Il blog di Roberto Zamperini

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I Sette Raggi (quarto ABC: il Quarto Raggio, il Palladion e il cavallo di Troia)

Erano stati dieci lunghi anni di guerra, ma, nonostante il tanto sangue versato, gli Achei non erano riusciti ancora ad espugnare Troia, nota come

1) la città dalle alte mura.

Nella città, nascosto in un luogo sicuro, si conservava gelosamente e segretamente

2) il Palladion, la sacra immagine dorata della Pallade Athena, che la Dea aveva regalato a Troia come pegno della sua divina protezione.


Ulisse, l’astuto re di Itaca, aveva però saputo dell’esistenza di questo oggetto sacro e, aiutato da Diomede, nottetempo riuscì a trafugare il Palladion. Troia era rimasta così senza protezione divina! E dunque era alla mercé dei suoi nemici. Rubato il Palladion,  Ulisse si preparò a sferrare l’attacco finale alla città nemica: un piano per conquistare definitivamente la città quasi senza combattere.

Per questo, Ulisse

3) fece costruire un grande cavallo di legno,

dentro al quale potesse stipare un esiguo drappello di soldati. Per far entrare il gigantesco cavallo, i troiani, avventatamente, ma anche perché sicuri che la guerra fosse finita, furono costretti ad abbattere una porta delle poderose mura della loro città, onde far passare la macchina di Ulisse. Fu così che gli Achei uscirono nottetempo dalla pancia del cavallo e aprirono la strada ai loro compagni. La città fu conquistata e distrutta dalle fondamenta.

Questa antica storia (che pure ha legami profondi con noi italiani, perché Enea, che era padre di Iulo, il fondatore della dinastia Iulia che generò Giulio Cesare, riuscì a riconquistare il Palladion e a portarlo con sé in Italia, e poi i suoi discendenti a Roma, dove sarebbe stato conservato come uno dei Sette Pegni Sacri della città) contiene alcune belle metafore che ci parlano dei Sette Raggi.

Le alte mura di Troia ed il cavallo alludono al

PRIMO RAGGIO: ovvero come difendersi (R1)

e al

QUARTO RAGGIO: ovvero come perdere tutto senza neppure iniziare a combattere (R4).

Troia, la città dalle alte mura, è una metafora di R1, il PRIMO RAGGIO. Più sono alte le mura, più è potente il PRIMO RAGGIO. All’inverso: più è potente il PRIMO RAGGIO, più sono alte le mura e quindi più è difficile conquistare la città. Dunque, quando il PRIMO RAGGIO è molto potente, siamo difesi da una barriera invisibile e quasi inviolabile. Attenzione: quasi inviolabile! Poiché esiste sempre la possibilità che il nemico entri attraverso un cavallo di Troia (QUARTO RAGGIO), che noi stessi abbiamo contribuito a portare dentro le nostre alte mura.

Il Cavallo di Ulisse è una bella metafora del QUARTO RAGGIO e del meccanismo della risonanza. E’ la risonanza che permette ai virus e ai batteri dannosi di conquistare il nostro organismo. Sembra che perfino le cellule cancerose utilizzino strategie diversive, per far credere al nostro sistema immunitario che sono inoffensive, anzi sono una parte dell’organismo stesso. Cavalli di Troia biologici!

Ovviamente esistono anche i cavalli di Troia psichici e quelli energetici, dei quali parlerò prossimamente. E’ questo l’aspetto che potrei definire perverso del QUARTO RAGGIO,

In conclusione, è il PRIMO RAGGIO che ci difende

  • dai virus e dai batteri
  • dai venditori porta-a-porta
  • dai vampiri energetici
  • dalle tossine
  • dalle persone che vogliono dominarci mentalmente
  • eccetera eccetera!

TRIGGER DEL PRIMO RAGGIO

La terza metafora contenuta nell’Iliade è quella relativa al Palladion. Qui ci troviamo di fronte, però,ad una metafora più complessa delle altre due appena esaminate. Il Palladion era un talismano al quale, prima i Troiani e gli Achei, poi i Romani, attribuivano un grande potere magico. Un talismano, se lo guardiamo nell’ottica dei Sette Raggi, è una sorta di ricevitore di R1. Il PRIMO RAGGIO sta altrove (nel mito è contenuto nel potere divino di Athena/Minerva) a cui il talismano fa da tramite. Un tramite che è reso possibile dal QUARTO RAGGIO “contenuto” nel talismano, ovviamente! E’ il QUARTO RAGGIO che permette al Palladion di avvertire la Dea che la sua città protetta è nei guai e Lei deve intervenire immediatamente.

Anche se a prima vista sembrerebbe il contrario, anche nel mondo moderno esistono infiniti esempi che ricalcano la storia del Palladion, ovvero oggetti che fanno da tramite ad una centrale anche distante di potere. Un esempio fra tanti? Il nostro cellulare! Quando chiamiamo qualcuno, il numero che componiamo fa da trigger ad una centrale telefonica che si attiva e che attiva il suo grande potere di ricetrasmissione. Se dovessimo contare sulla sola potenza del nostro piccolo cellulare, noi non saremmo in grado di chiamare neppure il negozio di frutta sotto casa, ma, grazie al meccanismo che attiviamo con quel numero, scateniamo il “potere” della centrale telefonica.

(segue)

© Roberto Zamperini

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Articoli precedenti sui Sette Raggi:

I Sette Raggi (il primo ABC: cosa sono i Sette Raggi?)

I Sette Raggi (secondo ABC: cos’è il Quarto Raggio?)

I Sette Raggi (terzo ABC: ancora sul Primo Raggio)

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1 giugno 2010 - Posted by | Conosci Te Stesso, Energie Sottili, Sette Raggi, Tecnica Energo-Vibrazionale | , , , , , ,

4 commenti »

  1. Bellissimo post, grazie. Bello anche il sito. Vi segnalo un bell’articolo di NotitiAE sui Septem Pignora Urbis al link:
    http://notitiae.wordpress.com/2011/01/26/septem-pignora-urbis/

    Commento di notitiae | 26 gennaio 2011 | Rispondi


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