Ritorno a Notre-Dame: come uccidere l’anima di una città (4)
Analizziamo più attentamente le cose dette nel numero precedente Ritorno a Notre-Dame: come uccidere l’anima di una città (3) …
Ritorno a Notre-Dame: come uccidere l’anima di una città (3)
APOLLO. Prima di affrontare le tre domande, occorre spendere alcune altre brevi parole intorno alle due figure centrali di Apollo e di Ercole-Eracle, che non a caso, compaiono proprio all’inizio della storia di Giasone e della sua ricerca e conquista del vello d’oro. Se si crede che l’accostamento di una cattedrale gotica e al suo significato ermetico ad Apollo sia una mia forzatura, si può leggere quanto il Fulcanelli stesso scrive a proposito della prima “congiunzione” detta anche “sublimazione” quando cita Callimaco nell’Inno a Delo:
«(I cigni) girarono sette volte intorno a Delo… e non avevano ancora cantato l’ottava volta che nacque Apollo.»
Euripide inneggia a Febo, epiteto di Apollo, per aver ucciso il serpente della Grande Madre. Lo screziato drago, dalle squame corrusche, immane mostro della terra, custodiva l’oracolo:
“Eri ancora un bambino, giocavi ancora in grembo alla madre, Febo, ma uccidesti il drago, e l’oracolo fu tuo: dal tripode d’oro, sul trono che non mente, adesso pronunzi presagi per i mortali: dentro il sacrario, sei vicino alla fonte Castalia, possiedi il centro del mondo.”