostra fronte il Cleanergy + la ME LEGAMI (Legami va sulla parte IN del Midi Cleanergy, là dove c’è scritto Cleanergy).
c) Limitatevi a ripetere mentalmente una frase del tipo: “Mi sto concentrando su X“. Dopo qualche minuto, si potrebbe ripetere ancora una volta quella frase.
d) Dopo un quarto d’ora l’esercizio è terminato.
3) UTILIZZARE LA MEMORIA ENERGETICA LEGAMI con la CPU o con la Mini CPU.
Può essere applicata ad una terza persona. Come sopra, ma utilizzando la ME LEGAMI e collegando il chakra frontale o l’ajna o il solare con un elettrodo alla macchina.
Cliccate sulle immagini per ingrandirle.
La CPU e la Mini CPU le trovate QUI.
Nella prossima fase dovremo testare gli effetti di quanto abbiamo fatto sin qui.
Riappropriarsi del proprio Potere. Seconda Fase: individuare le idrovore del nostro Potere (3)
LA FASE DELL’ANALISI DEI VAMPIRI DEL NOSTRO POTERE
Adesso che sappiamo cosa sono i legàmi, premesso che dire “la mia energia sta crollando” è lo stesso che dire “sto perdendo Primo Raggio (R1)”, passiamo ad individuare
1) le situazioni in cui perdiamo o abbiamo perso in passato R1
2) gli eventi che hanno causato o causano o temiamo che causeranno una caduta di R1
3) le persone la cui vicinanza ci genera una caduta di R1.
Insomma: null’altro se non un aspetto dell’immortale, apollineo “Conosci Te Stesso“. In questa fase dobbiamo soltanto individuare cosa o chi ci succhia il nostro Potere. E’ solo e soltanto una fase analitica. Non si deve fare nulla e, se possibile, non pensare nulla, non provare nessuna emozione.
Si noti che l’analisi potrebbe essere fatta (come si insegna nella TEV) ritornando indietro nel tempo, perfino durante quei fatidici nove mesi passati nella pancia di mamma. Consiglio però di procedere per gradi, iniziando dalle cose più facili (?), quelle che coinvolgono il momento attuale. Il “Conosci Te Stesso” è uno strumento divino di enorme potenza, ma che è nel contempo in grado di schiacciarci. Come tutte le armi potenti va usato con grande accortezza.
RACCOMANDAZIONI PER L’USO. In questa fase non agite, non fate nulla. Se possibile – sarebbe l’ideale! – non dovreste neppure provare emozioni nella scoperta. Esempio: c’è la persona A che sta lavorando contro di me. Io lo so. E’ una situazione che genera una caduta del mio R1. Nella mia analisi, dovrei evitare, per quanto mi è concesso, di provare ogni sorta di emozioni negative contro A e, si badi bene, non per buonismo o perché mi preparo a perdonare A. No. Perché l’emozione negativa influisce sull’analisi, la rallenta o addirittura la blocca. Avere il rapporto di un entomologo e del suo microscopio, nei confronti di un insetto. Noi siamo l’entomologo, la situazione (o la persona) è l’insetto. L’analisi con la quale affrontiamo l’oggetto del “Conosci Te Stesso” è il microscopio.
1) Non provate a superare con la forza l’evento idrovora del vostro potere. Esempio: sto per affrontare un esame (scolastico, sanitario, davanti ad un capo, davanti al direttore di banca che deve decidere per un prestito, davanti ad un potenziale socio in affari, eccetera). Non fate l’errore di certe discipline – soprattutto quelle d’origine iuessei – che tendono a rafforzare e a inflazionare l’io. Esempio: “sono forte, sono vincente, posso farcela, gliela farò vedere io, eccetera”. Occorre comprendere che l’io non è la realtà. L’io è solo e soltanto un prodotto della nostra mente. Un’illusione. Se cercaste di superare i legami con la forza della mente, gli stessi legami (che ancora non sono stati sciolti) vi succhierebbero tutta l’energia psichica che state producendo e la sposterebbero sull’evento o la persona o la situazione dannosa. Invece della soluzione del problema, più energia al problema! Occorre rendersi conto che questa è una differenza essenziale tra la TEV ed altre tecniche sul tipo di dinamica mentale, alfa-training, eccetera. Nella TEV non si agisce sulla nostra mente. Si agisce sulla realtà.
2) Lo scioglimento dei legami è una tecnica molto potente e molto efficace. Non è possibile by-passarla. I legami sono una manifestazione dannosa del Quarto Raggio (R4). Sono invisibili, potenti ed immortali. Non possiamo superare la fase dello scioglimento dei legami né con la forza, né con la paura. Ricordate che la parola d’ordine è “sciogliere i legami“, mai spezzarli, interromperli, tagliarli. Ne creereste di nuovi. Una fatica di Sisifo!
3) La TEV è – per quanto possibile – una disciplina di tipo “solare“. Non affrontate la cosa chiedendo, implorando, supplicando, gemendo, prostrandovi, pregando in assoluta umiltà. Questi sono approcci di tipo “lunare“. Quello che faremo, dopo aver sciolto i legami, sarà di richiedere con forza e determinazione ciò che ci è stato rubato o che ci viene rubato oggi. Occorre essere consapevoli dei nostri diritti spirituali: non li riavrete indietro facendo i “bravi ragazzi”.
4) Non cadete nella trappola del perdono. Cos’è la trappola del perdono? Consiste nel credere di essere talmente tanto evoluti spiritualmente da essere in grado di perdonare chi ci sta rovinando la vita. In realtà, il perdono è cosa riservata a pochissimi e non è il nostro caso. Il perdono, in mano alla persona non evoluta (leggi: tutti o quasi tutti) è un’illusione che rafforza l’io: “come sono bravo, come sono buono, come sono spirituale! Sono capace di perdonare!” Concentratevi soltanto sul vostro sacrosanto diritto al vostro Potere personale. Un Potere che la vita (o, se volete, Dio, il Creatore, l’Assoluto, il Demiurgo, eccetera) ha riservato ad ognuno di noi. Il perdono vissuto come illusione egoica può far naufragare tutto il nostro lavoro.
Mais transgenico? Proviamo a testarlo (OGM2).
Domoterapia Sottile empirica? Ovvero:
Se è congesto, sta tranquillo: quasi sicuramente ti fa male.
Se ti fa male, sta tranquillo: quasi sicuramente è congesto.
Noi della TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) siamo dei sempliciotti, poco versati nelle umane scienze. Insomma, siamo un po’ retro, non ce lo nascondiamo! Il fatto è che noi partiamo da una logica di estrema semplicità, anzi di una eccessiva semplicità, al limite dell’ignoranza. Ecco la nostra logica:
Ipotesi bioplasmoidi: forme di vita fatte di Dark Plasma? (GD9)
IO e … gli UFO
Introduco ora questa parte, ma devo ricordare che quelle che abbiamo fatto sinora non sono nulla più che semplici ipotesi, anche se, ovviamente, la presenza della materia oscura e dell’energia oscura è un dato di fatto, se è vero come è vero che occupa gran parte del dibattito scientifico di astrofisici e di fisici. Il discorso sul dark plasma è diverso: se esiste la materia oscura, come tutto fa pensare, allora l’ipotesi dell’esistenza del dark plasma è più che legittima, anche se finora nessuno ne hai mai comprovato l’esistenza.
Allora, se le cose che abbiamo detto sinora hanno un qualche fondamento, è anche lecito chiedersi se le ricerche condotte sino ad oggi da enti pubblici come il SETI o dai tanti ricercatori privati in campo ufologico, non abbiano sbagliato obbiettivo. Forse gli “alieni” non vanno cercati come esseri bizzarri dal colorito verdastro o grigio, che provengono da un pianeta che sta ad anni-luce di distanza dalla Terra, in seguito a lunghi viaggi su mezzi improbabili, ma essi sarebbero proprio qui, intorno a noi, quali co-abitanti di questo pianeta. E lo sarebbero da sempre. Insomma: gli alieni stanno tra noi.
Non extra-terrestri, ma intra-terrestri.
Da Heim allo spazio sacro (Cl 4)
Nota bene: questo articolo segue a Un primo “strano” esperimento col Cleanergy (Cl 1), a Lo “strano” esperimento col Cleanergy (Cl 2) e Un fisico teorico spiega la natura occulta del templum? (Cl 3). Sarebbe consigliabile che, chi non li ha ancora letti, cominciasse da lì.
Gli “spazi di Heim” e la loro assonanza con le conoscenze degli Antichi
Abbiamo visto nel precedente articolo Un fisico teorico spiega la natura occulta del templum? (Cl 3) che secondo Burkhard Heim esisterebbero altre dimensioni nell’Universo oltre le quattro conosciute. Premesso che non è mia intenzione neppure lontana iniziare un’analisi del significato e della portata della Teoria di Heim in Fisica, non avendone la preparazione né l’interesse, tenterò, invece, di iniziare una discussione sulle sue possibili assonanze con le Scienze Sacre degli Antichi.
L’Energia Oro, i Sette Raggi, la TEV e i nostri chakra(1)
Prima di proseguire il nostro viaggio attraverso il labirinto alchemico e nel tentativo di dare una spiegazione al “mistero dell’astronauta”, ritorniamo almeno per un poco, ai lidi a noi più noti: la TEV o Tecnica Energo-Vibrazionale.
Le domande che si accavallano nella nostra mente sono molte. Eccone alcune:
La misteriosa Energia Oro e la doppia realtà (3)
Segue alla PRIMA PARTE e alla SECONDA PARTE.
I Figli di Ermete hanno sempre chiarito che la conoscenza ermetica non riguarda gli aspetti volgari delle cose, cioé quelli che conoscono le persone comuni. La “Filosofia Alchemica è quella che insegna a investigare – non secondo apparenza, ma secondo verità concreta – le forme latenti delle cose“, si trova scritto nella Clavis Philosophiae Chemicae. Ma cosa si intende per verità concreta e cosa sono le forme latenti? Per quanto riguarda queste ultime, è Evola stesso che ci spiega cosa i Maestri Alchimisti intendessero: esse sono equivalenti – così come insegna Aristotele – ai principi formatori delle cose. Chi sa di TEV (Tecnica Energo-Vibrazionale) sobbalzerà! “Ehi, ma mi sembra già di conoscerle, queste forme latenti! Mi sembra che abbiano qualcosa a che fare con i Campi Ordinatori, o sbaglio?”
I Sette Raggi: il Quarto Raggio, madre di tutte le Energie d’Oro (1)
Dopo l’uscita del romanzo di Dan Brown, il Codice da Vinci, non c’è nessuno al mondo che non conosca, almeno intuitivamente, il significato di cose come
- la sezione aurea, il rapporto aureo
- il numero d’oro, Phi
- la successione di Fibonacci
- l’uomo di Vitruvio
The Secret: il potere personale scippato. (3)
Qualche mio lettore ha creduto a torto che nel titolo The Secret, la “Legge dell’Attrazione” ed altre bufale (1) e The Secret, la “Legge dell’Attrazione” ed altre bufale il termine “bufale” fosse riferito ad una “Legge dell’Attrazione”. No. Era riferito a come tale legge (ammesso che la si voglia chiamare così) è stata presentata e banalizzata in The Secret.
Energia Sottile, Reiki, Forza Vitale? (2)
Ricordo che la prima parte dell’articolo era QUI.
Passiamo ad altre tre domande:
4. Che differenza c’è tra Energia Sottile e Reiki?
5. Che differenza c’è tra Energia Sottile e Forza Vitale?
Rivoluzione Omega: una rivoluzione a metà? Suoni e chakra (2)
Bosman si inoltra in una serie di considerazioni che lui stesso definisce “Geometria Sonica Sacra”. Evito di analizzare in toto il pregevole scritto di Ananda Bosman, anche perché non l’ho letto con l’attenzione che probabilmente merita e vado direttamente alle mie esperienze personali circa le affermazioni sue e dei suoi allievi (o dovrei dire seguaci?).
Ricordo che 440 Hz è l’attuale intonazione del diapason, ciò che significa che ogni musica che ascoltiamo è prodotta da strumenti intonati con questo diapason. Mentre, secondo Bosman e compagni, l’intonazione perfetta, naturale e perfino terapeutica è quella basata sulla frequenza di 432 Hz. Riporto per inciso un’informazione contenuta nel pdf sulla Rivoluzione Omega, che personalmente ignoravo: Rudolf Steiner parla in molti suoi libri di un libero tono eterico, un’armonica addizionale che opera in risonanza e simpatia con lo strumento. Se la citazione di Mick Jagger mi aveva lasciato assolutamente freddo, la citazione di Steiner, al contrario, mi aveva fatto alzare le antenne!